Capitolo 4

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Irina POV.


La sveglia del telefono che suona mi strappa ad un bellissimo sogno. Apro un occhio, prendendo in mano il telefono e tutto il mio mondo crolla in quel preciso momento alla vista dell'ora. Le nove!

Signore mio dovevo alzarmi due ore fa!

Balzo dal letto correndo in bagno. Non ho tempo per una doccia, neanche veloce. Mi lavo la faccia e tento di sistemare i capelli in un nodo sopra la testa, per poi dirigermi in cucina. Non ho speranze che non si sia ancora alzato. E infatti, quando spalanco la porta e mi fiondo in cucina, ciò che si presenta alla mia vista mi fa fermare sui miei passi. Boris, in jeans neri e maglietta grigia, dietro al bancone della cucina, intento a preparare la colazione.

- Buongiorno, iniziavo a credere che avrei dovuto fare come il principe con la Bella Addormentata: baciarti- Mormora allegro, mentre il suo sguardo mi percorre da capo a piedi, soffermandosi sul mio seno, inesistente.

Incrocio le braccia al petto, lanciandogli un occhiataccia.

Mi guarda divertito, per poi accennare al piatto che ha davanti. Un toast dall'aria appetitosa.

- Coraggio vieni a mangiare. Dopo un ubriacatura è sempre meglio mettere qualche cosa nello stomaco-

Aggrotto la fronte.

- Non mi sono ubriacata-

Sogghigna.

- Diciamo che se immaginavo che un solo bicchiere di vino ti mettesse ko, non ti avrei fatto bere-

Sgrano gli occhi. Io e lui sul divano... il film e poi non ricordo più nulla.

- Mi hai portato tu a letto- Affermo arrossendo.

Annuisce, appoggiandosi sul bancone.

- Dovresti mettere su un po' di peso, ragazzina. Mia figlia pesa più di te ed ha sei anni-

Aggrotto la fronte all'accenno di una figlia. Ho sentito naturalmente delle voci, ma sembra così giovane per avere una figlia.

- Dove è adesso? –

- Mia figlia? Vive con i nonni. Qui non ci sarebbe nessuno che baderebbe a lei ed io sono quasi sempre al lavoro. Con i nonni invece è viziata, coccolata e soprattutto al sicuro-

Annuisco.

- Coraggio, mangia il toast e bevi una tazza di caffè –

All'improvviso la mia mancanza di professionalità mi torna alla mente, con la forza di un ciclone.

Dovrei essere io a preparare la colazione non lui.

- Mi dispiace. Sono veramente spiacente. Prometto che non accadrà più –

- Perché mai? Mi piace vederti in pigiama

Arrossisco.

- La smetta-

- Siamo tornati a darci del lei? –

Arrossisco ancora di più.

Da un occhiata all'orologio che ha al polso, per poi riportare l'attenzione su di me.

- Sbrigati a mangiare o farai tardi-

Aggrotto la fronte.

- Tardi? -

Sorride, un lampo divertito negli occhi verdi.

- Non hai la classica riunione mensile oggi? Anastasia "odia" i ritardatari –

A maid for the mobster(mafia serie4) COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora