Trentunesimo capitolo

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Sono contenta di fare un nuovo esame con Don Luigi. La mia mano scorre velocemente mentre prendo appunti. E' il primo giorno di lezione dopo le vacanze pasquali, e mi sento finalmente carica e serena. Non appena arrivata mi hanno guardata tutti come se fossi una superstite di guerra, ma nessuno mi ha fatto domande, apparte Valentina, a cui ho fatto qualche rivelazione sotto voce.

<<Che porco quel Tiziano!>> ha commentato lei a caldo.

Eh sì, per fortuna sono state liberate anche altre ragazze che lui aveva venduto: incredibile quante cose brutte accadano sotto i nostri occhi ogni giorno, e di come se ne parli così poco.

La lezione di Don Luigi parla della castità. Di come sia cambiato il suo concetto negli ultimi anni. Ovviamente lui è molto tradizionalista e la pensa come mia madre, per dirla tutta.

Appunto anche le sue opinioni personali. Serve sempre, per un esame...

Quando la lezione volge al termine , stiamo per sposarci nell'aula di latino ma improvvisamente il telefono squilla. Ahi, mi sono dimenticata di mettere il silenzioso.

E' Natalie.

<<Pronto?>>

Ha la voce agitata, di chi ti deve dare brutte notizie. Una voce che ho sentito un po' troppo spesso negli ultimi mesi.

<<Sergio è in ospedale!>>

<<Oh Gesù, ora in carcere, ora in ospedale, ma quando mi farà stare tranquilla quel ragazzo?>> sospiro << ma cosa è successo?>>

<<Erano in macchina lui e Kary, quando un vecchio gli è arrivato addosso e...lei sta bene ma lui ha una ferita alla testa e un' emorragia all' addome... presto, fai presto!>>

<<Arrivo!>> riaggancio il cellulare, con il cuore che mi batte all'impazzata per l'agitazione.

<<Ci sono problemi?>> mi chiede Don Luigi. Siamo rimasti solo io e lui, in aula.

<<Un amico è in ospedale, devo scappare>> gli rispondo.

<<E'un po' lontano da qui>> mi fa notare, e poi propone << se vuoi ti posso accompagnare>>.

In effetti uno strappo mi andrebbe proprio comodo . E poi infondo è un prete, cosa potrebbe farmi?

Usciamo dall'aula ed entriamo nella sua bmw. Però, niente male per un uomo di chiesa.

Abbiamo appena svoltato l'angolo quando lui mi dice:

<<Ho visto i tuoi film, siete molto bravi tu e il tuo ragazzo>>

Come? Cosa? Il mio professore ha visto i miei film hard? Un prete??

Indecisa su cosa rispondere, balbetto fino a che dalle mie parole non esce un timido grazie.

Mi sento improvvisamente nervosa. Che sia stata un' ingenua a fidarmi di lui? Dopo l'esperienza di Tiziano , avrei dovuto capire che non devo fidarmi di nessuno. Stringo i pugni.

<<Stai tranquilla, Silvia. Non ti farò del male>>.

Don Luigi prende la strada per l'ospedale, il che mi rassicura. Perlomeno siamo sulla via giusta e non mi ha dato una botta in testa. Quest'ultimo pensiero e questa strada mi ricordano Tina. Fortunatamente l'ho sentita stamattina.

<<Ma quindi ti sei trasferita da Sergio?>>

<<No , sai che non approvo la convivenza, e poi devo comunque pagare l'affitto della casa. Tu stai bene piuttosto?>>

Mamma mi sono innamorata di un pornostar !Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora