CAPITOLO 12
EMMA'S POV
Erano passati ormai 2 settimane da quando era successo quella cosa con Derek e ormai il mio cervello aveva cancellato definitivamente i particolari,che invece i primi giorni dopo il fatto,erano rimasti fissi e indelebili nella mia mente.
Alcune volte mi svegliavo la notte in preda ad attacchi di panico e ansie che duravano pochi minuti ma quando accadeva era un inferno. Non avevo mai versato così tante lacrime in vita mia.
Mio padre era via per lavoro in quei giorni e mia madre vedendomi la mattina mi scrutava e mi diceva che mi vedeva più stanca del solito. Io mi giustificavo dicendo che avevo dormito poco oppure che ero stanca e non vedevo l'ora di finire la scuola. Di sicuro se gli avessi detto quello che era accaduto per prima cosa mi avrebbe portato a fare visite da ginecologi e dottori vari per accertarsi che io stavo bene,poi avrebbe avvisato polizia e servizi sociali per fare in modo che Derek la pagasse,considerando il suo carattere iper protettivo.
Per via di Thomas invece gli avevo raccontato che dovevo vedermi con lui per un progetto scolastico. Anche lì,non avrei potuto dirgli che mi trovavo bene con lui e adoravo la sua compagnia. Avrebbe voluto conoscerlo e ogni giorno mi avrebbe chiesto i particolari di ogni incontro magari immaginandosi una cotta della figlia.
Non che Thomas non mi piacesse. Solo che eravamo solo migliori amici e niente dipiù.
Anche se adoravo quando mi coccolava e con lui mi imbarazzavo subito:secondo me lo faceva apposta.
Anche quella domenica mattina andai da lui. Mi aveva detto di portarmi il costume perché,con le temperature che sfioravano i 40°C,saremmo stati in piscina da lui. Quella cosa non so perché mi agitava da morire...forse perché era il primo bagno in piscina dell'inizio estate,oppure perché ero un po' incapace a nuotare e mi sarei messa in imbarazzo davanti a Thomas...oppure perché sarebbe stata la prima volta che avrei visto il suo fisico dal vivo e non in una fotografia appesa in camera. Cancellai immediatamente dalla mia testa l'ultima ipotesi.
Aprii il mio armadio e tirai fuori la scatola dei costumi. Optai per un bikini a fascia blu a pois bianchi. Al centro della fascia aveva un fiocchetto rosa.
Sopra misi un pantaloncino nero con una riga arancione e una canotta arancio. Mi guardai allo specchio ed ero pronta. Presi la mia borsa con dentro asciugamano,crema solare e il cambio asciutto ed uscii di casa.
Mi misi i miei Ray-ban a goccia e mi incamminai verso casa di Thomas. Non vedevo l'ora di passare quel bel pomeriggio in sua compagnia.
Si più ci pensavo e più mi agitava...mi sa che Step aveva ragione: forse forse qualcosa per lui la provavo.
THOMAS'S POV
Mi guardai un ultima volta allo specchio:mi ero messo un costume dal ginocchio rosso e una canotta a righe azzurre e blu della Hollister. Assomigliavo ad uno dei modelli della Abercromie.
Scesi le scale e mi immaginai la faccia di Emma quando gli avrei svelato che oggi avrebbe imparato a surfare. Di sicuro mi avrebbe attaccato,poi avrebbe cominciato a dire di no e alla fine sarebbe ceduta,come sempre.
Non so cos'avevo che mi agitava tanto:ero contento di passare una giornata con lei al mare ma bho...ero entusiasta più che felice.
Sentii il campanello suonare e Peppa andò ad aprire mentre io finivo il mio caffè appoggiato in piedi al ripiano della cucina.
Sentii parlare e poi Emma entrò sorridendo. Ok,stava da Dio con quei pantaloncini corti e quella canotta...dovevo stare calmo. Aprii le braccia e lei si fiondò ad abbracciarmi. Peppa ci guardava intenerita.
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Wounded Angel- Angelo Ferito
RomanceEmma ha 17 anni e abita a Miami con i suoi genitori. E' brava a scuola,studiosa,timida e impacciata ma con la testa sulle palle: le vita le sorride. Questo finché non conosce Thomas,ragazzo popolare,che lavora come modello e che all'apparenza sembra...