16. Inaspettato

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Pov's Carlotta
Il buongiorno si vede dal mattino, eppure per Flaza non sembrerebbe così.

In tre settimane è risultata l'allieva con più infrazioni, infatti è stata richiamata da Lorella per un confronto faccia a faccia.

Quando torna si siede a tavola con noi e mentre pranziamo tutti insieme ci racconta cosa si è detta con la sua maestra. Per quanto io trovassi ingiusto avere un Luigi o un Luca in sfida che facevano la loro parte, piuttosto che una Flaza che non faceva un cazzo, votai per il gioco del silenzio, infatti non parlai con nessuno.

Tutti avevano votato per simpatia e avevano salvato qualcuno che si meritava più di altri la sfida e avevano messo a rischio quelli che non se la meritavano quasi per niente.

Finito la mia porzione di cibo mi alzai e lavai il mio piatto anche se sarebbe toccato proprio alla cantante appena arrivata farlo. Dopodiché andai in stanza, preparai nuovamente il borsone con le cose che mi sarebbero servite per le lezioni pomeridiane e andai agli studios, senza salutare o guardare nessuno.

Arrivata inizia a riscaldarmi provando una delle coreografie assegnate dalla mia maestra.

Pochi minuti a seguire Giulia arrivò e dopo una piccola chiacchierata fra ragazze, dove gli raccontai un po' di quello che era successo a pranzo, provai tutti i pezzi.

Erano all'incirca le otto ed io ero ancora in sala, da sola. Giulia se ne era andata alle 5, dicendomi di esser stata più che perfetta.

Io però rimasi a provare un altro po', forse perché volevo apparire al meglio o semplicemente per non tornare in casetta e ascoltare Flaza lamentarsi in continuazione.

<<ehy>> mi salutò qualcuno alle mie spalle. Di scatto mi girai e mi ritrovai di fronte all'ultima persona alla quale io abbia mai pensato.

<<ciao>> ricambiai timidamente.

<<è tardi, non dovresti tornare a casa?>> mi domandò.

<<gli studios chiudono alle 22 perciò direi che posso restare un altra oretta, non credi?>> risposi sempre con tono timido.

<<si, però stai qui dalle 3, direi che è abbastanza, Carlotta>> mi rimproverò.

<<è solo che qui c'è un aria diversa da quella che si respira in casetta. Una mia compagna non fa altro che contestare su tutto e a me da fastidio, però non voglio litigarci, tengo a lei, e quindi preferisco restare qui piuttosto che tornare a casa>> risposi sincera, abbassando lo sguardo verso il pavimento.

<<capisco piccola Carlotta, però devi riposarti altrimenti non avrai più forze. Ti lascio un'altra mezz'ora per provare solo un altro pezzo, poi voglio vederti in casetta, altrimenti mi costringi a venirti a prendere e a portarti via con la forza>> replicò lui. Io annuì e sorrisi per l'ultima frase detta ironicamente.

Il castano ricambiò il sorriso, poi abbassò lo sguardo sul suo orologio da polso e cambiò qualcosa.

<<hai mezz'ora esatta a partire daaaa...ora!>> esclamò per poi uscire di fretta dalla stanza.

Risi. Una risata vera. Quel ragazzo mi piaceva, ma era un professionista e per quanto dolce fosse nei miei confronti, io non potevo mica provarci o peggio ancora mettermici insieme.

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