<<Allora chi è quella Kary??>>
La mia voce trema, sono visibilmente nervosa e agitata anche se cerco di mantenere la calma. Infondo dovrebbe importarmi solo che stia bene, giusto? Eppure non riesco a dimenticare che si trovasse in macchina con una perfetta sconosciuta che per giunta non mi sembrava affatto una santerellina.
<<Immaginavo che me lo avresti chiesto>>
Rimane per un attimo in silenzio, i suoi occhi socchiusi sono carichi di dispiacere. Credo di sapere già cosa stia per dirmi, invece no, non lo so affatto.
<<Kary è un'attrice hard che ho conosciuto l'estate scorsa. Stamattina mi ha chiamato e mi ha detto di essere arrivata a Roma da Tokio e di andare a prenderla in aeroporto>>
<<Quindi l'hai solo accompagnata a casa?>> mi sforzo di non piangere, ma non ci riesco. Perché dovrei piangere giusto? Lui ama me e nessun altra, no?
Sergio inarca le sopracciglia e sospira:
<<Mi dispiace Silvia....>>
Lancio un urlo. Penso che potrei prenderlo a pugni davvero, dargli il colpo di grazia finale, ma non ci riesco.
<<Che cazzo hai fatto? Perché?>>
<<Ascolta, io ci ho provato. Ma non è nella mia natura. Non è nella natura di nessun uomo>>
<<Ma cosa stai dicendo? Senti, forse stai vaneggiando, sicuramente è per la botta in testa, sei sconvolto per la scoperta di oggi....hai bisogno di riposo, domani ci ripenserai...>>
Sergio sospira di nuovo:
<<Non ho bisogno di pensarci, è da troppo tempo che volevo dirtelo...>>
Quelle parole mi feriscono come un pugno nello stomaco:
<<Quante cose dovevi dirmi e non mi hai detto Sergio eh? Quanti segreti hai? Quanti scheletri nell'armadio? Basta!>>
Sergio abbassa lo sguardo. Sa di avere torto, sa che sbaglia. Ma allora perché è così?
<<Ho imparato ad avere dentro di me tanti segreti. So che non è un bene, ma non riesco ad aprirmi. Ho imparato che nella vita puoi conoscere anche la persona che ti sembra la più fantastica dell'universo, ma quella persona per te sotto un camion non si butterà mai. Tranne se non è tuo padre, tua madre, tua sorella e tuo fratello. E forse nemmeno>>
Leggo nei suoi occhi l'amarezza per la sua infanzia difficile e il suo rapporto con Alessio. Ma questa volta non mi lascerò commuovere.
<<Tu mi hai sempre detto che per te erano solo colleghe>> balbetto << ma come dici tu ''il pisello è per tutte il mio cuore è per una''? Giusto?>>
L'idea che abbia visto una donna fuori da un set per me è intollerabile. L'idea che facesse sesso per lavoro, diciamo,in qualche modo mi proteggeva dal concetto di essere stata tradita.
<<L'uomo per natura è poligamo. La società gli ha imposto di avere una sola donna, ma è contro natura. E se un uomo non tradisce la sua donna, forse, è perché in realtà è un cesso che non guarda nessuna , altrimenti non si farebbe problemi, perché il sogno di un uomo è quello di avere tante donne . Ma io non sono un cesso, purtroppo>>
Non riesco a credere alle mie orecchie. Se prima mi ha dato un pugno nello stomaco, ora sento di aver avuto una coltellata.
<<Non è così...Dio ha detto non separi l'uomo ciò che Dio ha unito...lui ha creato l'uomo e la donna per stare insieme, per costruirsi una famiglia, non per avere una condotta sessuale promiscua>>
<<Dio parla a seconda della sua collocazione, Silvia. In India ad esempio questi problemi non ci sono, perché gli uomini mussulmani possono sposare tutte le donne che vogliono. Il padre di Jamal ne aveva quattro. Jamal ci è stato veramente , a letto con la sua sorellastra. E durante l'amplesso le disse ''complimenti, scopi meglio di tua madre!'' e lei rispose '' lo so, me lo dice sempre anche papà!''>>
Sergio abbozza un sorriso, ma io glielo spengo immediatamente.
<<Fai anche ironia adesso? Che vuoi farmi cambiare religione? O che sei favorevole all'incesto?>>
A quel punto anche il suo volto diventa serio.
<<Non voglio dirti nulla di questo>>
<<Allora mi stai lasciando?>>
<<No, non ti sto lasciando. Non potrei mai lasciarti andare. Ma so di non poter rinunciare al sesso con altre donne. Ti propongo di avere una relazione aperta>>
<<Una relazione aperta? Quindi anche io potrei andare con altri uomini, in teoria?>>
Il viso di Sergio si contorce leggermente.
<<L'idea non mi piace, ma devo essere coerente e onesto. Se posso farlo anche io, puoi farlo anche tu. Basta che non lo sappia>>
Non voglio neanche rispondere. La delusione è talmente forte che non so cosa dire. Ha le flebo attaccate, la pelle pallida, ma ha la forza di dirmi certe cose. La forza di chi in un secondo ha capito che la vita è una e bisogna essere sinceri.
Mi domando fino a che punto ne sia valsa la pena. Di perdere tutti i miei valori e i miei principi per lui, la mia verginità, di litigare con mia madre. Di rischiare di essere rapita e finire in un traffico sessuale. E ora questo. No, basta. Devo ritrovare me stessa. Vorrei rispondergli che l'unica cosa aperta che vedrà e il suo cervello, ma voglio uscirne in grande stile. Mi calmo, controllo il respiro, le lacrime smettono di scendere.
<<Ti auguro di trovare una ragazza che condivide le tue idee, ma quella ragazza non sono io. Buona vita>>
Lui non dice nulla, non piange, non tenta di fermarmi, niente. Continuerà a vivere lo stesso senza di me. Io sopravvivrò senza di lui.
Mentre esco correndo dalla porta sbatto contro Natalie. I suoi occhioni scuri mi fissano con disappunto. Dietro di lei ci sono i suoi genitori e i genitori biologici di Sergio. Accenno un saluto e poi scappo verso l'ascensore.
E sì, avrei tanto voluto dirgli che io per lui sotto un camion mi sarei buttata, altrochè.
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Mamma mi sono innamorata di un pornostar !
RomanceSilvia ha 21 anni, è pugliese ma studia a Roma. Un giorno incontra Sergio, un ragazzo misterioso e bellissimo. Presto scopre che è uno stripper.... ma sarà davvero solo questo il suo segreto?