[Margot]
- KELLER! - il manganello che colpisce le sbarre, oltre alla voce della bestia rossa, annuncia l'arrivo di un visitatore.
Sono passate altre due settimane e ormai l'uniforme inizia a starmi lenta. Non mangio, sono debole come un uccellino ferito e gli incubi mi perseguitano. Un'altra settimana e penso non mi servirà neanche l'iniezione letale, se dovessi essere condannata.
Nella sala visite, il mio cuore smette di battere. Miguel è seduto al tavolo e, quando mi vede, i suoi occhi sono attraversati da un lampo di tristezza.
- Avete dieci minuti. - la bestia mi spinge sulla sedia, prima di andarsene.
Rimango immobile, con la testa bassa e un terribile fischio nelle orecchie.
- Amore mio... - sussurra Miguel.
- Perché sei qui? - gli chiedo, con la voce roca.
- Margot, guardami. -
Non ci riesco. Ora che è così vicino, ho paura di incrociare il suo sguardo. Sono certa che Sean gli abbia riferito le mie condizioni e...non me la sento.
- C'è un modo per tirarti fuori da qui. - mi prende la mano, ma il contatto mi ricorda quello che è successo e la tiro immediatamente via. - Sono io, mi princesa. Non ti farò mai del male, te lo giuro sulla Sacra Muerte. Ma guardami, ti scongiuro. -
Alzo lentamente la testa, le guance rigate di lacrime. - Lo so. -
- Cosa ti hanno fatto, amore mio? - cerca di nuovo di toccarmi, ma è più forte di me. Indietreggio con la sedia, in modo che non possa raggiungere il mio viso. - Margot... -
Abbasso di nuovo lo sguardo. Non ce la faccio.
Sospira. - Ok. Dunque, ti ho detto che c'è una persona che potrebbe tirarti fuori. E il suo nome è Romain Levasseur. -
Mi irrigidisco. Romain è il direttore di ICARE, una grande azienda di moda, per la quale lavora Enzo, il fratello di Esteban. Mi sta alle calcagna da più di tre anni, perché vuole che diventi una modella. Ma non mi piace stare sotto ai riflettori e non mi sento a mio agio a posare per delle riviste, sapendo che poi mi vedrebbe tutto il mondo.
- La mia libertà, in cambio della sua proposta. -
- Già. - mi guarda tristemente. - Lo so che odi essere fotografata. Ti arrabbi sempre, quando ci provo. Ma...non ho tutti quei soldi, Margot. E ho bisogno di te. Odio saperti qui dentro, sto male se anche tu stai male e... -
- Lo hai sentito, vero? - lo interrompo. - Sei stato male, quella notte. -
- Sto ancora male. - mi prende di nuovo la mano e stavolta lo lascio fare. Per quanto sia doloroso, il suo contatto riesce anche a confortarmi. - Ti amo, mi princesa. E non ce la vedo l'eternità senza di te. -
L'eternità.
Miguel vorrebbe passare tutta la sua vita con me.
- Aspetta, come si diceva? - finge di pensare. - Ah, sì! Ich liebe dich. -
Sorrido, tra le lacrime. - Ich liebe dich auch. -
- Au...cosa? -
- Anch'io. Anch'io ti amo, Miguel. -
Ma, anche fuori da qui, la mia vita non sarà mai più la stessa.
**********
[Miguel]
La guardia che mi sta accompagnando alla sala visite, non mi piace per niente. Capelli rossicci, barba curata, fisico pompato. Mi dà l'aria del pervertito stronzo di turno. E, quando gli ho detto di essere qui per Margot Keller, si è fatto anche una risata.
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Perfume of Love - MIGUEL
ChickLitMargot è il Sergente d'Armi degli Angeli della Morte, un club motociclistico formato da sole donne. Vive a San Diego, fa il lavoro sporco e, per la legge, è una criminale. Amber Davis è la sua migliore amica, l'unica a conoscere quasi tutta la sua s...