Ventesimo capitolo

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Mi sistemo la parrucca azzurra. Si impiglia nella mascherina e mi dà un fastidio tremendo. Mi sento davvero ridicola, anche se Tina mi ha detto che sarei stata bene. Oggi non è potuta venire sul set. Ha un leggero raffreddore, forse l'altra sera in discoteca ha preso troppo freddo.

<<Ormai ho ventun anni, non ho più gli anticorpi di una volta>> ha detto, e poi ha aggiunto << non faccio più neanche colpo come una volta>>.

<<Perchè dici così?>> le ho chiesto.

<<Jamal non mi ha baciata>>

<<Potevi baciarlo tu, no? Non è da te aspettare>> le ho risposto.

<<Ma con lui è diverso. Io lo amo. Non voglio rischiare>> ha detto.

<<Addirittura!>> ho esclamato.

<<Sì, Silvia, sì...da quando l'ho visto...non mangio più, non dormo più..ah, come soffre il mio cuoricino...>>

Nel ricordare questa frase trattengo a fatica una risata guardando Jamal, che si da da fare con le apparecchiature. Sembra un ragazzo così tranquillo, serio.

<<Veramente oggi ti sei strafogata la carbonara e ieri notte ronfavi a tutto spiano. Comunque dai, appena ti passa il raffreddore riparti alla carica, non puoi non piacegli>>.

<<Speriamo>> ha borbottato lei.

Fatto sta che ora c'è solo Gabri a darmi forza. Dietro di lui, Delia. Mi ha dato dei consigli, ma non mi sento molto tranquilla. Oltretutto, non mi ha fatto piacere ricordare che lo ha preso dal mio ragazzo. Anche Tina mi ha dato qualche suggerimento.

<<Non fa male, solo un pò di bruciore quando fai la cacca...ma dopo è amore assicurato!>> ha ironizzato.

Eh sì, oggi è la mia prima scena di sesso anale. Non l'ho mai fatto. Non mi sono mai neanche masturbata, lì. Sergio ha anche avuto il coraggio di prendermi dei dilatatori anali, con la scusa che lui aveva le ragadi. Volevo sprofondare.

<<Un giorno chiedo un test di gravidanza. Voglio vedere che faccia fa il farmacista. Secondo me pensa che sei minorenne>>

<<Ma non fare lo scemo>> ho detto.

Risultato? Il mio ano si è un pò allargato, ma non così tanto da sentirmi sicura.

Giocherello nervosamente con le piume del mio perizoma, l'unica cosa che indosso sotto il vestito luccicante e trasparente. Non credo di avere un bel culo, non ho mai fatto uno squat in vita mia, ma piace al mio ragazzo. E a quelli che ci seguono, ma a volte penso che per loro potrei anche essere una cessa, andrei bene comunque. Come disse Adriana Lima:

'' A volte mi sento sexy, ma poi mi ricordo che agli uomini vanno bene anche i bidoni dell'umido''.

Beh, sicuramente non sono tutti così. Sergio no. Spero. E a me interessa piacere solo a lui.

L'altro giorno siamo andati a ritirare insieme i soldi in banca. Così tanti che non ne avevo mai avuti in mano. Ancora non so come li giustificherò a mia madre. E' questo l'unico motivo per cui dò in pasto la mia intimità alla rete. Anche se una piccola parte di me lo trova eccitante.

Con quei soldi però per un secondo mi è balenata l'idea di una vacanza, anche se però ci ho ripensato subito. Ho chiesto comunque a Sergio quale fosse il suo posto preferito.

<<Non lo so, ci devo pensare>> mi ha risposto.

Non credo che vorrebbe andare in America, dove vive suo fratello Alessio. Ma forse nemmeno in Africa. Sarà originario di lì? Oppure del Sud America. Sicuramente sua madre non era italiana, o suo padre. Chissà chi sono, chissà perchè lo hanno abbandonato. Ma forse, è andata meglio così.

Le luci si accendono. Mi sento eccitata come sempre, ma questa volta di più. Sento la voce di Tiziano dire ''ciak, azione!''.

Ho evitato il suo sguardo libidinoso per tutto il tempo. Mi interessa solo quello di Sergio. Ed eccolo che arriva , vestito da Pinocchio. Il capello gli ricade sui riccioli, la salopette si apre proprio in quel punto lì. Mi avvicino a lui agitando la bacchetta e recito a memoria le battute:

<<Oh Pinocchio, bimbo cattivo! Sei andato a scuola?>>.

Sergio mi squadra da capo a piedi. Sento le vene nel collo che pulsano, di già.

<<Sì, fata madrina!>>

Il suo pene si alza. Mi fingo stupita e scandalizzata, mentre lui lo scopre. I miei occhi incontrano il suo sguardo. Mi domando sempre come facciamo a rimanere seri.

<<Bambino cattivo!>>

Gli colpisco l'erezione con la bacchetta.

Lui si infuria.

A quel punto Gabri gli porge la vaselina a Sergio e lui la spalma, ma questo nel video non si vedrà. Si vedrà solo quando lui mi prenderà.

Nel giro di un attimo lui mi afferra e mi gira. Ahi, e meno male che avevi promesso di non farmi male! Mi stringe i polsi. Ansima, le sue dita percorrono il mio ventre sino a giungere ai capezzoli e pizzicarli. Poi scende di nuovo, passa le dita lungo l'elastico del perizoma e poi le infila sotto, accarezzandomi prima il clitoride e poi infilandomi un dito nell'ano. Urlo. Tira la stoffa della biancheria e me la strappa. Toglie il dito, la sua lingua fa su e giù tra le mie chiappe. Avevo un pò paura dei cattivi odori, ma adesso la paura è scomparsa. Chiudo gli occhi, non sento alcun rumore oltre al suo respiro, solo quello dell'erba fresca e della vaselina. Lui si i inarca premendomi contro la sua erezione.

Ci siamo.

Sento il suo pene nel mio ano. Scivola delicatamente. Mi afferra per i fianchi e inizia muoversi. Fa un pò male, ma non molto di più della mia prima volta. E' molto, molto meglio di quello che mi aspettassi. Mi regala un piacere immenso. Sento che mi sto bagnando, e lo vorrei anche lì, disperatamente. Gemo forte,a bocca aperta, e lui inspira disperatamente.

Il mio piacere si concentra tutto lì. E' così stretto, così bello. Sento un leggero bruciore , ma sento anche che sto per venire. E anche lui. Sento il rumore dello sperma che sta per arrivare, come quando agiti una bottiglietta e sai che stappando il tappo esploderà.

A quel punto lui si avvicina al mio orecchio e mi sussurra una cosa, così piano che sono sicura di sentirla solo io.

<<Il mio posto preferito è dentro di te, da qualsiasi parte entri>>.

E aquel punto scoppiamo. Insieme, come due bottigliette.



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