Ti Proteggerò Ad Ogni Costo _Drarry_

capitolo 10

Il cuore di Malfoy batteva impazzito sul petto mentre seguiva Potter per i corridoi. Perché aveva accettato?? Doveva passare la notte con Potter!? Nononono no! Era un incubo!

"Siamo quasi arrivati" Harry di certo non avrebbe potuto portare Draco nel suo dormitorio. Come avrebbe fatto a farlo entrare senza farsi vedere da nessuno? E poi dove avrebbe dormito? E inoltre era certo che Draco non avrebbe mai voluto passare la notte nel dormitorio dei Grifondoro. Stava invece pensando alla stanza delle necessità. Insomma: era perfetta! Potevano chiedergli qualsiasi cosa e la stanza l'avrebbe fatta apparire, in questo modo sarebbe solo bastato pensare ad una camera da letto e la stanza avrebbe fatto il suo lavoro.

Malfoy intanto si stava chiedendo dove Potter lo stesse portando. Non gli aveva spiegato dove avrebbero dormito ma era certo che il dormitorio dei Grifondoro non si trovasse al settimo piano. Fu quando girarono l'angolo che si rese conto di dove fossero diretti e si fermò immediatamente: quella era la strada per la stanza delle necessità.

"Eccoci Malfoy, siamo- che cosa fai? Vieni qui" lo chiamò quando si accorse che il ragazzo era rimasto indietro di qualche metro "cosa aspetti?"

Le gambe del serpeverde presero a tremare mentre i ricordi del sesto anno si facevano vividi nella sua mente. L'armadio svanitore, i mangiamorte, il compito assegnato da Voldemort, la morte di Silente, la torre d'astronomia...
I suoi occhi si riempirono di lacrime e si voltò indietro, iniziando a correre il più lontano possibile da quella stanza.

"Malfoy, dove stai andando?? Fermati, cosa ti succede??" Domandò il grifondoro inseguendo il serpeverde e riuscendo a prenderlo per il polso. Lo fece voltare e i loro occhi si incrociarono nuovamente. Gli occhi argentati del ragazzo erano di nuovo lucidi e il suo respiro si stava facendo sempre più affannato: sembrava stesse per avere un attacco di panico.

"Ehi, cosa ti succede?" Domandò con tono dolce "forza, vieni con me..." cercò di calmarlo, tirandogli piano il polso.

Malfoy non si mosse, mentre altre lacrime stavano rigando le sue guance. Ci mise pochi istanti a realizzare che cosa turbasse così tanto il ragazzo.

"Capisco... sta tranquillo" fece con un sorriso "non si trasformerà in quello... Qualsiasi cosa tu facessi dentro quella stanza non la rivedrai" spiegò e il ragazzo sembrò rilassarsi "fidati di me" disse, porgendogli una mano.

Il biondo la osservò per parecchi secondi prima di stringerla con la sua e lasciarsi trascinare dal ragazzo verso la porta della stanza. I due si posizionarono davanti alla porta mentre le loro mani erano ancora unite
"Lascia fare a me" sussurrò, accarezzandogli con il pollice il dorso della mano pallida
"Chiudi gli occhi e fidati di me"

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La stanza in cui si ritrovarono era molto semplice. Draco poté quasi tirare un sospiro di sollievo quando capì di essere in una semplice camera da letto e non nella stanza dove per mesi aveva cercato di riparare l'armadio svanitore.

Non era molto grande ma era abbastanza carina e comoda: c'era un divanetto in un angolo della stanza, un armadio e due letti unici posizionati l'uno di fianco all'altro, separati da qualche metro.

"Vedi?" Sorrise il grifondoro "è tutto ok" si voltò verso il serpeverde "so quello che facevi qui dentro... ti ho visto..." Draco sussultò a quella rivelazione "ma so anche che non volevi farlo..." continuò e gli occhi del ragazzo si spalancarono.

Lui come faceva a saperlo? Come faceva a sapere che cosa faceva in quella stanza? Come faceva a sapere che non avrebbe mai voluto compiere ciò che aveva fatto?

"So anche che non avresti mai voluto uccidere silente e so anche che non sei stato tu a farlo" sussurrò il moro avvicinandosi lentamente al ragazzo. Quest'ultimo indietreggiò lentamente, deglutendo mentre il suo basso ventre si riscaldava "ero lì quando è successo" Spiegò afferrando la mano del ragazzo "c'ero anche io sulla torre d'astronomia..." le guance del biondo si tinsero di rosso "so che non avresti mai potuto uccidere Silente, ti ho visto quando stavi abbassando la bacchetta"