Capitolo ventiquattro

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n.a. la storia non è mia io mi limito solo a pubblicarla


HALF A HEART

(Ice on Fire) capitolo 24.

POV di Harry.

Tenevo I pugni stretti lungo I fianchi, cercai di regolare il respiro, ma tutto quello che ottenni fu solo che la mia rabbia aumentasse di più.

«Lo sapevi e me lo dici adesso?»

Zayn sembrò sorpresa dal mio tono di voce tranquillo, ma doveva sapere che ero più pericoloso quando stavo zitto che quando spaccavo le cose.

«Mi dispiace.. io e Louis abb-»

«Ovviamente cazzo! Lo sapeva anche Louis!»

Non riuscii più a contenere I miei impulsi e lanciai quella lampada contro il muro riducendola in brandelli. Zayn rimase impassibile, conoscendomi ormai troppo bene. Come aveva potuto? Come avevano potuto tutti?

«Vi siete divertiti, non è vero?»

Iniziai a camminare avanti e indietro, guardandolo con una risata isterica che non avevo idea da dove fosse uscita.

«Cosa?» mi chiese, confuso.

«Ve la siete spassata a prendermi fottutamente per il culo! A ridere alle mie spalle!» urlai.

«No Harry, non è cos-»

«Sta' zitto cazzo!»

Questa volta lo feci sussultare e senza tanti preamboli camminai pesantemente verso la porta, trovandomelo poi di fronte.

«Fammi passare Zayn.» lo avvertii, gli occhi socchiusi.

«So dove stai andando e ti prego, non fare cose di cui potresti pentirti.»

Non poteva seriamente dire una cosa del genere. Mi avevano mentito, tutti quanti. E la persona che diceva di amarmi, la persona per cui avrei dato tutto, mi aveva mentito sin dall'inizio e stava continuando a farlo. Cosa sarebbe successo se Zayn non mi avesse detto niente? Avrei continuato a sentirmi in colpa perchè quel bambino non avrebbe mai conosciuto il suo vero padre, quando alla fine ero io.

«Non te lo ripeterò un'altra volta.» lo avvertii, una seconda volta.

Sospirò, prima di farsi da parte e lasciarmi uscire.

La pioggia aveva aumentato il ritmo, ma non mi alzai neanche il cappuccio per coprirmi la testa. Dire che fossi incazzato era poco. Ero incazzato, deluso, stanco.. Continuavo a sentirmi in colpa per tutte le volte che l'avevo lasciata, continuavo a sentirmi in colpa per Liam, cercavo di farmi perdonare e poi.. questo. Doveva solo provare a giustificarsi, avrebbe solo accentuato la mia collera. E quando vidi il suo palazzo entrai, facendo le scale di corsa e battendo senza sosta sulla porta.

«Hanna apri questa cazzo di porta!» urlai.

Nel momento in cui lo fece, indietreggiò, schiacciando un pulsante per chiudere quella che doveva essere una chiamata dell'ultimo secondo. Lo stronzo l'aveva sicuramente avvertita.

«Harry.. ti prego lasc-»

Provò a dire, portando le mani in alto, tra di noi, come una sorta di protezione, e iniziò a indietreggiare. Ma non glielo permisi.

«Che cazzo di problemi hai?! » sbraitai, facendola sussultare.

«Ti prego, avevo solo paura..»

«Basta! Sono stanco delle tue cazzate! Sono stanco di dimostrarti sempre quanto io ci tenga a te, sono stanco delle tue paranoie del cazzo, sono stanco di sentirmi sempre un fottuto idiota che non sa mai dove andare a parare, sono stanco di starti a sentire!»

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