[Margot]
Ho ferito Miguel. L'ultima cosa che avrei mai voluto fare.
La notizia della mia partenza improvvisa, lo ha fatto arrabbiare, ne sono sicura. Se ne va sempre, quando sta per perdere le staffe.
E, maledizione, sono diventata un disastro ambulante.
Accelero all'inverosimile, mentre faccio lo slalom tra alcune auto. La velocità, in questo momento, è la mia unica salvezza.
Passo davanti l'officina dei Figli dell'Inferno. Sean mi fa un cenno con la mano, che io ignoro.
Proseguo per la mia strada, dritta a quella di Amber.
Poco più di un paio di anni fa, il suo club, gli "Angeli della Morte", era letteralmente finito. Layla era morta, Karen l'aveva tradita e io ero in Italia, con quei dannati Giordano. Non ci sono stata, quando aveva bisogno di me. È la mia migliore amica, abbiamo sempre condiviso tutto, da quando sono a San Diego. E in Marvin, suo zio, ho ritrovato un padre.
Per questo, non resterò per sempre in Austria. È la mia casa, ma non il mio posto. È questo il mio posto.
E Miguel è la mia casa...
Quando arrivo all'officina, Amber è china su una Corvette rosa. Mio dio, è orribile. E lei la pensa come me, dato che borbotta come un vecchio.
- Serve aiuto? - chiedo.
Solleva la testa di scatto. - Margot... - guarda dietro di me. - C'è anche lo stronzo? -
- Amber... - ringhio. - Senti, conosco perfettamente il vostro passato con lui, ma piantatela di insultarlo. -
- E perché? Lui non si scomoda a farlo con noi. -
- Ti ricordo che, senza di lui, io sarei già morta e voi sareste nella merda. -
Si zittisce. Sa che ho ragione.
- Comunque, non sono qui per parlare di Miguel. -
Si sfila i guanti. - Aspetta, come ti senti? -
- Bene. -
- Sean mi ha detto che sei stata picchiata da alcune guardie. -
Ha mantenuto la parola. - Sì... -
Fa un passo verso di me e prova ad abbracciarmi, ma mi tiro indietro. Con Miguel ci sono riuscita, ma con gli altri...dio, è difficile. Rivedo per un momento i volti di quei tre bastardi. Sento i miei singhiozzi e le lacrime scorrermi sulle guance. E quel dolore sordo al centro del petto.
- Margot... - Amber mi asciuga le guance.
- Torno in Austria, per un po'. -
- Eh? - fa un brusco salto indietro. - Oh, no, non te ne andrai! Non perderò di nuovo il club! -
- Isabel può sostituirmi. -
- Isabel è un fottuto avvocato! -
- E la tua vice. -
- Margot, cazzo, non puoi farmi questo! -
- Ho bisogno di cambiare aria, Amber! Possibile che tu non lo capisca!? -
- Non è la prima volta che vieni picchiata! -
- STUPRATA! - urlo, furiosa. - MI HANNO STUPRATA! - tiro un pugno sul bancone, facendo cadere tutti gli attrezzi a terra.
Amber non dice una parola, ma sento il suo sguardo addosso.
E, onestamente, vorrei solo fuggire via.
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Perfume of Love - MIGUEL
ChickLitMargot è il Sergente d'Armi degli Angeli della Morte, un club motociclistico formato da sole donne. Vive a San Diego, fa il lavoro sporco e, per la legge, è una criminale. Amber Davis è la sua migliore amica, l'unica a conoscere quasi tutta la sua s...