Capitolo 26

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CAPITOLO 26

EMMA'S POV

"Mamma?" chiesi confusa guardandola con la bocca spalancata. Era seduta in cucina difronte a Peppa. Lei si girò e notai che stava piangendo dato che teneva un fazzoletto in mano e aveva gli occhi arrossati.

"Che ci fai qui?" gli chiesi incredula. Ero sicura di non avergli mai detto dove Thomas abitasse.

Mi venne ad abbracciare e Thomas mollò la mia mano mettendosi in parte e guardando la scena con un sorriso sulle labbra. "Oh Emma" cominciò lei "Emma perché sei scappata così?"

Mi prese il viso tra le mani per guardarmi negli occhi "Dimmelo tesoro, ti prego! Mi sono preoccupata da morire!"

Mi liberai dalla sua presa "Come hai fatto a sapere dove mi trovavo?" gli chiesi fredda.

"Appena ti ho visto scappare, ti sono corsa dietro e passando per un supermercato sono entrata e ho chiesto se ti avevano visto. Fortunatamente ho trovato la signora Peppa che riconoscendo il tuo nome mi ha portato qui immaginando che magari eri andata a trovare Thomas ed infatti aveva ragione" mi spiegò. Fortunatamente aveva smesso di piangere e mi guardava con sguardo triste ma allo stesso tempo felice di avermi trovata.

"Ah, ora capisco...bhe mamma come vedi sto bene, e solo perché sto con lui" e presi la mano di Thomas "è lui il motivo della mia felicità"

Mia madre ci guardò rilassata "Si lo so e mi sono sentita una stupida quella volta di non aver fatto nulla, di non essermi battuta contro tuo padre che voleva a tutti i costi che vi lasciaste. Mi sono sentita una cattiva madre, perché sapevo quanto quel ragazzo ti facesse stare bene"

"Signora" si intromise Thomas "volevo dirle che non deve sentirsi una cattiva madre per non aver difeso la felicità di sua figlia. Lei è una madre fantastica, veramente. Si preoccupa di sua figlia, le vuole bene, la difende...mi dica cosa vorrebbe volere Emma di più da lei.

Volevo inoltre dirle che io amo sua figlia, la amo fin da quando l'ho vista la prima volta. Posso dire che e' stato un colpo di fulmine. E vorrei che suo marito guardasse oltre questi tagli: io sto cercando di farmi curare ma fino ad ora non c'è stato medico in grado di farmi guarire, ma non ho smesso di crederci.

Vorrei che lui guardasse quello che sono interiormente e cioè un ragazzo come tutti gli altri, un ragazzo che non farebbe mai del male a sua figlia e che è innamorato pazzo. Io vorrei questo, non chiedo altro."

Mi aveva quasi fatto commuovere e anche mia madre era stata colpita da quel discorso dato che non aprì bocca. Anzi fece una cosa inaspettata: l'abbracciò.

Abbracciò il mio Thomas, come se fosse stato un figlio per lei. Qualche lacrima gli uscì: avevo ereditato da lei il commuovermi facilmente.

Si staccò e lo guardò negli occhi "Sarò più che contenta di accoglierti in famiglia Thomas"

"Grazie mille signora" la ringraziò lui sorridendo.

Peppa si commosse. Anche lei era un'altra dalle lacrime facili.

Mia madre si girò verso di me e mi guardò con un sorriso prima di aprire le braccia per accogliermi in un abbraccio che io non rifiutai. Mi misi a piangere, ma dalla gioia di avere una madre come lei, che mi capiva, che mi amava come nessun'altro.

Mi staccai "Andiamo a casa ora?" mi chiese ed io annuii. Non che non volessi più passare del tempo con Thomas ma ora come ora volevo andare a casa, sotto le coperte e magari parlare e scherzare con lei, la mia mamma.

Mi mise un braccio sulle spalle e mi strinse a se "Grazie mille signora" ringraziò lei voltandosi verso Peppa che dopo di che ci accompagnò alla porta. Mi bloccai "Mamma mi dai il permesso di fare una cosa?" gli chiesi e lei capendo al volo mi rispose "Non serve che tu mi chieda il permesso per salutare il tuo ragazzo".

Wounded Angel- Angelo FeritoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora