Capitolo undici.

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N.A. LA STORIA NON E' MIA IO MI LIMITO SOLO A PUBBLICARLA

HALF A HEART

(Ice on Fire) capitolo 11.

POV di Hanna.

Aria continuava a stringermi forte tra le sue braccia e io fissavo quasi scioccata mio fratello che assisteva alla scena.
«Non so se essere arrabbiata con te per non avermi detto di essere tornata o abbracciarti ancora per quanto mi sei mancata.» singhiozzò.
«Anche tu mi sei mancata Aria.» e lo pensavo davvero.
Mi allontanò mettendomi le mani sulle spalle e mi osservò.
«Mi dispiace per tutto quello che è successo Hanna.. avrei voluto starti accanto, avrei..»
La voce le si spezzò e la vidi portarsi una mano alla bocca per soffocare un singhiozzo.
«Ehi, va tutto bene.»
La tirai di nuovo tra le mie braccia e la strinsi, cercando di rassicurarla. L'ironia della situazione era che ero io quella da essere consolata.
Ma.. come ci aveva trovati?
«La mamma l'ha incontrata mentre Aria era tornata a Bristol per prendere alcune cose per Oxford e le ha detto tutto.»
Spiegò mio fratello, come se potesse leggere i miei pensieri. Percepivo il suo disagio e a un tratto capii perchè mi aveva supplicato implicitamente di tornare a casa prima del lavoro.
«Bene io.. faccio una passeggiata.»
Disse goffamente, grattandosi il retro del collo.
Aria riemerse dall'abbraccio da orso e si asciugò le guance con il dorso della mano, mentre Louis ci lasciava la nostra privacy.
Lo mandai a quel paese mentalmente, brutto stronzo.
«Da quanto sei tornata?»
La mia amica si ricompose e andò a sedersi sul divano, gli occhi fissi sulle sue mani.
«Da qualche settimana credo.. non era mia intenzione tenertelo nascosto credimi, ma sono ancora molto confusa su molte cose, faccio fatica a dormire io...» iniziai a straparlare.
«Hanna, non devi spiegarmi niente.»
Aria mi prese una mano e me la strinse mentre mi lanciava un'occhiata di conforto e rassicurazione. Mi era mancata.
«Come ti trovi qui? - cambiò argomento - La casa è molto carina.»
«Bene, lavoro in un pub qui vicino.»
«Quindi.. l'Italia è dimenticata?»
Abbassai lo sguardo sulle nostre mani unite e iniziai a sentire l'angoscia che tornava.
«Harry è qui.» dissi infine, invece di rispondere alla sua domanda.
«Cosa?!»
«..e anche Zayn.»
Gli occhi di Aria si allargarono in un'espressione di puro schock.
«Vivono insieme..» aggiunsi, aspettando la scenata che so sarebbe arrivata.
«Loro due cosa? - eccola - Merda! Harry e Zayn nella stessa casa? Riescono a stare insieme dopo quello che è successo con te?»
Mi erano mancati i discorsi contorti di Aria, ma lei non sapeva un particolare.
«Harry non sa di me e Harry..» dissi sottovoce, sperando non sentisse.
«Non gliel'hai detto?» aveva sentito.
«Volevo, vorrei.. Zayn dice che sarebbe inutile perchè non è successo niente..»
«Beh.. vi siete baciati, più volte, lui è il suo migliore amico.. si, direi niente che non debba sapere.» scherzò.
Chiusi gli occhi a fessure, maledicendole per il suo ruolo di grillo parlante, non bastava già la mia odiosa coscienza? Lei smise di ridere e rimanemmo un attimo in silenzio. Harry doveva sapere qualcos'altro, lei doveva sapere qualcos'altro. Avevo bisogno che la mia migliore amica sapesse, avevo bisogno del suo sostegno, avrebbe sicuramente aiutato. Ti trascinerà con la forza da Harry per dirglielo, la mia coscienza numero uno era tornata.
«Hanna?» Aria mi risvegliò dai miei pensieri.
Al diavolo coscienza numero uno.
«C'è qualcos'altro che Harry deve sapere..»
Aria mi guardò stranita e io mi alzai un attimo per andare nella mia stanza, aprii il primo cassetto del mobile e presi quella fotografia che conservavo con tanto amore. La presi e la strinsi al petto ancora una volta, prima di tornare da Aria.
«Cosa c'è?» mi chiese.
Mi avvicinai titubante a lei, poi lentamente tornai al mio posto e presi un respiro profondo.
«Hanna, mi stai spaventando.»
«Questo ti spiegherà meglio ciò che vorrei dirti.»
Con riluttanza allungai una mano per consegnarle la foto che ritraeva la mia prima ecografia e lei la prese con esitazione. La osservò e vidi il suo viso cambiare di continuo espressione tra confuso e.. confuso, più confuso, confuso. A un tratto però la sua bocca si allargò in una 'O' e il suo respiro iniziò ad accellerare.
«Hanna.. tu..»
Si voltò verso di me e io allontanai il busto di qualche millimetro come se potessi allontanare la sfuriata che stavo per ricevere.
«Oh mio Dio! - urlò - Sei incinta! Oh mio Dio! Oh mio Dio!»
«L'hai già detto.» sorrisi nervosamente.
«Oh mio Dio Hanna!»
Questa non era la reazione che mi aspettavo. Aria sembrava si confusa, ma anche quasi.. eccitata?
«Non sei arrabbiata?» chiesi.
«Arrabbiata? - mi guardò - Cioè si, sono un pò scioccata per il fatto che hai 19 anni ma.. tu ed Harry avrete un bambino! E' così dolce!»
Sbattè le mani come una bambina eccitata nel giorno del suo compleanno, mi venne da sorridere a vederla e a un tratto mi sentii meno male e più.. serena.
«Harry è contento?» chiese a un tratto.
Certo, sta già comprando una culla, coscienza ti odio.
Rimasi in silenzio e Aria mi osservava, aspettando una risposta.
«Hanna.. ti prego dimmi che lo sa.»
La sua eccitazione sparì tutto a un tratto e iniziò a guardarmi seria.
«Come posso Aria.. come posso essere felice con Harry, pensare a questo bambino mentre Liam è un metro sotto terra? Come posso pensare all'Italia, al futuro, a vivere la mia vita sapendo che lui è morto..?»
Senza rendermene conto le lacrime mi scesero sulle guance e iniziai a singhiozzare. Liam apparve alle spalle della mia amica, lo sguardo sofferente sul volto.
«Hanna non è colpa tua se Liam è morto..»
«L'ho portato dentro tutto questo, l'ho tradito con Harry mentre stavamo insieme, l'ho illuso.. l'ho solo ferito.»
Mi ritrovai tra le braccia di Aria. Lei mi stringeva e mi accarezzava una guancia, mentre singhiozzavo sulla sua maglietta inzuppandola.
«Mi manca Aria..»
«Lo so, manca anche a me.»
Mi strinse più forte e sentii anche lei singhiozzare silenziosamente.
«Volevo abortire.» confessai.
«Cosa? No, non devi Hanna, ti prego.. Harry deve saperlo.»
«Lo so.»
Mi alzai dal suo petto e asciugai le guance, cercando di riprendermi. Liam era scomparso.
«Devi continuare a vivere la tua vita Hanna, anche se è difficile.. Liam rimarrà sempre nel tuo cuore e neanche scappare fino in Spagna ti farà sentire meno la sua mancanza.. devi ricordarlo e smetterla di incolparti..»
Aria sollevò una mano e mi accarezzò una guancia. Sapevo che aveva ragione, era solo difficile accettarlo e ammetterlo a me stessa. La conversazione però finì lì e Aria iniziò a raccontarmi di quanto fosse bella Oxford, che i pochi compagni che aveva conosciuto erano simpatici, che aveva scelto la camera e la ragazza con cui la condivideva era una fissata con i fumetti. Per una sera tutte le preoccupazioni si erano dissolte, per una sera mi sentivo come una ragazza normale di 19 anni, per una sera ero tornata la Hanna di una volta.
«Quanto resti?»
Ci eravamo sistemate per la notte nella mia camera, Lou non era ancora tornato.
«Inizio il semestre a metà settembre.. vorrei starti vicino se non è un problema.»
La guardai sistemarsi da un lato nel letto mentre io sistemavo il piumone e senza dire niente la abbracciai.
«Non vorrei nient'altro.»
Sentii la vibrazione del mio cellulare sul comodino e quando mi allungai il nome di Harry lampeggiava sullo schermo. Il messaggio si aprì con una foto sua e di Chester sdraiati sul letto e una scritta:

*Sentiamo la mancanza di qualcuno..
ps: spero che Lou stia bene, non dimenticare il nostro appuntamento, perfavore.*

«E' lui?»
Iniziai a ridere come un idiota e lo capii dall'espressione di Aria che aveva capito che fosse Harry senza neanche saperlo. Annuii debolmente e pensai a una risposta da dare. Avrei voluto essere lì insieme a loro, avrei voluto essere felice per una volta.. avrei voluto che tante cose non fossero successe.
«Devi dirglielo.» sussurrò Aria.
Ci addormentammo poco dopo, l'una accanto all'altra e per la seconda volta non ebbi incubi. Mi svegliai però nel bel mezzo della notte per qualcuno che aprì la porta di ingresso e mi accorsi che Aria non era a letto.
«Dov'eri?» la sentii in cucina.
«Ho fatto una passeggiata.» Louis.
Decisi di rimanere a letto e origliare ineducatamente la loro conversazione.
«Perchè non dormi?» Louis aveva la voce contenuta, troppo.
«Avevo solo bisogno di un po' d'acqua..»
Ci fu un attimo di silenzio.
«Quindi.. te l'ha detto?»
«Si, e spero lo dica presto a lui..»
Non riuscii a sentire la risposta di mio fratello.
«Buonanotte Louis.»
«Aria aspetta!»
«No, ti prego non farlo.. non sono tornata per te, ho capito..»
La porta della stanza si aprì immediatamente dopo per richiudersi e quando Aria prese nuovamente posto sul letto, la sentii singhiozzare.

«Quando mi farai vedere questo Irish pub?»
Aria se ne stava su uno degli sgabelli della cucina, i piedi a penzoloni. Avevamo appena finito di cenare e la giornata era passata in maniera molto tranquilla. Ci eravamo svegliate molto tardi e avevamo deciso di andare a pranzare un boccone fuori, tanto per vedere un po' Londra insieme. Louis aveva preferito rimanere a casa. La mia migliore amica e mio fratello si stavano ignorando a vicenda, perfetto. Quella sera però eravamo tutti nella stessa stanza. Louis guardava pigramente una vecchia partita di football in televisione e noi chiacchieravamo in cucina. Di Harry nessuna notizia.
«Oggi ho la serata libera ma se vuoi possiamo andare a farci un salto.»
Aria tamburellava annoiata le dita sul tavolo e mi osservava sistemare i piatti.
«Mi piacerebbe, ma che fine ha fatto quella peste di un cane?»
«Oh, lui..» iniziai, ma qualcuno suonò alla porta.
Mi asciugai le mani e maledii mio fratello per rimanere impassibile davanti alla televisione mentre io andavo ad aprire. Non lo avessi mai fatto. Harry, Zayn e Chester comparirono sotto i miei occhi. Harry teneva le mani in tasca mentre Zayn aveva incrociato le braccia al petto. Dannazione.
«Ehi.» dissi, impacciata.
«Ehi, distur..» stava per dire Harry.
«Zayn! - Aria lo interruppe bruscamente spuntando al mio fianco – Ehi!»

Mi superò e si lanciò su Zayn, stringendolo. Mi stai prendendo in giro? Da quando erano così legati? Harry sembrò avere la mia stessa reazione, tanto che si rivolse a me mimando un 'Ma che succede?'
«Quando sei arrivata?» le chiese Zayn.
«Ieri sera, - sciolsero l'abbraccio – ciao Harry.»
Aria lo salutò frettolosamente, cercando di evitare il suo sguardo. Harry ricambiò con un cenno del capo.
«Volevo venire a riportarti Chester e magari vedere.. vedere come stavi e Zayn.. Zayn mi ha fatto compagnia.»
Harry iniziò a balbettare e io mi morsi il labbro, soffocando una risata. Era adorabile, ma lessi l'irritabilità quando mi spiegò di Zayn.
«Oh, avete fatto benissimo, - Aria parlò per me – noi stavamo pensando di uscire, perchè non venite con noi?» Che?
Lanciai un'occhiataccia ad Aria, ma lei fissava Zayn e Harry dondolandosi su un piedi e l'altro.
«Stavate uscendo?»
Louis sembrò riemergere dal suo stato di paralisi e si alzò dal divano per venire verso di noi.
«Si, stavamo uscendo!» Rispose secca Aria.
«Stasera suona una band all'Irish, ho sentito che non è niente male.» spiegò Harry.
«Allora cosa aspettiamo? Non vedevo già l'ora di vedere quel posto!»
Aria tornò nel suo momento di eccitazione e io iniziai a entrare nel panico. Analizziamo la situazione: sarei dovuta andare in un locale non molto grande, dove probabilmente ci sarebbe stata più gente del solito, con Harry, Zayn, Louis ed Aria. Tre di questi mi avrebbero tormentata per tutta la sera sul dire la verità a Harry e quest'ultimo avrebbe potuto scoprire la verità su Zayn, tra le tante cose. No, meglio starsene a casa.
«Io veramente..» provai a dire.
«Non osare dire di no! - Aria mi puntò un dito contro – Ci saremo annoiate qui a casa, ti prego Hanna.»
La mia amica mi supplicò e io mi voltai verso Harry che mi guardava in modo strano e capii che se non avessi accettato avrebbe indagato e si sarebbe insospettito.
«D'accordo.» acconsentii.
Aria fece un gridolino di gioia, facendo ridere Louis che cercò di nasconderlo.
«Andiamo allora.» disse Zayn.
«Ho solo bisogno di due minuti.» spiegai, facendoli entrare.
«Vengo anche io..»
Tutti e quattro ci voltammo all'unisono verso mio fratello, credendo di aver sentito male.
«Davvero?» chiesi, insieme ad Harry.
«Si, davvero! Ora smettetela di guardarmi come se fossi un fenomeno da baraccone e muovetevi, anche io so come divertirmi.»
Cercai di non scoppiare a ridere e iniziai a sperare con tutta me stessa che questa serata andasse nel verso giusto. 

{spazio me}

Per continuare voglio 12 commenti, non tutti da una sola persona, ce la fate?  Ah, se vi serve una cover per la vostra storia potete passare per l'omonimo libro, che si trova nel mio profilo e scrivere ciò che viene richiesto nelle istruzioni. 

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Daisies - l.t. | h.s.

Memories - h.s.

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