A maid for the mobster(mafia serie4) COMPLETA

Capitolo 16

Boris POV.

Osservo le mie due donne osservare ad occhi sgranati il centro commerciale dedicato ai bambini. Attualmente ospita 97 negozi, 12 zone di intrattenimento o attrazioni e 24 ristoranti, oltre ad avere uno degli orologi meccanici più grandi del mondo, per poi passare al pezzo più importante almeno per i bambini, un missile di 18,5 metri di altezza, inclusa la base, composto da un totale di 1,9 milioni di pezzi di Lego, al piano terra nell'area del negozio Hamleys. Un record.

- Wow! – Mormora Irina, guardandosi intorno incredula.

- Non ci sei mai stata? –

Solleva un sopracciglio.

- Non so se te ne sei accorto, ma non sono propriamente una bambina – Dichiara indicando il suo corpo.

Sorrido, malizioso.

- Me ne sono accorto, credimi. E non vedo l'ora di scoprire le delizie del talamo nuziale – Mormoro al suo orecchio.

Si scosta, andando a fuoco.

Adoro metterla in imbarazzo. È deliziosamente cute.

- Papà da dove iniziamo? -

-Che ne dici di iniziare da quel negozio? – Chiedo indicando una boutique che ha in bella mostra abiti da bambina che sembrano usciti dai libri di fiabe.

- Guarda quel vestito in vetrina! Quello con i nastri rossi! – Esclama, afferrando la mia mano e quella di Irina e trascinandoci verso il negozio in questione.

Trattengo un sorriso.

Sapevo che le sarebbe piaciuto. È il genere di negozio che mia figlia adora, perché ha abiti eleganti che la fanno sembrare una principessa.

Il suono della campanella sulla porta avverte del nostro arrivo. A quell'ora non è ancora pieno di gente per fortuna.

- Buongiorno, come posso aiutarvi? –

La commessa esce dalla porta sul retro, sorridendoci.

- Voglio provare quel vestito, per favore – Dichiara Davina indicando il vestito in vetrina.

- Perfetto. Di che colore lo vuoi? Lo abbiamo in rosso, verde, rosa e azzurro –

- Rosso-

Sorridendo, la commessa si avvicina ad una rastrelliera e lo prende, porgendoglielo.

- Il camerino è da questa parte. Se hai bisogno di aiuto con i bottoni, basta che mi chiami e sarò subito da te-

La vedo annuire, per poi precipitarsi in camerino.

Irina si guarda intorno, attenta.

- Credi che quello le piacerebbe? – Chiede, indicando un abito dalla linea semplice, di colore verde scuro che arriva sino ai piedi, corredato da una stola di finta pelliccia.

Sorrido.

- Credo che impazzirebbe –

La vedo annuire, accarezzando la stoffa e automaticamente mi pento di non aver ucciso quel bastardo di suo padre con le mie stesse mani, per averle impedito di godere delle semplici cose che rendono felice una bambina, tra cui scegliere un semplice abito. Non servono stilisti super famosi ad una bambina di sei anni, a lei basta la gioia di poter decidere cosa indossare, di sapere che le è permesso prendere una decisione, anche se piccola, come quella di scegliere l'abito che vuole comperare.