capitolo 9

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"Questo povero ragazzo non mangia da giorni"

"In che senso non mangia!? Avevo notato che era dimagrito, ma pensavo che..." si fermò.

"È parecchio in sottopeso e non è un bene per lui" Spiegò madame chips.

"Non ne avevo idea..."

"Il suo corpo è ricoperto di cicatrici e ustioni, povero ragazzo! Hai idea di cosa possa aver provocato tutte queste lesioni?"

"No, mi spiace, le avevo viste ma non mi ha mai detto come se le sia procurate..."

"Dovresti prenderti cura di lui... assicurarti che mangi... che non si faccia del male. Il suo corpo è molto debole e malnutrito, se non interveniamo subito potrebbero esserci delle gravi conseguenze" Spiegò, mentre medicava il ragazzo "queste lesioni sono davvero strane, non sono normali, non sembrano andarsene dal suo corpo. È come se fosse una specie di maledizione..."

Harry rimase in silenzio. Non aveva idea di cosa potesse aver ridotto il corpo di Malfoy in quello stato e si sentiva in colpa per non aver fatto nulla prima.

"Io... certo! Se c'è bisogno... io potrei prendermi cura di lui..."

"Sarebbe la cosa migliore" sorrise la donna, continuando a medicarlo "povero ragazzo, deve mandare giù qualcosa..."

Harry guardò il viso addormentato di Malfoy, le palpebre chiuse e le labbra strette, con le sopraciglia posate delicatamente sulla fronte.

"Si riprenderà... non è così?" Domandò continuando a fissare il ragazzo.

"Certo, fortunatamente dovrà restare qui solo fino a questa sera. Salterà le lezioni ma si riprenderà" sorrise debolmente "tu ora va, dovresti essere a lezione e sei già in ritardo"

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Alcune ore più tardi

Harry si stava dirigendo verso la sua sala comune. Aveva passato un po' di tempo da solo a pensare a tutto quello che era accaduto in quelle settimane.
Doveva andare agli allenamenti di Quidditch, ma quel pomeriggio non ne aveva proprio voglia, per non parlare di Ginny, la quale gli aveva chiesto di passare la serata insieme.

Invece il grifondoro si era rifugiato nella torre d'astronomia a pensare. Aveva ripensato alla morte di tutte le persone che amava, a tutti i suoi amici che avevano perso tutto durante la guerra. Aveva pensato anche a Malfoy e alla decisione che avrebbe dovuto prendere. Quel ragazzo stava sempre peggio, non mangiava, non parlava, veniva deriso e preso di mira da tutti. Era impossibile che centrasse solo James, qui c'erano di mezzo altre persone. Non sopportava vedere il ragazzo in quello stato e avrebbe ucciso chiunque avesse cercato di torcergli un capello davanti ai suoi occhi.

Nessuno si prendeva cura di quel ragazzo? Dov'erano finiti i suoi amici? Perché improvisamente tutti odiavano così tanto Malfoy?

Certo, aveva sentito le voci. Tutti sparavano di lui per aver abbandonato la guerra ed essere scappato. Ma infondo Malfoy non aveva mai avuto un cuor di leone e di certo non avrebbe mai combattuto contro Voldemort, correndo così il rischio di essere ucciso. Ma era stato davvero ammirevole notare come Draco avesse preso almeno una briciola di coraggio e avesse lanciato la bacchetta ad Harry sotto gli occhi di tutti.

Potter non aveva mai restituito la bacchetta a Draco, anche se intendeva farlo. Non sapeva mai come avvicinarsi a lui ma, ora che aveva la scusa delle ripetizioni, sarebbe stato più semplice parlargli.

Entrò dentro la sala comune e si diresse stancamente verso il suo dormitorio.

"Si! Poi l'ho buttato sul pavimento e- e, con il mio forte destro gli ho rotto il naso!" Fece una voce entusiasta, da sopra le scale, ed Harry inarcò un sopraciglio: quella era la voce di Ron! Ma di cosa stava parlando?

Ti Proteggerò Ad Ogni Costo _Drarry_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora