"Driin-Driin".
Ecco la sveglia che mi annunciava una nuova giornata di scuola. L'ora segnava le 7 di mattina.
Mi alzai e mi vestii con un jeans stretto,una maglietta a mezze maniche e le mie adorate Converse. Scesi a fare colazione. Mio padre era già uscito per lavoro mentre mamma parlava al telefono mentre cercava di versarsi una tazza di caffè:un classico. Ormai era così da sempre.
Le diedi una mano e lei mi ringraziò con un bacio sulla fronte come per augurarmi buona scuola. Uscii di casa con la borsa sulla spalla e mi incamminai a piedi verso scuola,visto che non distava molto da casa mia.
All'entrata trovai la mia migliore amica ad aspettarmi: si chiamava Stephenie,per gli amici Step,ed era tutto l'opposto di me:lei bionda io mora,lei occhi azzurri io castani,lei capelli corti io lunghi,lei bellissima ed io,bhe...sono io.
Era vestita con una maglia bianca scollata su cui era stampato un teschio,dei pantaloni di pelle neri e degli stivali col tacco. Come potete notare è la classica descrizione di cattiva ragazza ma lei non lo era affatto.
Al contrario era molto disponibile, gentile con chi lo meritava...aveva solo quel suo modo di porsi e di vestirsi che la faceva sembrare tutto il contrario. Inoltre era tenace, testarda, lunatica e schietta, quest'ultimo suo lato glielo invidiavo.
Mi scoccò un bacio sulla guancia lasciandomi il segno del rossetto rosso fuoco.
"Ciao Emma" mi salutò entusiasta.
"Ciao Step,come va?" gli chiesi mentre ci dirigiavamo in classe.
"Tutto fantasticamente te? Ti vedo più stanca del solito tesoro" mi disse scrutandomi il viso.
Lei era un anno più grande di me: aveva 18 anni ma era ripetente quindi ci siamo trovate in classe assieme.
"Si in effetti non ho dormito molto" ammisi mentre mi sedevo al mio posto.
"Cause?" mi chiese curiosa.
"Bho forse il caldo o forse perche la fine della scuola si avvicina"
"Ah bhe probabile" mi rispose mentre messaggiava con il suo cellulare.
"Dopo fai un salto con me da Starbucks?" gli chiesi.
"Oh scusami tesoro ma non posso...sono già impegnata con Mike,usciamo insieme. Mi dispiace" mi rispose dispiaciuta.
"Tranquilla fa niente" risposi sorridendo. A dir la verità mi dispiaceva un po' perché mi sarebbe piaciuto passare un pomeriggio tra migliori amiche,ma sarebbe stata per un'altra volta. Mi sarei fermata lo stesso al bar: volevo uno dei loro frullati al cioccolato che adoravo!
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Appena finii scuola mi diressi da Starbucks. Era un locale molto affermato lì a Miami. Molti ragazzi preferivano ritrovarsi al Mac ma secondo me era troppo confusionario e l'aria era irrespirabile a volte. Ci ero andata due o tre volte con Stephenie ma non mi era piaciuto per niente,neanche il cibo stesso.
Starbucks invece era tranquillo. Aveva dei comodi salottini e l'aria era respiarabile. L'unico odore che si diffondeva era quello di brioche e cappuccini. Alcune volte mi fermavo li a studiare in compagnia di libri,quaderni e un frullato.
Ecco, benvenuti nel mio monotono e noiosissimo mondo, o almeno questo forse lo sarà per voi. Mi considero una ragazza molto tranquilla, che preferisce passare i sabato sera a casa in compagnia di un bel libro e di una tazza di the caldo tra le mani. Inoltre cerco sempre di non dare nell'occhio e sto per i fatti miei.
Da piccola e ancora adesso vengo presa in giro per questo ma ho imparato a non dare ascolto a tutto quello che esce dalla bocca di quei pecoroni insulsi, come li chiamo io.
Entrai e notai una luga coda di ragazzi,famiglie e anziani che prendevano brioche,frullati o altre delizie e uscivano.
Aspettai il mio turno. Mancavano tre persone. Era il turno di un ragazzo biondo vestito con un maglioncino di cotone a righe grigie e nere e dei pantaloni stretti neri,quando un ragazzo di poco più grande di me mi si parò davanti assieme ad una ragazza bionda.
"Ehm..scusate ci sarei io prima di voi" li rimproverai gentilmente.
"E allora?! Abbiamo fretta noi." Mi rispose il ragazzo con un ghigno.
"E credete che tutte queste persone non ne abbia?" gli chiesi.
Il ragazzo si girò seccato "Ascolta puttanella non mi interessa ok?! Quindi cerca di stare zitta"
Furono quelle parole a far mandare a quel paese le buone maniere e l'educazione che in me erano sempre presenti.
Mi alterai "Come scusa?! Casomai la tua ragazza può essere definita tale. Quindi ora vai a metterti in fila come fanno tutti e se vuoi un frullato al cioccolato come me, aspetti"
Per tutta risposta il ragazzo scoppiò a ridere "Cerca di stare zitta se non vuoi guai"
Tutti si erano girati a guardarci "No tu vattene se non vuoi guai"gli risposi seccata.
Il ragazzo si girò per l'ennesima volta "Basta me ne vado! Non ci tengo a stare qui con una smorfiosa che rompe le palle!" gridò ed uscì con la bionda avvinghiata a lui.
Sorrisi soddisfatta. Dopo poco mi sentii toccare una spalla e girandomi vidi una dipendente che mi guardava accigliata "Scusami ma esci dal negozio"
"Perché scusa?" gli chiesi.
"Hai mandato via due clienti quindi..."mi rispose.
"Mi scusi l'ho fatto per una buona causa, insomma mi era passato davanti e non ha ris..." cominciai a difendermi ma la dipendente mi guardava scuotendo la testa e pregandomi di uscire.
Uscii dalla fila e mi diressi verso la porta mentre la dipendente tornava al lavoro. Mi sentii toccare una spalla e poi una voce maschile parlò "Scusa,ho un frullato al cioccolato in più se vuoi"
Mi girai ed era il ragazzo con la maglia a righe "Oh..grazie ma.." mi sentivo in imbarazzo.
"Ti prego,sei stata grande prima e mi è sembrato ingiusto che tu non possa avere il tuo frullato" e mi sorrise. Uno di quei sorrisi perfetti che ti fanno stare meglio o, in questo caso, ti mettono in imbarazzo.
"Oh bhe grazie" gli risposi prendendo il frullato e abbassando lo sguardo.
"Ti siedi con me?" mi chiese.
Gli sorrisi "è il minimo che possa fare dopo che tu mi hai offerto un frullato"
SPAZIO AUTRICE
Ok, intanto ringrazio te lettore che hai deciso di aprire questa storia e anche di leggerla, spero ti piaccia...comunque come primo capitolo come vi sembra?
C'è da dire che questa storia è stata la prima che ho pubblicato in Internet nel precedente sito di ff quindi il primo capitolo non è uno dei migliori purtroppo...
Spero comunque di avervi almeno un pò incuriosito e vi prego, vi scongiuro di lasciare qualche recensione, veramente ne sarei contenta
Bhe ora vado, alla prossima! ;)
Questo è il volto della nostra protagonista che sarà al fianco del nostro Luke Hemmings che nella storia ha un altro nome...:)
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Wounded Angel- Angelo Ferito
RomanceEmma ha 17 anni e abita a Miami con i suoi genitori. E' brava a scuola,studiosa,timida e impacciata ma con la testa sulle palle: le vita le sorride. Questo finché non conosce Thomas,ragazzo popolare,che lavora come modello e che all'apparenza sembra...