Capitolo 15

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CAPITOLO 15

EMMA'S POV

"Allora hai capito tesoro, noi stiamo via fino a stasera circa, non sappiamo per che ora torneremo quindi tu fai la brava, come sempre d'altronde"

Mia mamma mi lasciò un bacio sulla fronte prima di guardarmi negli occhi "Lo so tuo padre è stato un po' severo con te ma sai lui tiene molto a te e vorrebbe che avessi un bel futuro"

"Si lo so mamma, ora però vai prima che si arrabbi anche con te, sai quanto adori essere puntuale" e sorrisi assieme a lei.

"Si, ci vediamo stasera tesoro" e mi salutò lasciandomi un altro bacio sulla fronte prima di salire in auto e partire. Entrai dentro casa e guardai l'ora sull'orologio da parete appeso in salotto: le 3.30.

Fra mezz'ora Thomas sarebbe arrivato. Il cuore incominciò a battermi forte nel petto al solo pensiero di rivederlo. Decisi di farmi una doccia veloce, così almeno sarei stata impegnata in quella mezz'ora.

Ci misi 10 minuti poi uscii e mi vestii con un pantaloncino corto in felpa e una maglietta larga. Spazzolai i miei capelli castani e li lasciai sciolti.

Sentii suonare il campanello e il respiro mi divenne affannoso: possibile che quel ragazzo mi rendeva così nervosa?!

Corsi ad aprire la porta e me lo trovai davanti in tutta la sua bellezza: indossava una canotta larga, delle bermuda in jeans dal ginocchio, le Vans ai piedi e un cappello della Obey che, gli stava da Dio.

Mi sorrise ed io mi sciolsi completamente. Lo tirai per un braccio ricordandomi solo in quel momento dei vicini che controllano ogni mossa. Mi appoggiai alla porta e lui si mise a ridere "Wow, che accoglienza!"

"Scusami è che ci sono i vicini che controllano ogni movimento" mi spiegai.

Lui si avvicinò e mi bloccò tra il suo petto e il muro "Credo sia il momento di rimediare" mi disse ad un soffio da me prima di baciarmi ed io per poco non caddi visto considerate le mie ginocchia di gelatina.

Ci staccammo e mi sorrise.

"Che ti va di fare? C'è possiamo guardare un film, giocare con la Wii oppu-.." iniziai ma Thomas mi bloccò "Secondo te io sono venuto qui per giocare con la Wii?!" mi chiese.

"Sii scusa, che stupida, era un modo carino per iniziare queste ore ma io so cosa vuoi..vieni seguimi" e cominciai a salire le scale arrivando fino in camera mia con Thomas dietro.

"Questa è la mia camera" gli annunciai e lui si guardò in torno incuriosito "Wow! Insomma io mi aspettavo una stanza piena di poster ed invece qui non ce n'è nemmeno l'ombra...è bella, mi piace!" mi annunciò girandomi e sorridendomi.

"Sono contenta ti piaccia". Thomas mi si avvicinò e mi attirò a sé per la vita "A me piaci tu però" mi disse guardandomi negli occhi ed io come sempre mi sentii avvampare ed abbassai lo sguardo.

Lui mi alzò il viso e mi bacio: un bacio lento, dolce che a me faceva andare completamente fuori di testa. Pian piano il bacio si fece più appassionato ed io indietreggiai fino a sedermi sul letto. Lui mi fece distendere senza mai smettere di baciarmi, e si posizionò sopra facendo leva con le braccia.

Scese a mordere e baciare il mio collo ed io strinsi la mia mano intrecciata alla sua. Sì era uno dei miei punti deboli e lui l'aveva scoperto visto che rise.

Intanto che mi baciava la sua mano scese ad accarezzarmi il fianco e poi scese fino ad arrivare al lembo della maglietta che incominciò ad alzare.

Fino ad allora il mio cervello era sparito, rapito da quei vortici di piacere,ma appena sentii le sue dita accarezzarmi la pancia nuda realizzai ciò che stava accadendo e lo bloccai,spingendolo delicatamente sul petto.

Wounded Angel- Angelo FeritoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora