Capitolo tredici.

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HALF A HEART

(Ice on Fire) capitolo 13.

POV di Harry.


Come poteva farmi quelle domande? Come poteva solo pensare che potesse piacermi un'altra ragazza? Si cioè, Emma era davvero una bella ragazza e tutto ma Dio Hanna.. a volte mi chiedo come puoi essere così ingenua. Mi faceva impazzire, dannatamente impazzire. Mi costringeva a fare cose che non mi sognavo neanche lontanamente di fare, come quel ballo ridicolo. E nonostante fossero cose ridicole, riusciva a farmi divertire, sempre.. solo perchè le facevo con lei. Mi faceva venire voglia di tornare bambino, riusciva a non farmi pensare alla mia infanzia del cazzo e trasformarla in qualcosa di bello. La amavo. Dio quanto la amavo. E non c'era niente che poteva farmi cambiare questo sentimento, a parte forse... No, non volevo pensarci.
Dopo aver fatto la pipì in quel bagno sin troppo piccolo, cercai di tornare da Hanna.
«Mi dispiace.. non volevo farti soffrire.»
Conoscevo quella voce. Era.. era Louis!
Era seduto sulla scala anti-incendio e accanto a lui c'era una piccola figura rannicchiata. Louis la cingeva con un braccio. Aria.
«Ti ho odiato così tanto..»
Aria singhiozzava e Louis la strinse ancora di più. Era inopportuno spiarli lo so, così li lasciai la loro privacy e tornai al locale, sperando nel profondo che quei due chiarissero. I The Wise non erano ancora tornati sul palco e Dido stava per cantare le ultime strofe di White Flag. Quei ragazzi non erano male ed era evidente che erano più conosciuti di quanto pensassi. Riuscii a riconoscere i lunghi capelli di Hanna, teneva un gomito sul bancone ed era di spalle. Con chi era? Ciuffo ribelle, giacca di pelle. Zayn. Cazzo, davvero? Non riusciva a tenere le distanze. Mi aveva anche seguito nel suo appartamento quando lo avevo avvisato che sarei andato a riportarle Chester. A quest'ora saremo stati io e lei, non io, lei e altre mille persone. Mi avvicinai riluttante, stringendo i pugni lungo i fianchi. Perchè ridevano? Cosa c'era di tanto divertente?
«Ehi, stai tranquilla..»
Zayn non mi vide mentre continuavo ad avvicinarmi. Tranquilla? Stai tranquilla per cosa? Hanna sembrò rilassarsi. Proprio mentre stavo cercando di interromperli, Zayn parlò di nuovo.
«..sai, è un bene che tu non beva sennò rischiavi di baciarmi di nuovo.»
COSA?
Ti prego fa che abbia sentito male. No, No, No!
Zayn incrociò il mio sguardo e dalla sua espressione capii che avevo sentito benissimo e non si aspettava che io avessi sentito. 
Hanna smise di ridere e per un attimo si irrigidì. Poi lentamente si voltò verso di me e i miei occhi incrociarono i suoi, allarmati e pieni di angoscia. Cazzo. Cazzo.
Era questa l'unica cosa che non le avrei mai perdonato e lei cosa fa? Bacia Zayn? Quando? Perchè? Sono stati a letto insieme?
«Harry, io..» iniziò a balbettare lei.
«E' vero?»
I Coldplay continuavano a cantare in sottofondo e io volevo solo spaccare la faccia a Zayn o quella cassa. Magari la faccia a Zayn.
«Harry rilassati, è successo quand..» iniziò a parlare lui.
Era successo. Era abbastanza.
Mi scaraventai su Zayn, colpendolo forte sulla mascella. Hanna cacciò un urlo e la gente attorno a noi si allontanò, guardandoci. Josh si avvicinò a Zayn che adesso era piegato sul gomito e si asciugava il sangue che iniziò a colargli con il dorso della mano. Fanculo. Me ne andai di lì, sbattendo forte la porta sul retro. Iniziai a camminare avanti e indietro, esasperato. Iniziai a calciare una cassetta di legno vuota, riducendola in brandelli. Cazzo Hanna. Perchè? Perchè?
«Harry ti prego ascoltami..»
Hanna spuntò sulla soglia, il volto pieno di preoccupazione.
«Non ti avvicinare, stai lontana da me!»
Mentre lei avanzava verso di me, io indietreggiavo mettendo quanta più distanza possibile.
«Mi avevi lasciata Harry, - ci riprova – ero sconvolta, triste, confusa e Zayn era lì.. lui..»
«Oh mio Dio! No! - iniziai a urlare – Non osare dare la colpa a me! Io ti lascio per il tuo bene e questo ti da il diritto di farti entrare nelle mutande da uno dei miei migliori amici?»
Indietreggiò come se le mie parole l'avessero colpita fisicamente.
«Nessuno mi è entrato nelle mutande! E' stato solo un bacio!» iniziò a urlare anche lei.
«Quando?» le chiesi, controllando la mia rabbia.
Hanna distolse lo sguardo da me e fissò il muro alle mie spalle.
«Una sera siamo andati a una festa.. - iniziò e io sentii la rabbia tornare solo per aver nominato la parola 'festa' – qualche giorno dopo che tu te ne eri andato.. ho bevuto, ho bevuto parecchio..»
Ripresi a camminare avanti e indietro, fumante di rabbia. Ubriaca? Davvero?
«Ti prego non essere arrabbiato.» mi implorò, gli occhi lucidi.
«Continua.» le ordinai.
Sbuffò per il mio tono. La ignorai.
«Aria ha chiamato Zayn e.. Liam quando non riuscivo più a reggermi in piedi e Zayn mi ha portato a casa sua.. - ebbe un momento di esitazione nel nominare il nome di Liam, ma io stavo ancora cercando di non esplodere per la parte in cui Zayn l'aveva portata a casa sua – mentre mi metteva a letto l'ho baciato, ma quella volta solo perchè pensavo fossi tu.»
Fece qualche metro verso di me esitante e questa volta non indietreggiai. Un momento. Quella volta?
«Quella volta? L'hai baciato più di una volta?» scattai.
Hanna indietreggiò e annuì debolmente.
Scalciai ancora una volta la cassa di legno ormai distrutta e lei sussultò.
«Mi avevi lasciata Harry!» urlò, disperata.
«Non me ne fotte un cazzo! Ti avrei perdonato tutto, tranne questo! Non osare fare la vittima, era il mio migliore amico maledizione! Ci sei andata a letto?»
«Cosa? No! Diamine No!» esplose anche lei e vidi la piccola vena che le si ingrossava sul collo.
«E sai una cosa? Si! Oso fare la vittima perchè tu mi avevi lasciata nonostante io ti avessi detto più di una volta che era mia la decisione di stare con te! - iniziò a urlare un tratto, sorprendendomi – Ma tu sei Harry Styles, non ti si può dire una cosa diversa da ciò che pensi, non hai mai rispettato le mie scelte, le mie decisioni, mi hai lasciata con una misera lettera dopo aver fatto l'amore con me, hai una vaga idea di come io mi sia sentita?»
Le lacrime iniziarono a scenderle sulle guance e nonostante provassi una fitta di dolore nel vederle, non riuscivo a togliermi dalla testa la visione di lei e di Zayn insieme.
«..ho baciato Zayn più volte perchè lui era lì quanto tu non c'eri, volevo provare a essere felice e non mi importava con chi, volevo solo dimenticarti e basta, era come se non riuscissi più a fare niente! - continuò – E neanche tu sei innocente! Ho visto che mi hai dimenticata facilmente, Diana ti dice qualcosa?»
Cosa? Diana? Come fa a sapere...
«Hai frugato tra la mia roba?» le chiesi, il tono severo.
«Non è questo il punto!»
Pensa davvero che Diana sia un'altra ragazza?
«Oh mio Dio! Davvero? Diana sei tu! Tutte quelle canzoni sono per te!» esplosi.
Sentii la gola secca, andarmi in fiamme, i muscoli tendersi, una scarica di adrenalina eccessiva. Lei rimase in silenzio, a bocca aperta.
«Diana.. Diana sono io?» chiese, dopo troppo tempo.
«Chi altro poteva essere? Dannazione!»
La vidi indietreggiare ancora, lo sguardo pieno di confusione, tristezza..

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