Capitolo 19

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CAPITOLO 19

THOMAS'S POV

L'appartamento dove saremmo andati a stare, ancora non sapevo per quanto, distava 4 Km dal centro di Miami. Mio padre ce l'aveva da anni ed era situato all'interno di un borgo con piscina. In tutto ci vivevano 3 famiglie più io ed Emma ora.

Parcheggiai l'auto nel parcheggio sul retro e scaricai le valigie. Emma prese il suo trolley ed io la tirai al mio fianco per la vita e ci incamminammo verso l'appartamento.

Percorremmo un viale di fiori e attraverso l'intrico di cespugli e rami si poteva vedere la piscina illuminata dalle luci subacquee. Era veramente bellissimo.

Arrivammo davanti alla porta "Ecco questo è l'appartamento" annunciai sorridendo e poi aprii la porta accendendo poi le luci.

Era come me lo ricordavo anche se ci ero venuto pochissime volte: le pareti erano beige e c'era un salotto bianco con una tv al plasma appesa alla parete, la cucina era piccola ma fuori in terrazza c'era un tavolo dove poter mangiare. In tutto c'erano due camere: una matrimoniale ed una singola.

C'erano anche due bagni: uno azzurro e l'altro bianco. Questa era una fortuna perché se mai qualcuno ci avesse vissuto non ci sarebbero stati i classici litigi al mattino di chi va per primo in bagno.

Emma si guardava intorno meravigliata "Wow è bellissimo!"

"Si non è male dai...ci verrei a vivere se non fossi in una villa a pochi passi dalla spiaggia" dissi.

"Non hai nulla di cui lamentarti tu!" mi rispose guardandomi e sorridendo. Ogni volta che lo faceva mi mancava il respiro: era stupenda!

Lei sbadigliò "Hai sonno?" gli chiesi avvicinandomi.

Lei annuì "Un po' ma sto bene...mi sdraierei"

Gli sorrisi e la presi per mano "Vieni ti porto in camera" ma mi venne un dubbio che mi bloccò "Aspetta tu..tu vuoi dormire da sola o con me?" gli chiesi. Mi sentivo uno stupido a fare così ma era per sicurezza.

"Assolutamente con te" mi rispose e si alzò in punta di piedi per baciarmi.

Io approfondii il bacio e gli morsi il labbro facendola sorridere. La presi in braccio e lei si allacciò con le gambe al mio bacino mentre io la sorreggevo. Finimmo senza neanche accorgerci sul letto matrimoniale continuando a baciarci.

Stavamo andando oltre ma sentivo che qualcosa non andava. Mi bloccai e la guardai sotto di me "Non sei pronta" gli dissi dopo qualche minuto. Lei mi guardò confusa ed io gli spiegai sorreggendomi sui gomiti per non pesargli "Ti sento da come sei rigida sotto di me, da come ti muovi...preferisco aspettare che magari fare una cosa di cui dopo ti pentiresti" e gli diedi un bacio a stampo.

"Ah...si..c'è ecco..hai fatto bene..."era un po' spaesata e sembrava dispiaciuta quindi trovai un modo per tirargli su il morale. Andai a prendere il mio pigiama che consisteva in un pantaloncino dal ginocchio, e presi anche il suo.

"Ti va un piccolo gioco?" gli chiesi sorridendo ed aspettai la sua risposta scrutando il suo volto con un'espressione confusa.


EMMA'S POV

"Ti va un piccolo gioco?". La sua espressione si fece furba mentre mi sorrideva.

"Che..che tipo di gioco?" gli chiesi.

Si avvicinò a me e mi attirò più vicino a lui prendendomi per la vita "In poche parole tu aiuti me a vestirmi ed io aiuto te...è qualcosa di un po' più soft dell'andare a letto assieme e poi sarà divertente fidati"

Wounded Angel- Angelo FeritoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora