Trentanovesimo capitolo

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Eccomi qui. Pronta per indossare per l'ultima, definitiva volta il mio abito da sposa. Nonostante i vani sforzi di stare a dieta, sono leggermene arrotondata, ma mi calza comunque a pennello. E' quello che ho sempre sognato: a sirenetta, con i guanti lunghi e un velo lunghissimo. Posso permettermelo, perché in fin dei conti anche se non sono arrivata vergine al matrimonio, sono stata comunque con mio marito.

Guardandomi nello specchio della stanza dei miei genitori, quasi non mi riconosco. Non mi sono mai vista così bella. Il trucco che ha realizzato Pamela è perfetto. Sa fare tutto, questa donna. I miei occhi marroni, che non mi sono mai piaciuti più di tanto, sembrano essere splendenti, o forse è merito della mia felicità. E' riuscita a coprirmi anche perfettamente le occhiaie. Non ho dormito tutta la notte per l'emozione.

<<Ora rimangono da sistemare i capelli>> dice Pamela. Accanto a lei, mia madre trema dall'emozione. Sembrano le due fatine della principessa Aurora: Pamela vestita di blu, mia madre di rosso.

<<E' presto per piangere>> scherzo io. Mia madre sorride.

<<Posso aiutare io, se serve. Conosco bene la chioma di mia figlia >>.

Pamela fa spazio a mia madre e prende una sedia. Io mi ci appoggio, facendo bene attenzione a non sgualcire il vestito:

<<Non posso credere che questo giorno sia arrivato. Mi sembra ieri che sposai tuo padre>> mi dice, maneggiando la mia chioma che per l'occasione è perfettamente liscia.

Già, mio padre. Avrebbe mai immaginato che la sua adorata figlioletta si sarebbe sposata a ventuno anni? Non credo. Apprensivo com'era, avrebbe voluto vedermi fidanzata il più tardi possibile. Penso, che se ci fosse stato lui, forse non avrei fatto quei film. Forse sarebbe stato tutto diverso, o forse no. Comunque la sua mancanza la sento. Non mi accompagnerà all'altare oggi, e questo mi dispiace.

<<Ricordati una cosa>>

<<Cosa, mamma?>>

<<Ricordati che comunque vada, resterai sempre mia figlia. Di Sergio, mi fido, ma se un giorno dovesse impazzire, andrei a prenderlo in capo al mondo.>>.

L'acconciatura è terminata. Un chignon alto e sofisticato.

La abbraccio forte:

<<Non ce ne sarà bisogno>> sussurro.

<<Andiamo ora>> ci incita Riccardo, facendo capolino dalla porta. Indossa uno smoking elegantissimo e dietro di lui la sua fidanzata un abito verde chiaro. Rimangono entrambi a bocca aperta non appena mi vedono. Io scoppio a ridere.

<<Ehi!>> esclama Pamela << i maschi non dovrebbero entrare>>

<<Sono il cugino, mica lo sposo! E la porterò io all'altare. Sei meravigliosa, Silvia>>.

Mi alzo dalla sedia e infilo il mio braccio sotto il suo.

Guardo dalla finestra. Il tempo fuori è perfetto, c'è il sole ma non c'è l'afa. Sergio non poteva scegliere giorno migliore. Inspiro forte.

<<Andiamo>>

Non appena apro la porta, sono travolta da una folla di applausi. Tutto il vicinato si è radunato per vedermi.

<<Sei bellissima, Silvia!>> urlano tutti in coro.

<<Grazie, grazie a tutti!>> esclamo, lanciando un bacio a tutti.

La carrozza è di fronte a noi. Il cocchiere ci saluta con uno zelante ''buongiorno'', Riccardo apre la portiera e con un cenno galante ci invita a entrare. Prima io, poi mia madre, Pamela e Sonia. Per fortuna la carrozza è abbastanza larga, quindi non ci sono problemi. Anche questo è merito di Pamela. Le ho detto che per il mio matrimonio volevo essere una vera principessa, e non ci sono stati problemi.

Mamma mi sono innamorata di un pornostar !Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora