Un mese e mezzo dopo
E' il 2 Giugno, ed è il mio compleanno. Sono ritornata in Puglia . C'è tanta gente, al lido sulla spiaggia. Il dj ha messo tutte le musiche del momento e la gente balla, filtra. Mia madre ha accettato di mandarmi qui perché c'è Cristina.
So che starete pensando che si stia dando da fare con i ragazzi: niente di più sbagliato. E' incollata al cellulare a parlare con Jamal. I due fanno ormai coppia fissa. Hanno la relazione aperta, come si suol dire. Ma a Cristina va bene così. Andranno a convivere. Mentre Gabri conviverà con Delia, che per il momento non ha intenzione di scopare altri ragazzi al di fuori di lui. Hanno iniziato a lavorare entrambi per un altro regista.
E io rimarrò da sola, in quella casa vuota.
Mi sento spenta, vuota. E' passato più di un mese e e credevo che sarei stata meglio, ma non è così. Ogni giorno mi pesa la sua assenza. Ero convinta che si sarebbe rifatto sentire, ma così non è stato.
L'ultimo giorno di lezioni Don Luigi mi ha vista piangere. Il test del dna ha dimostrato che è Sergio è davvero suo figlio. In pratica, ho quello che sarebbe mio suocero come professore, se Sergio e io non ci fossimo lasciati.
<<E' per Sergio, vero?>> mi ha chiesto.
Ho annuito tra i singhiozzi.
<<Ho sbagliato tutto. Desidero farmi suora. Ci ho pensato molto, ed è quello che Dio vuole da me. Altrimenti avrei trovato la persona giusta>>.
<<Avrai tempo per trovare la persona giusta, Silvia. Ma non prendere strade che non sono tue. Dio vuole che le sue figlie si facciano suore perché lo amano, e non perché sono rimaste sole. Credimi, so quello che dico>> mi ha risposto, con l'aria di chi se ne intende bene.
Credo che lui e Anele siano tornati insieme. Forse si spoglierà, forse no, chi lo sa. Certo è che anche una donna di mezz'età e un prete hanno una vita amorosa migliore della mia.
Sono immersa nei miei pensieri quando un ragazzo si avvicina a me. E' alto, biondo, con gli occhi scuri e la pelle abbronzata. L'esatto opposto di Sergio.
Mi chiede nell'orecchio se ho voglia di ballare. Tina mi lancia uno sguardo di incoraggiamento.
''perché no?''' mi dico .
Accetto l'invito, lui mi trascina sulla pista. Mette le mani sui miei fianchi, si muove abbastanza bene.
Ma non quanto Sergio.
Mi dice di chiamarsi Marco e di stare in marina. Poi che sono bellissima. Ha l'accento del nord, forse è uno dei tanti con i genitori originari di qui che ogni estate viene a trovare i nonni. Uno di quelli che non si sente a casa sua da nessuna parte.
Lo guardo bene. Indossa una camicia bianca attillata e pantaloni grigi stretti. Ha oggettivamente un bel fisico.
Biondo, militare, alto, aitante bello, perché no? Una bella scopata il giorno del mio ventunesimo compleanno ci sta. Tina sembra leggermi nel pensiero e mi fa gesti di approvazione con i pollici alzati.
Mi alzo sulle punte e gli sussurro nell' orecchio:
<<Usciamo fuori?>>
Il suo collo è percorso da un brivido.
<<Va bene>> mi sussurra.
Mi prende per mano e mi conduce fuori dal lido, nella sua macchina , una fiat parcheggiata a pochi metri di distanza, vicino a un muretto. Apre la portella e io mi infilo subito sui sedili posteriori. Mi tolgo la salopette verde attillata e le zeppe. In un attimo lui è sopra di me, si sfila i pantaloni e inizia a baciarmi. Per un secondo vedo il volto di Sergio, mi sembra di tradirlo e mi salgono le lacrime agli occhi. Marco sembra non accorgersene, mi prende la mano e la sposta sul suo pene in erezione. Sorride compiaciuto. Io glielo esco fuori dalle mutande e inizio a muoverlo. E di lunghezza media,' secco e ruvido . Chiudo gli occhi, mentre lui mi infila una mano tra le gambe. Ma non mi piace. La sento come una presenza fastidiosa dentro di me, un corpo estraneo di cui liberarmi. Gli sposto le dita, lascio la presa del mio pene.
Lui mi guarda confuso.
<<Scusami, non ce la faccio. Non sono quel tipo di ragazza>>
Sul volto di Marco si dipinge un' evidente delusione.
<<Amo un'altra persona, e senza amore per me non c'è sesso>>.
Mi rivesto e mi rimetto le scarpe, poi esco dalla macchina. Ma non torno al lido. Guardo la spiaggia deserta davanti a me. C'è un altro lido, completamente desolato.
Scendo gli scalini al buio, poi mi tolgo nuovamente le scarpe e le lascio sulla sabbia insieme alla porchette. Mi lancio verso il mare, senza pensarci. Mia madre mi ammazzerebbe.
L'acqua è calda e nera, la luna piena fa brillare le leggere onde. Chiudo gli occhi e immagino di essere una sirena. Sarebbe bello, entrare in un nuovo mondo, lasciarsi tutto alle spalle. Faccio una nuotata sott'acqua , poi decido che è il momento di tornare perché Tina potrebbe agitarsi.
Non appena sono sulla spiaggia, sento in lontananza uno squillo. Il mio cuore batte. Da due mesi ormai, ogni volta che squilla il telefono, spero che sia lui, ma non lo è mai.
Vado verso la porchette e prendo lo smarthpone.
Invece no, stavolta è proprio lui.
''Buon compleanno ''
''Grazie'' digito.
Sta scrivendo....
''Mi manchi''.
Rimango a bocca aperta. Erano le parole che aspettavo da tanto tempo
''Anche tu mi manchi. Mi va bene ciò che vuoi, torniamo insieme, non mi importa con chi vai , basta che io stia con te'' scrivo, ma poi cancello il messaggio.
Non gli rispondo. Non se lo merita. Ho una dignità.
A volte darei chissà cosa per vederlo anche da lontano, alte volte vorrei mettere una firma per non vederlo mai più. Per fortuna Roma non è Coriglia. Ed eviterò di passare dai posti che frequenta.
Tra qualche giorno dovrò tornare lì.
C'è il concerto di Ermal. Quello a cui saremmo dovuti andare insieme, e dove invece andrò con Tina.
Non appena la penso il cellulare inizia a squillare. E' lei.
<<Sto arrivando>> rispondo
<<Era ora, il tipo è tornato e tu no, mi hai fatta preoccupare! Ma dove sei?>>
<<Sono andata a farmi un bagno>>
<<Un bagno? Da sola? Di notte? Tu si pacc!>>
<<E' il mio regalo per il mio compleanno. Comunque arrivo, ciao>>
Do una strizzata ai capelli, mi infilo nel vestito, prendo le scarpe e la porchette in mano e salgo gli scalini , non prima di aver guardato la luna e di aver pensato che ormai è l'unica cosa che Sergio e io vediamo allo stesso modo. Chissà se in questo momento la sta guardando anche lui.
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Mamma mi sono innamorata di un pornostar !
RomansaSilvia ha 21 anni, è pugliese ma studia a Roma. Un giorno incontra Sergio, un ragazzo misterioso e bellissimo. Presto scopre che è uno stripper.... ma sarà davvero solo questo il suo segreto?