capitolo 7

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12 novembre.

Era mezzogiorno e Malfoy aveva appena terminato le lezioni. Dopo essersi rifugiato in un bagno per sfuggire da un gruppo di grifondoro che avevano iniziato a inseguirlo per puro divertimento ed esserne uscito solo mezz'ora più tardi, si stava dirigendo silenziosamente verso la sala grande, nella speranza di non incontrare nessuno.

Per quanto l'idea del mettere qualsiasi tipo di cibo in bocca fosse per lui un'idea nauseante, sapeva che doveva assolutamente mangiare qualcosa. Il suo corpo continuava ad indebolirsi e ben presto non sarebbe più riuscito a restare in piedi. Aveva perciò preso la decisione di andare in sala grande e prendere solo qualche fetta di pane, giusto per saziare il suo stomaco lo stretto neccessario per sopravvivere.

"Levami le mani di dosso, Potter!" Delle urla lo fecero sussultare e si nascose dietro ad una colonna, sbirciando dietro l'angolo.

Poco più avanti poteva vedere James attaccato al muro, mentre cercava di liberarsi dalla presa salda di Harry Potter, che, con le mani al collo, stava cercando di soffocarlo.

"Ti ho detto che non ho fatto niente!"

"Forse non sono stato chiaro l'ultima volta: tu augurati che io non venga mai a sapere che hai osato fargli di nuovo del male, perché giuro che ti ammazzo" lo minacciò.

Malfoy iniziò a boccheggiare. Stava parlando di lui? Lo stava difendendo un'altra volta?

No no no no! Ora era davvero nei casini! James l'avrebbe ucciso non appena l'avrebbe trovato! Perché Potter doveva sempre mettersi in mezzo ai piedi?? Non poteva mai farsi gli affari suoi??

Il grifondoro lasciò andare il ragazzo, che cadde sul pavimento massaggiandosi il collo.
"Sta sicuro che la prossima volta non ti risparmio" disse gelido, per poi voltarsi ed andarsene.

Draco era pietrificato. Quanto diavolo poteva essere forte Potter?? Metteva quasi paura solo a guardarlo! Era così dannatamente grande e forte, con il petto scolpito dai muscoli, gli occhi verdi brillanti e magnetici, quella cicatrice a forma di saetta sulla fronte, le labbra carnose e la pelle leggermente abbronzata. Insomma: un opera d'arte.

Nemmeno si accorse che James aveva voltato lo sguardo verso di lui e lo stava fissando. I suoi occhi color nocciola lo stavano scruttando gelidi, pietrificandolo sul posto, completamente pervaso dalla paura. Il suo sguardo mutò, trasformandosi in uno sguardo minnaccioso mentre si metteva velocemente in piedi.

Gli occhi di Malfoy si spalancarono e si voltò di scatto, iniziando a correre verso il dormitorio o, ancora meglio, verso qualsiasi posto per nascondersi. Al diavolo il pranzo!

Corse sempre più veloce, mentre sentiva il suo persecutore inseguirlo ferocemente. Cavolo, perché Potter doveva proprio andare nella direzione opposta?? Non poteva andare nella sua direzione!? Nessuno avrebbe potuto toccarlo se c'era lui!

Corse più veloce che poté ma, una volta girato l'angolo, si scontrò con qualcuno.

"Malfoy! Guarda dove vai!" Lo spintonò a terra quel qualcuno. Alzò la testa e riconobbe un viso ricoperto di lentigini e dai capelli rossi.

Draco lo ignorò totalmente, più preoccupato del dover scappare ma, appena si rimise in piedi e fece per mettersi a correre, Ron lo afferrò dal colletto.

"Dove stai andando così di fretta, Malfoy?" Chiese gelido, tenendolo.

Il serpeverde, entrato nel panico, essendo certo che James sarebbe arrivato dopo pochi secondi, si dimenò, cercando di liberarsi, ma il rosso lo tenne fermo.

"Hai così tanta fretta, Malfoy? Dove dovresti andare? A combinare qualcos'altro di losco?" Chiese freddo, mentre il ragazzo cercava in tutti i modi di liberarsi.

Ti Proteggerò Ad Ogni Costo _Drarry_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora