Capitolo 42

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Boris POV.


Osservo la donna davanti a me che mi guarda tremante.

- Non vogliamo farti del male. Vogliamo solo delle risposte-

Annuisce.

- Hai lavorato per la famiglia Rybakov giusto? -

- Si. Ho lavorato per loro fino alla fine, ma giuro che non sapevo del loro tradimento. Ero solo una governante. -

Annuisco.

- Non hai nulla da temere, sappiamo che sei innocente. Ma abbiamo bisogno di informazioni che solo tu puoi darci- Replica Dimitri.

- Non so molto, ma vi dirò tutto ciò che so –

- Se non sbaglio hanno avuto una bambina che hanno battezzato Irina-

- Una bambina deliziosa. Purtroppo, i suoi genitori non le hanno mai permesso di vivere come tutti i bambini della sua età. È sempre stata rinchiusa in casa, poche uscite, sempre sorvegliate. Ha frequentato la scuola a casa, così come tutti i corsi che ha dovuto frequentare. Era una bambina triste, lo si vedeva dai suoi occhi –

- Che cosa è accaduto quando è diventata adolescente? Avrà avuto qualche amico con cui confidarsi–

Scuote il capo.

- No. Quei pochi amici che aveva erano scelti dai suoi genitori, quindi preferiva non averli. Passava le giornate chiusa in camera sua a disegnare. Ricordo che disegnava bellissimi abiti. Aveva un talento innato. Ma quando ha provato a chiedere a suo padre di farle frequentare una scuola di moda è scoppiato l'inferno –

- Cosa è accaduto? –

- Il suo compito era quello di sposarsi e fare figli. Di certo non le avrebbe permesso di gettare discredito sulla famiglia con un lavoro. Così iniziò a rinchiuderla in cantina. Per giorni, senza cibo, senza poter vedere nessuno, al buio o con una luce che ben poco serviva allo scopo. Quando neanche quello è servito a spezzarla, ha dato mandato ai suoi uomini più fidati di darle una lezione-

Stringo le mani a pugno, desiderando di avere quel bastardo tra le mani.

- Che cosa intendi per "darle una lezione?" –

- La faceva picchiare. La mia povera bambina però era cocciuta e non gli dava la soddisfazione di gridare o implorare pietà, così loro facevano di tutto per spezzarla. Un giorno l'hanno quasi ammazzata di botte. Quando il signore lo ha saputo, ha avuto le loro teste. Era la sua unica erede per quanto lo avesse sfidato, non poteva lasciarla morire-

- Irina non era la loro unica figlia-

La vedo impallidire.

- È così? -

-Si –

- Che cosa è accaduto? Perché non vi è traccia della seconda figlia? –

Si morde le labbra.

- Dimmi ciò che sai. Non ti riterrò responsabile per ciò che è avvenuto. So che non potevi in alcun modo opporti- La rassicuro.

Sospira.

- Le bambine non sono nate dalla signora. La loro vera madre è o meglio, era l'amante di lunga data del signore. In realtà era la donna che il signore amava e avrebbe sposato se la famiglia non avesse insistito per fargli sposare una donna proveniente da una famiglia agiata. La sua amante era stata in grado di dargli un figlio maschio ed era in attesa di due gemelle-

Il silenzio risuona nella stanza a quella rivelazione.

- La moglie ne era a conoscenza? –

Si stringe nelle spalle.

A maid for the mobster(mafia serie4) COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora