capitolo 20

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Una buona mezz'ora dopo, Potter stava rientrando dall'ufficio della Mc Grannit.
Quest'ultima lo aveva rimproverato per essere stato a Diagon Alley senza autorizzazione e fuori orario.

《Ma sono maggiorenne!》Si era difeso il moro

《Lo so bene signor Potter, ma ne vale comunque la sua sicurezza. Finché starà a scuola la responsabilità è la nostra》aveva spiegato la preside.

Harry l'aveva trovata una scusa abbastanza inutile dato i suoi ormai 18 anni e il fatto che a Diagon Alley non ci fosse più alcun pericolo dato che di Voldemort non restava altro che un ricordo e che i mangiamorte si trovassero ad Azkaban.
Si aspettava però che la preside gli avrebbe dato una punizione, invece quest'ultima si era limitata a rimproverarlo solamente e Potter ne fu grato in un certo senso.

Aveva poi cambiato argomento, iniziando a chiedere al ragazzo come procedesse il suo rapporto con Malfoy.

《Oh ehm... bene... suppongo. Voglio dire che... non mi ha ancora parlato, però sto cercando di stabilire una specie di forte amicizia nei suoi confronti》aveva risposto.

《Capisco, è riuscito a capire il motivo di tutte quelle ustioni?》

Il ragazzo aveva così rivelato tutta la realtà dei fatti alla professoressa, ma quando dovette dirne i nomi, ricordò solo quello di James.

《Per quanto riguarda i nomi degli studenti che prendono di mira il signorino Malfoy, possiamo arrivarci con altri metodi.》 Aveva spiegato la preside 《Ma il fatto è che senza delle prove non possiamo fare niente per lui... Mi dispiace signor Potter》 fece con tono deluso.

《Non ci sono prove??》 Fece il moro irritandosi 《Le sue cicatrici e le sue ustioni non valgono come prova??》

《Non funziona così, abbiamo bisogno di prove che possano testimoniare siano proprio loro a prendere di mira Malfoy》aveva concluso la Mc Grannit, per poi passare a chiedere come procedessero gli studi.

Aveva così spiegato dei miglioramenti di Draco in pozioni, trasfigurazione e incantesimi, ma per quanto riguardava le materie teoriche, dove era costretto a passare un esame orale, non c'era stato alcun risultato positivo dato che si rifiutava ancora di parlare.

Draco non era inoltre mai riuscito a evocare un Patronus. Harry non si sarebbe mai aspettato di vederne uno corporeo al primo tentativo, ma di sicuro si aspettava di vedere almeno qualche scintilla uscire dalla bacchetta del biondo. Ogni volta il ragazzo scoppiava poi in deboli singhiozzi, tremando e stringendosi al prescelto che lo abbracciava per calmarlo.

Harry iniziò a chiedersi seriamente cosa fosse il pensiero così terribile che al biondo venisse in mente ogni volta che tentava di evocare un Patronus. Gli aveva suggerito più volte di pensare ad un altro ricordo, magari concentrandosi sui suoi genitori e sui loro bei momenti insieme, ma questo non aveva fatto altro se non aumentare i singhiozzi di Draco che, caduto sulle ginocchia, piangeva disperatamente riuscendo a calmarsi solo dopo che il moro avesse impiegato dieci minuti buoni ad abbracciarlo e sussurrargli parole dolci all'orecchio, cercando di confortarlo.

Una volta spiegata la situazione, la preside congedò il grifondoro, lasciando che tornasse in dormitorio non prima di averlo avvisato che, se avesse voluto, ci sarebbe stata una gita ad Hogsmade il 26 Dicembre e di portare anche Malfoy con sé.

Il moro era rimasto alquanto stupito a quella richiesta ma non aveva osato replicare, limitandosi ad annuire e uscire dall'ufficio.

Arrivò in poco tempo davanti al suo dormitorio e bussò due volte prima di entrare. Non ricevendo alcuna risposta dovette supporre che sia Neville che Draco stessero già dormendo. Difatti, una volta entrato in stanza, trovo il grifondoro dormire nel suo letto mentre, spostato lo sguardo, notò le tende chiuse del proprio baldacchino.

Ti Proteggerò Ad Ogni Costo _Drarry_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora