02. La casetta

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Pov's Carlotta
<<allora...lei è Carlotta, ha 18 anni e viene da Roma. Ha praticato danza classica e hip hop per qualche anno, ma il suo stile principale è il moderno, il quale lo esegue da circa 13 anni, giusto?>> mi domandò.

In tutta risposta annuì.

<<si definisce una persona determinata, solare, curiosa e piena di gioia. È anche molto orgogliosa e odia le persone che: girano intorno alle cose senza andare dritte al punto, con la mentalità chiusa, false e con la doppia faccia, ed infine quelle che si buttano subito giù senza lottare per i propri sogni. Nel lungo elenco che ha fatto dei suoi difetti>> disse, per poi essere interrotta dalla mia risata alla fine, che la contagiò.

<<uno è inerente alla sua risata, perché dice che ride anche senza un motivo apparente, ed è molto contagiosa questa risata come abbiamo appena visto. Inoltre c'è anche la sincerità, a volte, secondo lei, fuori luogo>> disse leggendo la mia piccola descrizione.

<<bene allora, sei in ansia?>> chiese dopo qualche attimo di silenzio imbarazzante.

<<un pochino. Si nota tanto?>> domandai di rimando, ridendo.

<<noooo, sembra solo che tu stia per andare in guerra!>> esclamò ridendo.

<<bene>> dissi ridendo ancor di più, insieme all'intero studio.

<<dimmi quando sei pronta, okay?>> domandò quando il silenzio calò.

<<tranquilla, quando si tratta di danza sono nata pronta>> scherzai mettendomi in posa.

<<allora lei ballerà un pezzo moderno sulle note di "favorite crime" di Olivia Rodrigo. Base>> disse prima che la produzione mise la canzone da lei nominata poco fa, sulla quale avrei dovuto mostrare la mia coreografia.

Finita la mia esibizione mi andai a riprendere il microfono, il quale avevo precedentemente lasciato nella teca in plexiglas, dopodiché mi riposizionai al centro dello studio.

<<nessuno ti ha tolto la base e questo è un buon segno>> affermò.

<<non cantiamo vittoria, ancora non è detta l'ultima parola>> gli risposi scettica.

<<sei stata brava Carlotta, quindi non essere così pessimista>> mi riprese.

<<va bene, va bene>> gli risposi ridendo e alzando le mani in segno di resa.

<<allora iniziamo da Raimondo, ok?>> mi chiese, mentre io mi limitai ad annuire.

<<è brava, molto brava, ma non saprei come aiutarla, quindi banco no. Mi dispiace>>

<<grazie>> dissi solamente, cercando di tenere sotto controllo la paura di non entrare.

<<Celentano?>> domandò.

<<è bella, ha del talento e devo dire che mi piace molto, ma per il momento non mi interessa>> rispose.

<<eccallá, lo sapevo>> sussurrai abbassando lo sguardo.

MerakiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora