Capitolo 32

6.6K 287 29
                                    


Irina POV.


Osservo la tavola dove fa bella mostra di sé un centro tavola floreale, controllando che non ci siano pieghe nella tovaglia e che i tovaglioli siano perfettamente posizionati, assieme agli aperitivi che ha cucinato quella Santa di Anastasia. Dubito fortemente che le mie doti culinarie avrebbero impressionato, nel bene, le madri dei compagni di scuola di Davina. Più probabile un'intossicazione alimentare. Del resto, non era necessario che io sapessi cucinare, bastava che sapessi la portata giusta per ogni evento.

Mi mordo le labbra, mentre il mio sguardo si posa sul resto della sala per controllare che sia tutto a posto, rassicurandomi quando scopro che nulla è fuori posto. Tutto è perfetto come una rivista di arredamento.

Fredda. Mormora la mia coscienza.

Taci! È perfetta!

Perfetta, si, ma fredda.

-Taci! -

- Ora parli anche da sola? –

La voce divertita di Boris mi fa voltare di scatto. Lo trovo appoggiato allo stipite della porta, il divertimento negli occhi verdi.

Arrossisco.

- Sono solo nervosa. Se qualche cosa non andasse bene? -

- Vorrà dire che la colpa del declino sociale di Davina ricadrà sulle tue spalle –

Sgrano gli occhi, impallidendo.

Scoppia a ridere, staccandosi dalla porta e raggiungendomi in due passi.

Mi ritrovo a sospirare, avvolta tra le sue braccia muscolose.

- Stavo scherzando. Andrà tutto bene e tu sarai una padrona di casa stupenda-

- Lo pensi davvero? –

Mi da un bacio veloce sulla fronte.

- Si. Lo penso veramente. Nessuna è più adatta di te a fare gli onori di casa. È tutta la vita che ti prepari per questo evento, non puoi assolutamente sbagliare. Ma ora vado. Ho degli affari da sbrigare ed è giusto che ti lasci il tuo regno. Buona fortuna e fatti valere – Mormora, dandomi un ultimo bacio sulla fronte, per poi uscire.

Sospiro, osservandolo scomparire dietro la porta, per poi dirigermi in camera da letto e osservare la mia immagine riflessa nel grande specchio della cabina armadio, controllando che tutto sia in ordine. Per questa occasione ho deciso di indossare una camicetta rosa cipria e una gonna in pizzo bianco che fascia le mie curve senza essere volgare. Ai piedi le mie pump rosa abbinate alla camicetta. I capelli sono sciolti sulle spalle, in un finto mosso e un filo di trucco mette in risalto i miei occhi azzurri.

Il campanello che suona attira la mia attenzione. Prendo un profondo respiro e stampandomi un sorriso sulle labbra, vado ad aprire.

- Ciaooo. Siamo arrivate –

Sorrido alla mamma del "fidanzatino" di Davina, scostandomi per lasciar passare il piccolo esercito di donne che l'accompagnano.

- Benvenute. Prego mettetevi comode –

- Lascia che faccia le presentazioni. Lei è Adina, la mamma di Giulia, lei Tatyana, mamma di Vladimir, lei è Sofia, madre di Tommy, poi abbiamo la mamma di Carlotta, Katerina e infine la mamma di Anastasia, Milena.

Sorrido a tutte, ma ammetto di sentirmi sotto osservazione. Sono tutte giovani, con qualche anno più di me, ricche, perfette nei loro abiti firmati, appena uscite da saloni di bellezza cinque stelle e soprattutto sicure di sé. Non appartengono alla mafia russa, ma questo non cambia il fatto che i loro mariti sono ricchi e potenti per altri meriti.

A maid for the mobster(mafia serie4) COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora