Capitolo 3

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Irina POV.


Vedo aprirsi la porta e la sua sagoma entrare in soggiorno. Getta le chiavi sul tavolino e si toglie il cappotto. Poi il suo sguardo si posa su di me, interessato.

- Buona sera. La cena sarà pronta tra mezz'ora. Se vuole può rilassarsi nel frattempo-

Solleva un sopracciglio, divertito.

- E tu mi aiuterai a rilassarmi, piccola cameriera? -

Sgrano gli occhi alla voce suadente, per poi arrossire.

- No? Che peccato. Sono sicuro che insieme ci potremmo divertire e anche tanto-

La mia mano si stringe sull'impugnatura del coltello, per poi sbatterlo sul tavolo. Le parole di stamattina che risuonano nella mia mente.

- Sono sicura che ci saranno donne ben più desiderose di me nel voler "giocare" con lei. Io non sono una di loro. Sono una cameriera e vengo pagata per lavare, pulire e cucinare. Nulla più –

Sorride, andando a versarsi un bicchiere di whisky.

- Siamo di cattivo umore eh? Comunque, tanto per la cronaca, non le pago. Si offrono- Dichiara, sorseggiando il drink.

Prendo un profondo respiro.

- Io non sono una di loro-

- Seguiti a ribadirlo. Ma vorrei saper per "loro" cosa intendi? Delle donne che si godono la loro vita sessuale senza pensieri? O donne che si vendono per un po' di potere o favori? –

- Entrambe-

Lo vedo avvicinarsi, per poi fermarsi a pochi passi da me. Tra noi il bancone.

- Oh, la mia piccola puritana- Mi motteggia, divertito.

Socchiudo gli occhi.

- Non sono sua e non sono puritana-

Posa il bicchiere sul bancone, sporgendosi verso di me.

- Davvero? Perché l'ultima volta che ho controllato tu eri legata ad una sedia e Dimitri stava per divertirsi con i suoi coltelli su di te, ma per intercessione di Grace, sei stata salvata. Ma in cambio della salvezza, sei stata data a me – Mormora al mio orecchio.

Mi scosto, indietreggiando.

- Come cameriera-

Sorride, riprendendo il bicchiere in mano.

- Oh, la mia piccola, ingenua, cameriera

Deglutisco.

- La smetta-

Sorride, per poi buttare giù d'un fiato il liquore.

- Smettere di fare cosa? Di dire la verità? –

Scuoto il capo.

Che cosa ha questa sera?

- Io non appartengo a nessuno se non a me stessa – Mormoro tenendolo d'occhio.

- Una dichiarazione di indipendenza, piccola? Mi aspettavo qualche cosa di più da una che voleva andare in America e iniziare una nuova vita-

Sgrano gli occhi.

- Come... come lo sa? -

- So tutto di quelli che mi circondano. Pensavi che ti avrei permesso di entrare in casa mia senza prima sapere chi fossi? –

A maid for the mobster(mafia serie4) COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora