70. Matti, Chri, Dario e Lola

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Pov's Carlotta
Giovedì. Che giorno di merda. Di solito non sopportavo il lunedì ma quel giovedì lì fu davvero orrendo e la settimana sarebbe andata solo a peggiorare, me lo sentivo proprio dentro, ma partiamo dall'inizio.

A svegliarmi quella mattina fu Cristiano, con il quale avrei dovuto portare una coreografia in puntata.

Mi preparai e feci colazione, sta volta con del latte e dei cereali, dato che i biscotti e le tisane le avevano finite tutte Cosmery, Nicol e Aisha.

Poi mi diressi verso gli studios affiancata dal ballerino di classico della Celentano.

Ero in sala e avevo appena concluso la lezione con Giulia Pauselli e Simone.

Cristiano e Simone erano dovuti andar via subito, dato che il primo aveva lezione con la sua insegnante e il secondo doveva andare da Dario, perciò rimanemmo solo io e la Pauselli.

<<puoi parlare oppure hai lezione, Lola?>> mi domandò lei.

<<sono pronta a spettegolare mia carissima è bellissima Giulia>> risi e lei ridacchiò, facendomi poi cenno di andarmi a sedere lì difronte a lei.

<dimmi, come va con Ale?>> mi domandò lei.

<<stiamo pian piano cercando di risolvere, anche se è abbastanza difficile dato che non riesco a togliermi le frasi di Cosmery dalla testa>> rivelai.

<<non vorrei essere indiscreta ma non ho ancora capito quali cose ti ha detto>> si espresse lei.

<<non hai visto tipo i video?>> domandai e lei scosse la testa in segno di negazione.

<<beh mi ha ripetuto più volte che Alex si stava stufando e iniziava a sentirsi claustrofobico nella nostra amicizia e altre cose così, alcune anche ben peggiori. Io poi, come una stupida, gli ho anche creduto, poiché ci stavamo allontanando sempre di più e allora boh, ci son cascata peggio di una pera cotta>> gli raccontai.

<<alcune persone sono crudeli, non si fanno scrupoli a ferire una persona pur di ottenere quel che vogliono, Lola. In molti, fuori di qui, ti vedono come la bambina della situazione solo perché dici tutto ciò che pensi come i bambini e sei anche pura e genuina come essi. Però io ti dico una cosa, anche le bambine a volte sanno essere donne e tu sei una grande donna, una di quelle che farà strada nella danza se saprai sfruttare le tue potenzialità al meglio. Diventerai un ottima ballerina e non una qualunque>> replicò la donna.

Gli sorrisi sinceramente. Avevo bisogno di sentirmi dire quelle parole, ma non perché volessi essere elogiata o altro. Semplicemente perché avevo letto alcuni dei commenti cattivi della gente fuori su di me e Giulia mi aveva motivato, davvero tanto, e gliene ero grata.

<<a te con Marci?>> chiesi cambiando agilmente discorso.

<<bene, va tutto alla grande con Marci e anche con i miei, quella discussione di cui ti ho parlato l'altro ieri si è risolta>> mi riferì.

<<sono felice per te, Giù. Ti meriti un sacco di tranquillità e felicità>> dichiarai battendo le mani felice.

Lei sorrise e mi lanciò un bacio volante, che feci finta di acchiappare e posare sulla guancia. Poi ricambiai il gesto e lei ripetette i miei precedenti movimenti.

<<su, ora vai altrimenti farai tardi>> affermò alzandosi.

<<oh si, ho lezione con Ele ora, sai?>> chiesi raccattando tutte le mie cose.

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