Capitolo 14

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Boris POV.


Mi stacco da lei, osservando soddisfatto il volto arrossato, le labbra tumide e gli occhi languidi che trattengono confusione per ciò che neanche lei sa di provare.

Le mie labbra si posano sulla sua fronte, rimanendovi per alcuni secondi, assaporando il profumo della sua pelle, il battito accelerato del suo cuore, soddisfatto della sua partecipazione al bacio, del fatto che anche se presa alla sprovvista, non si è ritratta.

- Coraggio, è ora di mettere qualche cosa sotto i denti. Almeno che tu non voglia esplorare nuovi orizzonti- Mormoro al suo orecchio, facendola andare a fuoco.

Sogghigno, alzandomi e porgendole la mano.

Il suo sguardo si posa sulla mia mano per alcuni minuti per poi prenderla, urlando quando l'attiro a me. Le passo un braccio attorno alla vita sottile, posandole il volto tra i capelli.

La sento irrigidirsi.

- Rilassati, non farò nulla che tu non voglia – La rassicuro, accarezzandole la schiena in lenti circoli.

Posa la testa contro il mio petto, sospirando.

- Lo so – Ammette il volto seppellito sul mio petto.

Rimaniamo così per qualche minuto, sino a quando non la sento rilassarsi.

- Coraggio, vediamo di cucinare qualche cosa, ho una fame da lupo-

Mi stacco da lei, afferrandole la mano e conducendola in cucina.

- Posso preparare qualche cosa al volo. Mi dispiace, ma non mi sono resa conto dell'ora mentre sistemavo le mei cose –

Vado dietro il bancone, tirando fuori l'occorrente che mi serve dal frigo e posandolo sul piano di marmo.

- Tranquilla, ti assicuro che non morirai di fame sino a quando ci sono io- La rassicuro, prendendo un tagliere di legno e iniziando a tagliare le verdure e le patate a rondelle sottili.

Sento il suo sguardo curioso su di me.

- Sei libera di chiedere ciò che vuoi – La rassicuro, non sollevando lo sguardo da ciò che sto facendo.

- Come mai un uomo come te sa cucinare? –

Sollevo lo sguardo, divertito.

- Un uomo come me? –

Arrossisce.

- Io... intendevo un uomo con il tuo potere, che fa il tuo lavoro ...-

Si ferma, sospirando esasperata.

Il mio sorriso si allarga.

È così dolce quando è imbarazzata!

- Quindi, ricapitolando, un uomo che fa il mio lavoro non deve saper cucinare? – Chiedo, divertendomi a vederla arrossire ancora di più.

- Sei il braccio destro di un Don, puoi avere una cuoca a tua disposizione, proprio come Dimitri, ma sai cucinare e sembra piacerti. Gli uomini che ho conosciuto non sapevano neanche come far bollire l'acqua per la pasta –

- Hai conosciuto uomini sbagliati, allora – Dichiaro mentre metto la padella sul fuoco, aggiungendovi un goccio d'olio, per poi mettere a sbollentare le patate.

- Credo di sì a questo punto-

Sorrido, buttando le verdure in padella.

- Un uomo nella nostra cultura deve fare l'uomo, usare il testosterone e saper fare centro con la pistola e non. È questo che ti hanno insegnato? –

A maid for the mobster(mafia serie4) COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora