Terzo capitolo

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Prendo il cellulare, per guardare le notifiche su instangram. E' la prima cosa che faccio appena apro gli occhi. Mi aiuta a svegliarmi. Sono sempre stata una gran dormigliona e se non ho lezione mi alzo anche alle nove. Ma, con mia grande disperazione, mi accorgo di aver superato di molto il record. Per la prima volta, sono le dodici e mezza.

Balzo in piedi, mi infilo la vestaglia ed esco fuori.

<< Tina, Gabri, e voi non mi dite niente? Guardate a che ora mi sono alzata! Dovevo srudiare!>> grido indicando l'orologio. Loro sono intenti a cucinare e mi guardano con gli occhi sbarrati.

<<Ma che male c'è, Silvia...ogni tanto puoi rilassarti>> commenta Tina stiracchinandosi. I suoi libri sono sul tavolo, perfettamente chiusi. Il suo pc è in bella vistasul divano. Sicuramente si sarà masturbata di nuovo prima che io e Gabri ci svegliassimo.

Lo guardo, ha un sorrisetto irriverente sulla faccia:

<<Beh, dai, hai sognato il tuo bel principe>> commenta strizzando l'occhio.

<<Wow! Che principe? Racconta!>> esclama Tina raggiante.

<<Nessun principe. Volete che metta la tavola?>> rispondo stizzita.

<<sì, grazie>> risponde Gabri, improvvisamente rendendosi conto che avrebbe dovuto tenere la bocca chiusa. Ma ormai è fatta. Mentre prendo i piatti dalla credenza, Tina incalza:

<< Come era? Biondo? Bruno? Basso? Alto?>>

<<Gabri, cosa si mangia?>>

<<Pasta e tonno e e fettina di pollo>> risponde lui. Tipico pranzo universitario. Ah, quanto mi mancano le mozzarelle!

<<E' inutile che fai finta di non sentirmi>> ridacchia Tina.

Sospiro. Ormai so che non me la leverò più davanti.

<<E va bene, ora ti racconto tutto>> rispondo.

Tina addenta nervosamente la pasta per verificarne la cottura. Si vede che non è più nella pelle.

Quando mi siedo assieme a loro per consumare la colazione-pranzo, saltella sulla sedia:

<<Forza, voglio sapere tutto nei minimi dettagli! Finalmente parliamo di ragazzi, io e te!>>

<<Eh già, non vedevo l'ora>> mormoro. E inizio a raccontarle tutto.

Tina ascolta annuendo.

<<Comunque, non ho nessuna intenzione di chiamarlo>> commento.

<<Per quale ragione?>> borbotta Tina

<<Ricordi quel film che abbiamo visto? '' Se piaci davvero a un uomo non ti da il suo numero, ma ti chiede il tuo'' >> rispondo citando una delle tante, bellissime frasi di ''la verità è che non gli piaci abbastanza''.

<<Lascia perdere quel film!>> esclama Tina << quel ragazzo ti piace, si capisce. E doveva essere un gran figo, se tutti lo fissavano>>.

Ci penso. Sì, quel ragazzo non mi ha lasciata indifferente. E per la prima volta sono tentata di osare. Guardo Gabri, e dal suo sguardo capisco che la pensa come Tina. Esortata da entrambi, prendo il telefonino e il pezzo di carta che mi ha dato. Aggiungo il suo numero e mi collego immediatamente a whatsapp. Come immagine del profilo ha solo la foto di un leone.

<<Uff, volevo vederlo...però già la foto è tutto un programma>> ridacchia Tina.

<<Che gli scrivo?>> doamndo. E' imbarazzante. Non ho mai scritto ad un ragazzo. Non con intenzioni romantiche.

Mamma mi sono innamorata di un pornostar !Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora