Ti Proteggerò Ad Ogni Costo _Drarry_

capitolo 37

Potter riuscì a trovare Malfoy dentro la cabina di un bagno dopo quasi un'ora passata a cercarlo per tutta Hogwarts. Stava cercando da una buona mezz'ora di convincerlo ad aprire la porta.

"V-Vattene"

"Dray, ti prego, qualsiasi cosa sia successa puoi dirmela ma devi uscire da qui" Non voleva ricorrere alla magia e rischiare di spaventare troppo il ragazzo mostrandosi poco disposto ad accettare il suo volere, perciò decise di attendere che Malfoy si fosse calmato "Ti prego, non posso sentirti piangere di nuovo..."

La serratura della porta scattò e il biondo la aprì lentamente, tenendo la testa bassa in modo evitando di incrociare i suoi occhi. Le guance erano bagnate dalle lacrime e alcuni piccoli singhiozzi lasciavano le sue labbra.

Potter gli strinse i fianchi con le mani e lo avvicinò a sé avvolgendo in un abbraccio. Malfoy strofinò il viso sul suo collo e gli strinse la camicia tra le dita, sospirando con il respiro mozzato.

"Va tutto bene" sussurrò allontanandosi di poco "Vuoi dirmi cosa è successo e perché sei scappato via?"

Si allontanò dal moro di qualche passo e, senza guardarlo negli occhi e senza rispondere, infilò la mano nella tasca ed estrasse i bigliettini. Alla richiesta di spiegazioni si limitò ad avvicinarsi e porgergli sulla sua mano. Harry attese qualche secondo per studiare il biondo prima di aprirne uno e leggere ciò che c'era scritto rimanendo scioccato dalla quantità di pesanti insulti rivolti a Draco.

"Non devi dargli ascolto, chiaro? Non ci devi pensare minimamente"

"M-mi chiamano f-frocio, p-putanna, f-feminuccia, s-succhiac-" venne fermato dal moro che si era abbassato per posargli un bacio sulle labbra.

"Ci sono io qui con te, d'accordo? Non devi dare ascolto a quelli idioti" gli accarezzò la guancia.

"Q-questo n-non è nemmeno il peggio" Strinse gli occhi "H-Ho ricevuto a-anche u-un altro biglietto"

Infilò la mano in tasca ed estrasse gli altri 4 biglietti. Gli aprì uno dopo l'altro, cercando l'ultimo aeroplano ricevuto ma si stupì quando non lo trovò.
"D-Deve e-essermi caduto mentre s-scappavo"

"Ti va di dirmi cosa c'era scritto?" Sussurrò vicino al suo viso.

Malfoy negò con la testa "Minacce... N-non voglio nemmeno ripeterle"

"Sai chi te li ha mandati?" Chiese ma Draco negò "Sicuro? Se qualcuno dovesse averti minacciato e proibito di parlarne sai che con me puoi farlo. Non potranno farti niente se ci sarò io con te"

"Non lo so, solo... arrivavano dal tavolo serpeverde" gli occhi di Malfoy tornarono lucidi e un debole singhiozzo lasciò le sue labbra "P-perché d-devo soffrire in questo modo? C-cosa ho fatto di male? P-perché non posso e-essere semplicemente accettato?"

"Perché a volte è così che funziona la vita; le persone godono nel vedere gli altri soffrire" gli posò una mano sulla spalla "Forse non riusciremo a far zittire quegli idioti ma tu dovrai comunque sforzarti ad andare avanti. Ricorda in ogni caso che non sei solo" gli prese la mano e fece intrecciare le loro dita "Ci sono anche io"

Draco lasciò che quella lacrima scivolasse fino al mento e cadesse al suolo. Sollevò lo sguardo e puntò i suoi occhi nelle iridi smeraldine di Harry.
"A-Abbiamo f-fatto e-espellere James e Marc dalla scuola, ma a cosa è servito? Ora il loro posto è stato preso da altri studenti. Mi odiano tutti..."

"Ci sarà sempre qualcuno disposto ad amarti per quello che sei" gli asciugò le lacrime con il pollice "Io per esempio, ma anche Hermione e Neville ti hanno perdonato e ti accettano" sorrise appena "addirittura sei stato aiutato da un tuo compagno di casa"