Capitolo 13

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CAPITOLO 13

THOMAS'S POV

Eravamo sdraiati sul pontile, sopra ad un asciugamano. Lei era appoggiata con la testa sul mio petto e mi accarezzava i tagli sul braccio seguendone ogni tanto il contorno.

"E così è successo.." dissi ad un tratto. Lei alzò il capo per incontrare i miei occhi "Che cosa?" mi chiese con un leggero sorriso.

"Ci siamo dichiarati" risposi sorridendo e issandomi sui gomiti.

"Eh si" disse lei abbassando lo sguardo. "Ora..c'è noi..cosa..cosa siamo?" mi chiese dopo pochi minuti.

Sorrisi "Bhe,ci siamo dichiarati,ci piacciamo a vicenda,ci siamo baciati quindi io direi che siamo qualcosa in più di semplici amici...certo sempre che tu voglia insomma non voglio obblig-...".

Venni interrotto dalle sue labbra che toccarono le mie in un bacio dolce a stampo. Si staccò e mi guardò negli occhi "Certo che lo voglio,insomma è da non so quanto che aspettavo questo momento anche se non ci credevo così tanto"

"Perché non ci credevi?" chiesi confuso e intanto gli sistemai una ciocca dietro alle orecchie senza però perdere di vista i suoi occhi.

"Bhe guardami! Io sono una semplice ragazza,sono piena di difetti e sono anche goffa mentre tu sei..bhe la perfezione,sei bellissimo,sai fare un sacco di cose...non avrei mai pensato che uno come te scegliesse me" ammise.

La guardai intenerito "Tu sei perfetta per me. Sei bellissima e adoro quando arrossisci magari anche per colpa mia. Adoro i tuoi capelli,i tuoi occhi,il tuo fisico,il tuo carattere,il modo in cui sorridi. Impazzivo ogni volta che ti coccolavo e tu coccolavi me. Mi sentivo vivo e riuscivo in qualche modo a dimenticare i mille pensieri. Per pochi minuti non pensavo ai tagli,al mio problema con il cibo,alla depressione. Quando te ne andavi io mi sentivo perso alle volte. È da lì che ho cominciato a capire che tu mi piacevi da morire" feci una pausa "Poi oggi quando ti ho baciato bhe ho capito che sei perfetta in tutto anche nel modo di baciare appunto"

Lei sorrise e scorsi un leggero rossore sulle sue guance che fece sorridere anche me.

"I-io..veramente non so che dire.." si era emozionata lo capivo dai suoi occhi lucidi.

"Non serve che parli:basta un gesto" gli dissi prima di baciarla un'altra volta. Pian piano approfondimmo il bacio e le nostre lingue incominciarono a cercarsi. Lei mi accarezzava il petto e pian piano scese fino agli addominali.

Sussultai e lei sembrò notarlo perché la sentii sorridere. Ci staccammo con il fiato corto "Ok,la situazione si sta scaldando noto" dissi ridendo.

Lei abbassò lo sguardo imbarazzata "Bhe dai..ora meglio andare" disse sorridendo.

"Si prima che succeda quello che non deve succedere" dissi per farla arrossire ed infatti funzionò.

Si alzò ed io subito dopo. La presi per mano e ci incamminammo verso la macchina.

Quando ci stavamo avvicinando la spinsi delicatamente contro la portiera e la bloccai tra la carrozzeria ed il mio petto.

Lei sussultò spaventata ed io la baciai subito per tranquillizzarla. Poco dopo ci staccammo ed io appoggiai la mia fronte sulla sua "Scusa non riuscivo a non farlo" risi e lei intrappolò le mie labbra in un altro bacio a stampo "Se non lo facevi tu lo facevo io" mi disse una volta staccati.

Salimmo in auto e partimmo. Ogni tanto la prendevo per mano e lei si girava a sorridermi.

"Puoi portarmi davanti casa se vuoi. I miei non ci sono quindi non ci vedranno" mi disse ad un tratto.

Wounded Angel- Angelo FeritoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora