Capitolo 22

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Boris POV.


Il pugno colpisce in pieno il volto del bastardo che ha osato sollevare le mani su Irina, mandandogli la testa a sbattere contro il muro. La soddisfazione di sentirlo gridare quando gli spacco il naso, è indescrivibile.

- La prossima volta trovati un avversario della tua stazza, non una ragazzina, bastardo! - Sibilo, colpendolo con una ginocchiata allo stomaco.

Grugnisce.

- Stai ancora giocando? -

Il mio sguardo non si sposta dall'uomo incatenato al muro, il volto una maschera di sangue che neanche sua madre lo riconoscerebbe.

- Hai trovato l'altro bastardo? –

- Hai intenzione di ammazzare chiunque l'abbia anche solo sfiorata? –

- Si-

- Sei proprio innamorato eh? –

- Se fosse Grace al suo posto che cosa faresti? –

- Decimerei l'intera popolazione mondiale-

- Ti sei dato la risposta da solo –

- Hai intenzione di seguitare a pestarlo o lo rilasciamo? Avrei bisogno della sala, sai? –

- Chi hai catturato senza il mio aiuto? –

Fa una smorfia.

- Un deficiente che ha voglia di fare testamento. Nulla di così importante da distrarti dal tuo divertimento-

Torno a guardare l'uomo incatenato alla parete.

- Dammi un minuto – Dichiaro afferrando un coltello dal tavolo degli attrezzi per poi dirigermi verso il prigioniero.

- No. NO! –

- Era la stessa supplica che Irina urlava quando la picchiavi? – Domando fermandomi a pochi cm da lui.

- Stavo solo eseguendo gli ordini! Suo padre ordinava spesso di picchiarla perché non ubbidiva e non si sottometteva al suo volere! -

- Ma tu ne traevi piacere. Dimmi, ti eccitavi nel prendere a pugni una ragazzina che è la metà di te? – Domando mentre seguo il contorno del suo viso con la lama del coltello.

- No! Ho solo ubbidito agli ordini. Lo sapete come funziona. Non potevo disubbidire o sarei morto –

- Ammesso che tu sia sincero, avresti potuto fare in modo da non colpirla con violenza tale da lasciarla tramortita a terra. Ci sono vari modi di tirare un pugno e uno grosso come te sicuramente saprà dosare la forza. Soprattutto con una ragazzina indifesa-

- Io... io...-

- Tu sei un maledetto sadico bastardo – Finisco per lui, lasciando che la lama del coltello laceri la sua guancia sino al mento, ignorando le sue urla ed il sangue che sporca la mia camicia.

Mi avvicino al suo volto inondato di sangue, tanto da sussurrargli all'orecchio.

- Ogni volta che ti guarderai allo specchio, ti ricorderai che le donne non si toccano. Soprattutto la mia donnaSibilo lasciando cadere il coltello a terra, per poi allontanarmi.

- Liberatelo e buttatelo fuori di qui – Sento Dimitri ordinare, prima che lasci la stanza.

Mi dirigo verso le scale che portano alle camere degli ospiti per farmi una doccia veloce e cambiarmi d'abito, non avendo intenzione di rientrare a casa con gli abiti pieni di sangue. Ma la fortuna non è dalla mia parte perché ho appena messo piede sullo scalino che Irina spunta dal corridoio adiacente, bloccandosi alla mia vista.

A maid for the mobster(mafia serie4) COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora