48. Le amicizie di Lola

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Pov's Albe
Eravamo appena rientrati in casetta e stavamo aspettando l'arrivo di Lorenzo.

<<secondo te sarà simpatico?>> domandai a Carlotta, che era seduta di fianco a me sul divano.

<<dalla faccia sembra uno tranquillo>> mi rispose, ed io annuì.

<<lo trovi...beh...ehm, carino?>> chiesi ancora.

<<perché questa domanda?>> domandò guardandomi stranita.

<<oh...ehm...boh, non lo so, cioè era una domanda così>> dissi impacciatamente, evitando il suo sguardo.

<<Albe>> mi richiamò lei, ed io mi bloccai all'istante, guardandola.

<<trovo che sia un bravo ballerino, ma nient'altro>> affermò, sorridendomi leggermente.

<<rega è arrivato>> ci avvertì Dario, dirigendosi nella stanza blu, per riferirlo anche agli altri che non erano in cucina.

Carlotta ed io ci alzammo andando a salutare il nuovo arrivato.

<<Carlotta, ma puoi chiamarmi anche Lola, ormai lo fanno tutti qui>> si presentò la ragazza, sorridendo ampiamente al ballerino e stringendogli la mano.

<<Lorenzo>> rispose ricambiando la stretta.

<<non ho un soprannome preciso con cui potresti chiamarmi, quindi magari decidi te>> continuò sorridendogli dolcemente.

<<io sono Alberto, in arte Albe. Sono il suo ragazzo>> affermai mettendo un braccio sulle spalle della castana.

<<si...ehm, vuoi una mano?>> gli chiese quest'ultima, togliendosi il mio braccio e avvicinandosi a lui.

<<no tranquilla, più che altro potresti mostrarmi la mia stanza?>> gli domandò di rimando lui.

La ballerina annuì e face come richiesto, sotto il mio sguardo geloso e ferito.

Pov's Carlotta
<<quindi sei fidanzata eh>> commentò Lorenzo, una volta arrivati nella camera gialla, nonché quella di Albe e Tommaso.

<<no, cioè non proprio>> risposi aiutandolo a mettere a posto le sue cose. 

<<che intendi?>> mi domandò fermandosi un attimo, così da guardarmi meglio.

<<beh ci stiamo frequentando da una settimana, ecco che intendo. Per tanto non siamo fidanzati a tutti gli effetti. Passiamo del tempo insieme, ci baciamo qualche volta, ci facciamo le coccole e cose così>> replicai, fermandomi anch'io.

<<lui mi è sembrato parecchio geloso>> asserì sedendosi sul suo letto e facendomi poi segno di accomodarmi accanto a lui.

Scrollai le spalle, prendendo poi posto di fianco a lui. Fin ora non mi ero mai accorta che Albe provasse qualche tipo di fastidio nel vedermi con qualcun altro.

<<tu, quando stai con lui, hai tipo le farfalle nello stomaco?>> chiese.

<<le farfalle no, ma le bollicine si>> replicai ridendo.

<<ma sono la stessa cosa>> rise di rimando lui.

<<no o almeno non per me. Le farfalle si provano quando qualcuno è tanto tanto innamorato, mentre le bollicine quando si sta bene con qualcuno>> dissi il mio parere.

<<quindi non sei innamorata>> affermò in risposta.

<<sono attratta sia mentalmente che fisicamente, forse anche un po' innamorata, ma non sono ancora pronta ad ammetterlo, perché non ne sono sicura. Inoltre è ancora presto per dirlo>> risposi.

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