Sesto capitolo

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<< Ti sverginerà e poi ti darà un calcio in culo, andrà in giro a vantarsi e tu sarai buttata nel letto a piangere e mi dirai ''avevi ragione''>>.

L'opinione di Gabri non è stata delle migliori. Aveva spento ogni mio entusiasmo.

Uccisa in due secondi.

Tina non è stata dello stesso avviso. Ed era solo grazie a lei che mi sto truccando e pettinando, pronta ad uscire con lui. Mi sono messa un jeans blu e le zeppe nere, sopra una maglia arancione a pois rossi. Voglio piacergli, ma al tempo stesso dimostrare di avere personalità, che non sto ai suoi piedi. La minigonna la vedrà in estate, forse.

<<Dacci dentro>> mi fa Tina vedendomi uscire. Sento le guance diventare caldissime. Dietro di lei Gabri scuote la testa.

Scendo le scale e aspetto. Gli ho detto che deve venire lui da me.

E' il minimo, credo.

Non ho idea della macchina con cui arriverà. Non me ne è mai importato molto delle macchine dei ragazzi, sinceramente. Tina conosce tutti i tipi, io a malapena so distinguere una fiat da una punto.

Non appena sono giù squillo giù vedo una macchina parcheggiata. E' nera, lunga. Non troppo elegante ma nemmeno troppo povera. E' bella. Immagino che sia la sua. Ma mi guardo intorno e di lui non c'è traccia.

Improvvisamente aguzzo la vista e lo vedo. Vicino al supermercato, che parla con una ragazza.

Delia.

Ancora lei.

Improvvisamente lui si gira verso di me. Deve notare che ho l'aria parecchio imbronciata, perchè sgrana gli occhi e sembra quasi avere un sussulto. La saluta con un bacio sulla guancia e lei se ne va via.

Lo vedo dirigersi verso di me. Indossa una giacca nera e un pantalone grigio con le scarpe grigie, un pò alte.

( stronzo, come se lui non fosse alto abbastanza, per fortuna ho le zeppe)

Ha la sua solita faccia di bronzo mentre si avvicina a me sorridente, con le mani in tasca.

<<Ciao>> mi dice salutandomi con un bacio sulla guancia.

<<Ciao. Perchè lei è sempre appiccicata a te?>> gli chiedo.

Lui si stacca da me e sgrana gli occhi

<<L'ho trovata per caso >> mi risponde. Improvvisamente mi sento stupida. Perchè faccio la gelosa? Non è nemmeno il mio ragazzo, infondo. E poi devo dare l'idea che di lui non me ne frega niente, no?

Mi aspetto che mi chieda ''dove andiamo?'' invece mi è subito chiaro che lui sa perfettamente dove vuole andare. Questo lo intuii la prima volta che uscimmo. Non è una persona che è abituata a chiedere.

<<Ho visto che c'è un mc donald da queste parti>> mi dice.

<<Sì, esatto>> confermo.

Per un attimo sono tentata di dirgli che ho già mangiato, e forse farei bene, ma non voglio farlo rimanere male. E poi non c'è molto da fare, a Centocelle.

Camminiamo lungo il viale che porta al McDonald. C'è poca gente, d'altronde è marzo, e molti si sono ridotti all'ultimo minuto per dare gli esami. Io da brava secchiona li ho già dati tutti agli inizi di febbraio.

Entriamo al mc donald e prenotiamo il menù dallo schermo. La trovo una cosa un pò triste, ma dicono che sia per velocizzare le cose.

Ci sediamo. Non penso che attenderemo molto, ma in questo momento il cibo è l'ultima cosa che mi viene in mente. Ce l'ho di fronte, il suo sguardo è magnetico, dolce ma allo stesso tempo indecifrabile. Ha quel sorriso perennnemente irriverente, che mi fa innervosire ma al tempo stesso mi scioglie.

Mamma mi sono innamorata di un pornostar !Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora