Ti Proteggerò Ad Ogni Costo _Drarry_

capitolo 13

Nel frattempo, quello stesso giorno.

Harry aveva passato due intere giornate a rifflettere sul significato che poteva aver avuto quel sogno, ma davvero non era riuscito a trovarne alcuno. Perché la lontananza da Draco lo stava lentamente uccidendo? Perché si sentiva così arrabbiato e vulnerabile tutto il tempo? Perché nella sua testa non faceva altro che pensare a due profonde pozze argentate e magnetiche? Perché desiderava così tanto poter stringere Malfoy tra le braccia e averlo tutto per sé? Perché man mano che i giorni passavano la situazione con Ginny non faceva altro che peggiorare?

In quelle settimane avevano litigato quasi per tutto il tempo e molte volte la rossa era scoppiata in lacrime, facendo sentire in colpa il moro, benché in piccola parte.

Eppure, nonostante la ragazza fosse davvero così testarda, Harry continuava ad amarla e non avrebbe mai voluto perderla, ma l'idea che Ginny avesse in testa solamente il sesso non faceva che irritarlo! Insomma, era come se lei lo usasse solamente per quello scopo!

Anche la situazione con Ron era degenerata e i due non si parlavano da settimane ormai. Hermione non sapeva più che fare e passava da un ragazzo all'altro, cercando di ascoltare entrambe le versioni dei fatti e trovare una giusta soluzione. Anche Neville aveva più volte cercato di aiutare il moro, provando a dargli qualche consiglio e cercando di parlare con lui, cercando di capire qual'era il vero problema.

Il ragazzo era sempre stato dalla parte di Harry, ma insisteva con il fatto che dovesse anche chiarire con la rossa, che ne stava davvero soffrendo.

《Non lo so, Neville. Sembra quasi che lei mi usi e basta! Sembra quasi che per lei io valghi solo come un piacere! Non fa altro che chiedermi di farlo!》era stata la sua risposta ed effettivamente aveva tutta la ragione del mondo.

Ma era anche vero che doveva scusarsi con Ginny, sopratutto dopo la loro violenta litigata di quella mattina.

Stava così lentamente salendo le scale verso il dormitorio grifondoro dei ragazzi, dove la ragazza era fuggita per piangere. E quella era stata una scelta alquanto strana, dato che avrebbe potuto scegliere direttamente quello femminile, ma forse non avrebbe potuto sopportare la presenza di altre ragazze.

Quando arrivò davanti alla porta, bussò due volte e parlò.

"Ehi Ginny... sono Harry..." non ci fu alcuna risposta "posso entrare?" Domandò, ma dalla stanza proveniva solo silenzio.

Provò ad aprire la porta ma la maniglia era bloccata.

"Ginny... so che sei arrabbiata con me... e io volevo solo scusarmi" disse a bassa voce posando la fronte sulla porta "nonostante i nostri litigi e la mia preoccupazione per Dra- Malfoy" si corresse "sai che ti amo e che per me sei tutto..."

Dalla stanza non c'era alcun rumore.

"Gin, va tutto bene?" Ancora niente "Gin, per favore, so che sei arrabbiata con me ma, per favore, lasciami entrare..."

Nemmeno un suono.

"Gin?" Inziò un po' a preoccuparsi "per favore, sto iniziando a preoccuparmi... Ginny ti prego almeno rispondimi..." non ricevette risposta "Gin, rispondimi o apro la porta con un incantesimo!" Disse visibilmente preoccupato "cosa stai facendo?? Gin?? Gin??"

Estrasse la bacchetta dalla sua tasca.
"Alohomora!" La porta si aprì "Ginny, io-" la frase gli morì in gola per la scena che lo aspettava davanti ai suoi occhi.

Riconobbe la figura di Ginny nuda sdraiata sul materasso.

Un ragazzo dai capelli corvini, anch'esso nudo, era a cavalcioni su di lei ed entrambi ansimavano di piacere.