PARTE 4

37 1 0
                                    

Indosso il mio bel bikini color ruggine e me ne sto seduta sotto l'ombrellone, mentre Miguel è stravaccato al sole.

Tecnicamente, sarei qui per lavorare al bar della mia presunta cugina e, se tornassi abbronzata, desterei sospetti.

- Dai, vieni qui. - cerca di tirarmi giù, ma oppongo resistenza.

- No, Miguel. Vieni tu qui. -

- No, vieni tu qui. - mi afferra con forza e gli cado praticamente addosso. - Ahi, cazzo. -

- Così impari! - ridacchio, tirandogli su gli occhiali e gli faccio la linguaccia.

- Ah, la metti così, eh? - con uno slancio, si alza e mi carica in spalla.

- MIGUEL, METTIMI GIÙ! - sibilo, agitando le gambe.

- NO! - corre verso l'acqua. Gli schizzi mi colpiscono il volto. Si butta improvvisamente in avanti e finiamo entrambi sommersi. Mi bacia sott'acqua, prima di sollevarci entrambi. - Cosa dovrei imparare, adesso? -

- A baciare sott'acqua. - tossisco. - Ho bevuto, che schifo. -

In risposta, mi bacia di nuovo. Gli avvolgo le gambe in vita, mordendogli il labbro.

- Non andare via. - sussurra.

- Non voglio, ma devo. - lo abbraccio. - Tornerò tra due settimane, però. Devo riportare il carro attrezzi a mia cugina, no? -

Scoppia a ridere. - Giusto. -

- Comunque, credo che Edgar e Sean sospettino qualcosa. -

Si acciglia. - Perché? -

- Mi bombardano di domande, ogni volta che parto. Soprattutto Sean, in realtà. -

- Mmh...oh, merda. -

- Cosa? -

- C'è Logan. -

- Cazzo! - mi guardo intorno e lo vedo in lontananza. Devo nascondermi! È amico di entrambi i club di San Diego e, ovviamente, odia i Los Diablos. Edgar compreso, anche se ormai fa parte dei Figli dell'Inferno.

Prima che possa decidere, Miguel mi spinge la testa sott'acqua. Mi aggrappo istintivamente alla sua vita, ma ho praticamente la faccia incollata al suo didietro. Oh, questa me la pagherà cara!

E, diamine, sto per soffocare.

Gli pizzico la coscia, per farglielo capire, ma non mi lascia andare.

No, maledizione, mi serve un po' di ossigeno!!!

Ok, c'è un modo per smuoverlo.

Siamo piuttosto lontani dalla riva e, anche se gli occhi mi bruciano, non noto altre gambe nell'acqua, quindi siamo soli.

Gli infilo una mano nel costume, passando per la fessura della gamba sinistra e, quando sto per raggiungere il mio obiettivo, mi lascia finalmente andare.

Riemergo, ansimando. Wow, c'è mancato davvero poco!

- Cazzo, non puoi fare una cosa del genere! - sibila Miguel. - Per poco non ci facevi beccare. -

- Stavo per morire, sai cosa cazzo me ne frega di Logan? -

- E mi hai pizzicato. Credevo fosse un pesce, mi è venuto un colpo! -

Ridacchio. - Hai paura di un pesciolino, adesso? -

- 'Fanculo. - mi schizza con l'acqua.

- EHI!!! -

- Così impari. - mi restituisce anche la linguaccia.

Lo schizzo anch'io, con molta più forza. - 'Fanculo tu. -

Si butta di nuovo sopra di me e mi bacia, passandomi le dita tra i capelli. So che sta cercando di ritardare l'ora della mia partenza.

- Miguel... -

- Lo so, ma aspetta ancora un po'. -

- Torniamo a riva, almeno. Rischio di bruciarmi e la mia copertura salterà di sicuro. -

Mi dà la schiena. - Salta su. -

Con un piccolo aiuto, salgo dietro di lui e gli avvolgo le braccia attorno al collo, ridacchiando. - Danke, mein tapferer Ritter. -

- Cioè? -

- Grazie, mio prode cavaliere. -

- Ah. Quindi, "danke" è grazie? -

- Ja. -

- E questo cosa sarebbe? -

- Sì. -

- Come si dice: "Logan sta tornando verso di noi, ma almeno ci dà le spalle e non può vederti?" -

Scendo immediatamente dalla sua schiena e mi tuffo di nuovo in acqua, sperando non si sia girato nel frattempo.

Cazzo, finirò per uccidermi, se continuo così.

Qualcuno mi afferra improvvisamente per i piedi, facendomi urlare. Cosa stupida, dato che sono sott'acqua. E bevo di nuovo.

- MIGUEL!!! - sibilo, spintonandolo. Tossisco e mi piego in avanti. - Cazzo, se ho ingoiato un pesce o un'alga al piscio, ti uccido. -

- Ma va, smettila di frignare. - ridacchia.

- Arschloch. - borbotto.

- Eh? -

- Stronzo. -

- Ah! Danke. -

Perfume of Love - MIGUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora