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✼ •• ┈ Date me ┈ •• ✼



Come se le parole di Jungkook avessero potuto lasciare spazio ad eventuali dubbi sulla sua determinazione nel mostrare il suo lato migliore, così Taehyung era arrivato alla ferma conclusione che, molto spesso, nella vita si veniva messi di fronte a situazioni di cui non si poteva prevedere né l'inizio né tantomeno come si sarebbe arrivati a fine giornata senza inciampare casualmente nel cosmo. 

Poteva fieramente ammettere di essere riuscito ad imbarazzare se stesso anche in situazioni apparentemente innocue, di essere riuscito a trarre il peggio da una situazione che – almeno apparentemente – era troppo innocua per averne, e poteva pavoneggiarsi davanti agli eroi più sfigati del suo tempo di essere di gran lunga migliore nell'incasinarsi la vita solamente rivolgendo un'occhiata verso l'ingresso della caffetteria. 

La sfida delle ultime settimane, infatti, non era altro che sopravvivere al subbuglio interiore che gli scatenava lo sguardo di Jungkook intento ad osservarlo seduto a pochi metri da lui, con il suo caffè speciale tra le mani ed un ghigno sottile ad incurvargli le labbra strette alla cannuccia. Era sicuramente impegnativo non scambiare accidentalmente il brillantante con i cristalli di zucchero alla costernante realizzazione che Jungkook fosse in grado di riempire la sua giornata pur non facendo esattamente niente che non fosse spostarsi di tanto in tanto i capelli dalla fronte oppure lasciare dondolare la gamba accavallata ad un ritmo molleggiante e leggero. 

A Taehyung risultava estremamente complicato riuscire a non mostrare troppo palesemente l'impazienza di avvicinarsi al piccolo tavolino a ridosso della vetrina solo per sentirsi invitare al tavolo al fine di ascoltare Jungkook raccontargli semplicemente della sua giornata e, ovviamente, era tremendamente faticoso smorzare la diffidenza di Yoongi nei confronti di suddetto nuovo cliente del Cozy Caffeine e convincerlo che il lassativo nel caffè non era la soluzione ottimale ai loro dissapori.  

Le prime apparizioni di Jungkook avevano indubbiamente sorpreso entrambi ma, mentre per Taehyung era arduo riuscire ad ignorare la consistenza gelatinosa delle sue gambe alla vista di quelle di Jungkook, Yoongi sembrava riuscire a tollerare la presenza di colui il quale lo stava corteggiando – corteggiando, non semplicemente conoscendo – solo se suddetto uomo nato solamente per procurargli scompensi cardiaci di varia natura era accompagnato da una sorta di folletto saltellante e raggiante dai capelli arancioni ed occhi gioiosamente luminosi. 

Taehyung aveva scoperto la resilienza del muscolo cardiaco di non cedere agli infarti multipli provocati dall'entrata scenica della cotta più colossale della sua esistenza solo perché, a quanto sembrava, era ancora vivo e in perfette – o quasi – condizioni emotive. Jungkook aveva la straordinaria capacità di rendere la sua giornata lavorativa quasi piacevole – dopo un turno di lavoro massacrante come quello concluso, solo un aitante e gloriosamente scolpito essere umano poteva fornirgli la sicurezza necessaria ad affermare con tranquillità disarmante di essere pronto ad affrontare un esercito di gattini in tutina colorata senza sentire il proprio cuore tremare violentemente e spiccare il volo insieme alla sua anima. 

Vedere Jungkook così determinato nel mostrargli le sue intenzioni, vederlo parlare casualmente di ciò che comprendeva la sua vita e sentirlo rivolgergli quesiti circa i suoi pensieri su una possibile pubblicità che stava progettando – come se lui fosse in grado di fare qualcosa di diverso dall'ammirare la sensualità del suo interlocutore palese perfino mentre illustrava i suoi bozzetti – lo aveva fatto sentire parte integrante della sua vita e, perché no, anche un po' importante.

Meet Me Again [TaeKook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora