112. Crytical...

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Pov's Narratore Esterno
Maria aveva appena comunicato ai ragazzi che ad uscire quella sera sarebbe stato Crytical e ovviamente Luigi e Carlotta non l'avevano presa per niente bene.

Il primo nascondeva i suoi occhi lucidi dietro gli occhiali bianchi, che lo accompagnavano da ormai l'inizio del suo percorso ad amici.

Carlotta, invece, se ne era fregava di mostrarsi debole e era scoppiata in un pianto silenzioso, accompagnato dalla bocca aperta per lo stupore.

Lei aveva sempre considerato Checco molte spanne sopra a Nunzio e non pensava che fra i due sarebbe stato il suo migliore amico ad uscire.

Cercò di stargli molto vicino in quelli che sarebbero stati gli ultimi minuti con lui in quella casetta.

<<amore, che c'è?>> gli chiese il diciottenne, una volta soli nella camera rossa.

Lei non rispose, piuttosto si strinse nel plaid, che aveva posato sulle sue spalle precedentemente per il troppo freddo, lasciandosi sfuggire alcune lacrime, seguite da dei piccoli singhiozzi.

Il cantante la abbracciò, accarezzandole i capelli.

Pov's Carlotta
<<tu non cambiare mai, che sei stupenda, okay?>> mi sussurrò Checco.

<<e anche bravissima>> continuò, mentre io tiravo su con il naso.

<<non farmi arrabbiare Anna>> gli dissi cercando di sdrammatizzare un pochino, anche se io in primis stavo malissimo.

Lui rise leggermente, per poi stamparmi un bacio sulla fronte e poi poggiarci su la sua.

<<mi raccomando eh, rimani concentrata>> affermò, prima che io potessi coglierlo di sorpresa dandogli un bacio sul naso.

<<eh!>> aveva esclamato prendendomi in braccio a mo di koala.

Feci schioccare due volte la lingua contro il palato, facendolo scoppiare insieme a me in una fragorosa risata.

<<che scema>> commentò fra le risate, per poi rimettermi giù.

<<e comunque sei bella pure da sottona>> mi prese in giro, facendomi ridacchiare.

<<ma alla fine lo sei insieme a me, dato che sono sottone pure io, no?>> chiese lui.

<<infatti, anche se tu sei ancora più sottone di me, direi il triplo di quanto lo sia io>> sta volta fui io a prendere in giro lui, che in tutta risposta si limitò a ridere per l'ultima volta, prima di tirarmi in un altro abbraccio, cercando invano di consolarmi.

<<va bene così patata>>

<<va bene così>> ripetette.

<<non è la fine di niente>> continuò a parlare.

<<lo so e sono tanto felice per te e per le aperture dei concerti di Stash e la sua band, ma ti volevo ancora un po' qua>> risposi.

<<mi mancherai tanto>> proseguii.

<<anche tu piccina>>

E alla fine, anche se a fatica, dopo un ultimo abbraccio, lo lasciai andare via accompagnato da Luigi.

<<ci vediamo fuori Checco>> dissi stringendomi ad Alex, mentre l'allievo della Pettinelli, oramai ex, scendeva i due gradini situati all'entrata.

<<ci vediamo fuori Lola>> mi sorrise lui, sventolando poi la mano, salutando così me e i miei compagni. Dopodiché sparì dietro il portone della casetta, lasciando dentro di me un vuoto enorme.

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