Capitolo 18

909 54 4
                                    

CAPITOLO 18

THOMAS'S POV

"Hai capito bene piccola! È andata così e quando ha sputato quelle parole era come se non gliene fregasse niente". Ero al telefono con Emma da più di un ora ormai e ci eravamo raccontatati a vicenda ciò che ci era accaduto.

Mi aveva detto che aveva pianto molto per quello che era successo e suo padre non voleva cambiare idea su di me. Alla fine una sua frase mi aveva colpito: me ne voglio andare da qui. Era quello che anche io avevo gridato ai miei prima di chiudermi in camera.

"Anche io me ne voglio andare. Questo posto fa schifo ormai. Questa vita è una merda. Ci sei solo tu che la fai sembrare stupenda. Da quando ti ho conosciuto è cambiato tutto: non prendo più pillole antidepressive, la notte sogno, ed esco dipiù anche se solo per vederti o per trovarmi con Jasper.

È come se mi divertissi e se non fossi più la stessa persona." gli spiegai e la sentii ridere lievemente. Quel piccolo suono mi faceva sentire vivo e volevo averla ora tra le mie braccia. Mia mancava!

"Anche io sono cambiata grazie a te: ora sono più felice, più aperta agli altri e ho avuto anche il coraggio di ribattere ai miei quando non avevano ragione. Prima di allora non lo avevo mai fatto e mai avrei creduto di trovare il coraggio per farlo." Fece una pausa ma io rimanevo in ascolto del suo respiro "Mi manchi, tu non immagini quanto"

"Anche tu..dobbiamo vederci,ho bisogno di stringerti e di baciarti. Ho bisogno di te dopo tutto il casino che è successo con i miei"

"Anche io...le tue coccole mi fanno impazzire e sentire felice" mi rispose e dal suo tono sembrava sorridere.

Pensai "A che pensi?" mi chiese dopo minuti di silenzio.

"Tu prima hai detto che vorresti andartene giusto?" gli chiesi sempre mentre ragionavo.

"S-si..c'è me ne andrei solo per non vivere più con delle persone che ostacolano il mio amore"

Mi si sciolse il cuore a quelle parole ma tornai in me "Bhe anche io me ne voglio andare...cucciola scappiamo insieme"

"E dove? Non sappiamo neanche dove andare" mi rispose come spaventata dall'idea.

"Io so dove andare...poco distante da qui ho un appartamento mai usato...potremmo andare li" gli consigliai.

Silenzio. Stava ragionando sul da farsi. "N-non lo so Thomas,ins-..."

"Piccola"la bloccai "è l'unico modo per vivere la nostra storia in santa pace. Lì possiamo uscire senza aver paura che i tuoi ci vedano, lì possiamo vivere assieme 24 ore su 24,possiamo coccolarci quanto vuoi, possiamo finalmente vivere come meglio crediamo. Insieme."

Lei sospirò "Lo vorrei tanto m-..."

La bloccai per l'ennesima volta "E allora scappa con me."

Lei pensò un'altra volta "Ti amo troppo per dirti di no. Al solo pensiero di noi 2 sempre assieme a coccolarci il mio cervello ragiona da solo"

Sorrisi trionfante tra me e me "Nessuno deve sapere niente. Partiamo stanotte stessa. È l'unico orario possibile credo. Ti passo a prendere sotto casa tua." gli spiegai "E anche io ti amo troppo"

La sentii ridere "Ok va bene allora stanotte. Grazie" e riagganciò la chiamata.

Scesi in cucina e trovai Peppa che puliva i fornelli "Thomas!" corse ad abbracciarmi "Come stai tesoro?"

"Tutto bene Peppa...ora che se ne sono andati va tutto meglio" risposi.

"Lo sai di aver sbagliato vero?"

Wounded Angel- Angelo FeritoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora