Capitolo 28

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Boris POV.


Mi sveglio al suono dell'acqua della doccia. Aggrotto la fronte, osservando lo spazio accanto a me, vuoto, ma ancora caldo, segno che si è alzata da poco. Mi sollevo a sedere, sgranchendomi il collo e le spalle, per poi spostare le coperte di lato, dirigendomi verso il bagno. Afferro il pomello della porta, aprendola silenziosamente, osservando l'ombra nella cabina doccia.

Sorrido, avvicinandomi per poi togliermi i boxer ed entrare nella cabina doccia. Non mi sente arrivare a causa dell'acqua, ma il mio sguardo si posa sul suo fondoschiena piccolo e sodo. Pensieri impuri si affacciano alla mia mente, ma li scaccio. Non è il momento. Non ancora. Quando sarà più a suo agio con me...chissà....

- Buongiorno principessa- Mormoro roco, abbracciandola da dietro.

Urla, sobbalzando.

- Boris! -

- Ti posso assicurare che non ci sarà mai nessun'altro nella doccia con te, piccola –

Sospira, voltandosi tra le mie braccia.

- Neanche tu dovresti esserci se è per questo -

Sollevo un sopracciglio.

- Mi stai dicendo che ti sei già stancata di me? – La motteggio, facendola arrossire.

- Non è questo che intendevo e lo sai –

- Allora cosa intendevi? -

Scuote la testa.

- Se prometto di comportarmi bene, posso restare? –

- Non sai comportarti bene –

- Non è vero. Terrò le mani apposto –

- Come le hai tenute quando c'erano i bambini in casa? –

Faccio una smorfia.

- Non è colpa mia se mi hai paragonato ad un gatto-

Scuote la testa.

- Un grosso gatto che fa le fusa- Mormora maliziosa.

Sorrido, abbassando la testa e posando le labbra sul suo collo da cigno.

- Vuoi che faccia le fusa o te le faccia fare? –

- Nessuna delle due. Attualmente dobbiamo ancora vestirci, fare colazione e accompagnare Davina a scuola. La preside vuole vedermi –

Aggrotto la fronte.

- Vederti? -

Annuisce, distogliendo lo sguardo.

Le afferro il mento, costringendola ad incontrare il mio sguardo.

- Perché la preside vorrebbe vedere "te"? –

Si morde le labbra, colpevole.

- Sembra che Davina abbia sparso la voce che sappia cucire e la Preside mi ha chiesto se sarei disponibile a cucire i costumi per la recita di Natale. Oggi vuole incontrarmi per definire l'accordo. Naturalmente la scuola fornirebbe tutto il materiale, io dovrei solo cucire. Ma non impiegherò troppo tempo e...-

Le poso un dito sulle labbra, sorridendo.

- Non ho nulla in contrario se vuoi renderti utile. Ti piace cucire, sei brava e sono sicuro che i bambini saranno felicissimi di avere dei costumi che per una volta non li facciano sembrare sacchi di patate –

Sorride.

- Ma non voglio che ti stanchi. E voglio che pensi al matrimonio. Chiaro? –

Annuisce, gli occhi che brillano.

A maid for the mobster(mafia serie4) COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora