Capitolo ventisette.

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n.a. la storia non è mia, io mi limito solo e unicamente a pubblicarla.




HALF A HEART

(Ice on Fire) capitolo 27.

POV di Hanna.

«Dove può essere?»

Camminavo velocemente, con le gambe che tremavano e il cuore che batteva all'impazzata. L'unico pensiero nella mie mente era Harry. Dove diavolo era? Era ubriaco fradicio, l'avevo già capito dal suo tono allegro e poi.. quando ha parlato del bambino, Dio!

«Calmati Hanna, non può essere lontano.» cercò di tranquillizzarmi Louis.

Avevamo lasciato la nostra cena e il McDonald's nell'istante in cui Harry ci aveva chiuso il telefono in faccia e da allora non avevamo smesso di setacciare ogni bar nel perimetro.

«Se ci ha visti al McDonald's deve essere qua vicino.» Zayn confermò i miei pensieri.

Avevo provato a richiamarlo più volte, ma il suo telefono squillava senza sosta e non ricevevo risposta.

«Prova a richiamarlo.»

Ci fermammo in mezzo a un incrocio e annuii al consiglio di Louis. Strisciai sul suo nome per la decima volta stasera e attesi, sperando che questa volta andasse meglio.

PRONTO?!

Una voce squillante gracchiò dall'altro lato del telefono, facendomi quasi sussultare. Controllai lo schermo per essere sicura che avessi chiamato Harry e feci una smorfia.

«Con chi parlo?»

Zayn e Louis mi guardarono confusi.

Maaa credo che abbia chiamato tu! Quindi, chi sei bellissima?

Una ragazza.

Era la voce di una ragazza.

La voce di una ragazza ubriaca.

«Dov'è Harry?»

Cercai di calmare l'irritazione che iniziava a salirmi dalle vene.

Era con una ragazza.

Chi? Devo andare scusa! Ciaooo

Prolungò l'ultima parola e mi chiuse il telefono in faccia. Rimasi come una scema a fissare lo schermo, scioccata.

«Chi era?» mi chiese Louis.

«Una.. una ragazza.» deglutii.

Louis rimase a fissarmi e io cercai di non dare di matto. Poteva aver perso il telefono, giusto? In più, quella ragazza non sapeva neanche chi fosse. Ma per quanto era ubriaca magari aveva dimenticato il suo nome, no? Uhg!

«Ehi! - Zayn ci richiamò da un vicolo poco più avanti – Credo di averlo trovato.»

Scattai in avanti insieme a Louis e seguimmo Zayn dentro al vicolo, fino a una vecchia porta di legno da cui proveniva una strana musica. 

«Stai vicino a noi, capito?» mi avvertì Louis.

Annuii e, non appena Zayn aprì la porta, la musica e un odore nauseante di alcool ci invase. C'era poca luce nel locale e alcuni uomini dormivano con la testa poggiata sui tavoli. Delle spogliarelliste ballavano semi nude su dei pali e il mio cuore volle affondare. Spogliarelliste?

«Eccolo..»

Louis si bloccò davanti a me e per poco non andai a sbattere contro la sua schiena. Mi misi al suo fianco e vidi Harry di spalle, seduto su uno sgabello al bancone. Sembrava star bene, apparentemente. La mia irritazione crebbe quando accanto a lui vidi una biondina con un costume striminzito, ridevano come due idioti. Senza pensarci mi feci avanti, ma qualcuno mi afferrò il polso.

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