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✼ •• ┈ Lush rushes, love waits ┈ •• ✼


Intirizzito dalla posizione scomoda assunta almeno tre ore prima, Taehyung si stiracchiò sonoramente issando le braccia verso il cielo. Uno sbadiglio misto ad un grugnito stanco scivolò dalle sue labbra corrucciate mentre muoveva circolarmente il collo e con ancora addosso il peso della giornata appena trascorsa, si mise seduto facendo appello a tutta la forza rimastagli in corpo. 

Borbottò a mezza voce una sbuffata imprecazione contro la vecchiaia precoce che stava minando le sue articolazioni, mollò la presa sul plaid a pois che gli aveva tenuto compagnia dal momento stesso in cui aveva annunciato la sua sconfitta contro il mondo intero e la sua resa verso la dolce e sublime sensazione di non fare nulla. 

Taehyung si massaggiò la nuca e ciabattò distrattamente verso l'angolo cucina, spalancò lo sportello del frigorifero guardandone il contenuto con fare meditativo ed un broncio sempre più sporgente gli increspò il labbro inferiore, corrucciando l'espressione già distrutta dalla vita. Maledì internamente il freddo anomalo di quella sera mentre il brivido gelato gli scivolava lungo la nuca attanagliandogli le viscere in una morsa che solo una cioccolata calda avrebbe potuto sciogliere.

Mugugnante, afferrò il cartone del latte e frugò nel cassetto delle pentole da cui tirò fuori un piccolo scaldalatte muccato – l'ultimo acquisto di cui era stato così fiero da aver sentito il bisogno primordiale di condividerne la gioia non soltanto con Yoongi, ma anche con sua madre e Namjoon – e, infatti, sul volto apparve un sorrisetto tanto compiaciuto e soddisfatto da fargli dimenticare quanto la temperatura della stanza fosse simile a quella del suo frigorifero. 

Si spostò verso i fornelli con una nuova determinazione a fiammeggiargli dentro, ignorò il cigolio di protesta dello stipetto consunto e lasciò vagare lo sguardo lungo la piccola credenza fino a che gli occhi non si posarono sulla confezione maxi di cacao in polvere, sul contenitore dello zucchero e sull'amido di mais che erano, insieme al caffè, gli ingredienti che non potevano mancare nella credenza di nessuno poiché essenziali al fine di condurre una vita felice.

Dispose gli ingredienti sul bancone, lo stridio degli utensili in cucina lo assordò ma, noncurante del fracasso, continuò a frugare alla ricerca delle ciotole e fruste necessarie per rendere il suo comfort drink per eccellenza impeccabile e di conforto per davvero; sorrise trionfale nel trovare anche qualche stecca di cioccolato fondente giacere fintamente abbandonata nel cassetto delle merendine e ne staccò un cubetto per saggiarne il gusto. 

Assaggiare faceva parte del procedimento, no?

Nonostante il tè fosse il suo primo amore mai tramontato,  nel corso del tempo anche la cioccolata calda aveva iniziato a fare parte della sua vita in modo sempre più consistente; da semplice rimedio fraterno di Yoongi per allontanare i cattivi pensieri o placare la mancanza della sua famiglia, quella bevanda si era aggiudicata un posto speciale nel suo cuore, soprattutto durante le rigide serate invernali o, più semplicemente, durante il gelo che sembrava aver investito Seoul nonostante non fosse più propriamente inverno. 

Taehyung iniziò a canticchiare un motivetto allegro e prese a battere il piede contro il pavimento per dettarne il ritmo – brutalmente interrotto dal vibrare insistente del suo telefono posato sul comodino di fianco al letto. Non troppo sorpreso, lanciò un'occhiata all'orologio ma interruppe il suo canticchiare, volgendo poi lo sguardo alle sue spalle dove lo schermo un po' malandato del suo telefono rischiarava Mr Carota – e la sua vibrazione pari a quella di una motosega sembrava volerlo indurre ad un impatto violento con il suolo che ne avrebbe sancito l'inevitabile morte. 

Meet Me Again [TaeKook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora