Siamo in prima classe. L'aereo è largo e spazioso, munito di tutti i comfort. Ci attende un viaggio lungo quasi ventiquattro ore, ma io mi sento tre metri sopra il cielo, nel senso letterale del termine, e non m'importa nemmeno che non ho le valige. Tanto compreremo tutto lì. Sergio ha detto che nella sua c'è tutto lo stretto necessario e ha soldi a sufficienza nella carta di credito. Ermal e Rocco ovviamente ci hanno prenotato un bellissimo albergo dove non vedo l'ora di andare.
A darmi le vertigini non è l'altezza, ma la felicità. Guardo Sergio, seduto accanto a me. Osserva dal finestrino. I suoi ricci neri e il suo abito bianco lo fanno sembrare un angelo tra le nuvole. E' incredibile la vastità di sensazioni che mi fa provare quest'uomo, un attimo prima ho voglia di farmi coccolare come una gattina e un attimo dopo mi sento una tigre. Sento le vene del collo pulsare e il sangue ribollire. Chissà cosa penserebbe se avesse la capacità di guardarsi con i miei occhi. Vorrei avere anch'io la possibilità di guardarmi con i suoi, per capire che cosa ci abbia trovato di bello in me.
Improvvisamente si volta. I suoi occhi color del cielo mi guardano, hanno ancora il potere di farmi tremare. Sembrano leggermi nel pensiero.
<<Silvia, ti fare l'amore a diecimila metri d'altezza?>>.
Lo guardo per un attimo interdetta. Poi mi guardo intorno, sperando che nessuno lo abbia sentito.
<<Ma cosa dici? Qui? >>
<<Non vorrai mica passare la nostra prima notte di nozze in bianco >> risponde lui ridendo.
Certo che non voglio, mi dico. Sergio mi prende la mano, si guarda intorno. Molti dormono, le hostess non ci sono, alcuni sono distratti. E' il momento. Mi fa cenno di uscire dai sedili, fortunatamente non urtiamo la ragazza magrolina seduta nella nostra fila. Il bagno è vicino a noi. Ci fiondiamo dentro, chiudiamo la porta. E' stretto, mi dà un senso di claustrofobia, ma quando Sergio mi passa la mano fra i capelli e me li scioglie dimentico tutto. Il velo cade a terra. Lui mi bacia il corpetto, poi inizia abilmente a sfilarlo.
<<Oggi mi hai reso l'uomo più felice del mondo>> .
Il mio vestito cade a terra. Indosso un reggiseno di seta aderente bianco, ho le giarrettiere, in tinta con il perizoma di pizzo. Sergio guarda ogni centimetro del mio corpo senza dire una parola. Ho i brividi lungo tutta la schiena. Mi stringe le natiche, poi esce un seno, ci soffia sopra e lo sfiora con la punta della lingua. Soffoco un gemito. Ho notato che il mio è cresciuto un po' in questi mesi, e ne sono contenta. Aveva ragione mia madre a dirmi che lo sviluppo termina verso i vent'anni.
Sergio mi lecca i capezzoli a lungo, tenendo fermi i seni con le mani, e poi scende lentamente verso le giarrettiere, che lui sgancia con abile destrezza. Mi prende per la nuca, i nostri respiri si fondono in un lunghissimo bacio. Gli metto una mano fra le gambe, questa volta è lui a gemere. E' ancora così bello, stare solo noi due.
Mi siedo sul water, mi sfilo il perizoma e allungo la gamba verso di lui. Mi annusa i piedi, poi inizia a baciarne lentamente la punta fino ad arrivare lentamente alle parti intime che accarezza con la lingua. Lo afferro per la testa e lo invito ad andare più a fondo. Chiudo gli occhi, abbandonandomi alla sua lingua esperta. Gemo più forte che posso, lo faccio apposta.
<<Zitta, se non vuoi che ci sentano>> mi ammonisce, ma io rido divertita. Si risolleva e mi bacia mentre sto ridendo. La mia risata soffoca nella sua bocca. Gli abbasso i pantaloni, poi i boxer e lo invito a entrare dentro me. Mi afferra per i fianchi e affonda dapprima lentamente.
<<<Mi. Rendi.così. felice. Sei. Mia.>> ansima, spingendo con colpi sempre più violenti.
Io muovo il bacino, schiava del suo ritmo. Ci sono...ci sono...
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Mamma mi sono innamorata di un pornostar !
RomanceSilvia ha 21 anni, è pugliese ma studia a Roma. Un giorno incontra Sergio, un ragazzo misterioso e bellissimo. Presto scopre che è uno stripper.... ma sarà davvero solo questo il suo segreto?