Capitolo 27

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CAPITOLO 27

THOMAS'S POV

Ore 4. Ecco la sveglia che suona per l'ennesima volta. Quella notte avevo dormito fantasticamente, forse perché avevo ancora impresso quello che era successo il giorno prima con Emma, e per dipiù in quel letto.

L'unico problema che avevo riscontrato quella notte era stato il rigirarmi nel letto visto che avevo i graffi sulla schiena che Emma mi non intenzionalmente fatto durante il nostro momento di passione.

Sorrisi come un ebete. Dio era stato fantastico, lei era fantastica e ora come ora non l'avrei mai più lasciata.

Mi alzai e mi vestii con il mio solito abbigliamento sportivo che consisteva in una canotta larga, un pantaloncino dal ginocchio e le mie scarpe da ginnastica. Presi anche le cuffie del mio Iphone: non so perché ma quel giorno mi andava di ascoltare un po' di musica durante il mio allenamento. Si vedeva che ero di ottimo umore.

Uscii di casa e camminai finchè non raggiunsi la spiaggia e solo allora cominciai a correre. Miami beach era fantastica alle prime luci dell'alba, con il mare che pian piano si tinge di striature rossastre e i gabbiani che volano bassi in riva al mare.

Nessuno sapeva quello che era accaduto con Emma, nemmeno Peppa e ieri sera non aveva nemmeno sospettato nulla, forse perché io avevo cercato di non darlo a vedere.

Non sapevo ancora per quanto sarei riuscito a tenermi dentro tutto. Dovevo raccontarlo a qualcuno e chi non poteva essere se non il mio migliore amico.

Sbloccai il mio Iphone e scrissi un messaggio di buongiorno prima alla mia piccola, e poi al mio migliore amico anche se sapevo mi avrebbe risposto appena sveglio visto che erano appena le 5.30. Rimisi il mio cellulare in tasca e continuai con il mio allenamento, espirando ed inspirando regolarmente.

Tornai a casa alle 6.30 ed entrando trovai come sempre Peppa alle prese con la colazione, che mi salutò sorridendo "Buongiorno Thomas"

"Ciao Peppa!" la salutai sedendomi al tavolo. In quel momento il mio cellulare vibrò e non potei fare a meno di sorridere quando vidi il mittente: Emma.

Sbloccai la schermata di blocco, pronto a rispondere al suo messaggio. Subito dopo mi arrivò quello del mio amico e gli chiesi se oggi pomeriggio potevamo vederci e la sua risposta fu affermativa.

Peppa mi scrutò curiosa con un sorriso "Cosa è successo Thomas? Ti vedo molto ma molto contento oggi"

Feci il finto tonto "Niente" risposi anche se sapevo che il mio sorriso mi tradiva.

Mi appoggiai di peso allo schienale ma ritornai subito come prima con un smorfia di dolore sul viso. Peppa mi guardò preoccupata e mi si avvicinò "Che hai? Ti sei fatto male?" e cercò di alzarmi la maglia sulla schiena "Dai avanti fa controllare tesoro"

"No Peppa tranquilla non ho niente" cercai di tranquillizzarla ma troppo tardi, lei mi stava già controllando.

Mi rimise la maglia apposto e poi mi guardò con un'espressione sorpresa e contenta.

"Mi..mi sono grattato per sbaglio su un muro..." mentii ma lei mi guardò con uno sguardo che la sapeva lunga "Ok, ok non mi credi" e alzai le mani in segno di resa.

"Ora capisco perché sei più contento del solito" concluse "Quindi durante la mia assenza voi vi siete coccolati un po'..."

"Ehm...si si solo un po' più..nel profondo,come" non so perché ero così in imbarazzo. Era la prima volta che mi succedeva di sentirmi così.

"Oh, si si ho capito tesoro" e mi fece l'occhiolino. Io intanto bevvi il mio caffè e mangiai un biscotto. Andai a farmi una doccia veloce e mi vestii mettendomi questa volta anche un cappello della Obey. Presi la mia Freitag verde sulla spalla ed uscii di corsa salutando Peppa che continuava a sorridere.

Wounded Angel- Angelo FeritoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora