SETTE: raccontami

778 36 0
                                    

Winter Soldier

Bucky aveva deciso di portare Nora in un ambiente tranquillo e lontano dalla confusione. Conosceva un posto a Long Island, abbastanza isolato e solitario. Aveva deciso che avrebbero preso due caffè freddi durante il tragitto, poi si sarebbero seduti in riva al mare e lui le avrebbe raccontato parte della sua storia (quella che si ricordava).

Nel mentre che sfrecciavano tra il traffico, Bucky non poteva fare a meno di pensare a quando si sono ritrovati sul divano e alle mani di Nora che sfioravano la sua ferita e il suo sguardo agitato e preoccupato. A peggiorare la sua situazione mentale, c'erano le sue mani che gli stringevano i fianchi e che aumentavano la pressione della presa a ogni curva.

Avevano trovato un piccolo bar al lato della strada e Nora aveva mantenuto la promessa: aveva preso i caffè e qualcosa da mangiare e aveva affidato la bustina in cartone a Bucky, che riuscì a farla arrivare in spiaggia sana e salva.

- Questa è East Beach - spiegò Bucky, aiutando Nora a scendere dalla moto, - è un posto carino -

Nora indicò la sua gonna.

- Per salire in moto ho dovuto rompere la mia gonna preferita. Spero che la storia ne valga il prezzo - disse, incrociando le braccia al petto.

- Vedrai la Russia sotto occhi diversi, quindi sì, penso ne varrà il prezzo - rispose lui, addentrandosi nella spiaggia.

Nora seguì in silenzio Bucky e si tolse la matita tra i capelli, lasciandoli liberi di scompigliarsi con il vento.

Entrambi si tolsero le scarpe e camminarono verso la riva, bagnandosi i piedi nella fredda acqua autunnale.

Bucky osservava con attenzione il mare, ragionando su cosa gli fosse saltato in mente: aveva promesso a Nora che le avrebbe raccontato la sua vita, la nascita del soldato d'inverno e si chiedeva se fosse la scelta giusta.

"Ti renderai conto che prima o poi dovrai aprirti davanti alle persone che ti sono vicine, devi imparare a fidarti" La dottoressa Raynold glielo ripeteva sempre e lui si stava davvero sforzando di fidarsi di qualcuno che non fosse sè stesso o Sam, ma si domandava se Nora fosse la persona giusta e se le interessasse aiutarlo o semplicemente stare al suo fianco.

Una parte di lui lo sperava, ma l'altra, più dura e razionale, gli suggeriva di lasciarla là e scappare con la sua moto, sicura che a Nora non fregasse niente della sua sofferenza e della sua vita.

- Bene - Nora appoggiò la sua borsa sulla sabbia, affiancandoci i tacchi e i caffè.

Camminò verso l'acqua e fece un tuffo, tornando a galla circa dieci secondi dopo.

- L'acqua è fredda - sentenziò Bucky.

- E ti fa paura l'acqua fredda, soldato d'inverno? - Nora sorrise divertita e lui scosse la testa, sedendosi sulla sabbia.

Lei lo raggiunse e prima che si potesse sedere, Bucky si tolse il giubbotto e lo sistemò affianco alla sua roba.

- Siediti là, sennò ti riempirai di sabbia - mormorò, appoggiando le mani sulla sabbia e distendendo le gambe.

Nora rimase qualche secondo in piedi e nel mentre che si strizzava i capelli, osservava con attenzione il corpo di Bucky.

Si accomodò al suo fianco e afferrò i caffè, passandogliene uno.

- Mi piace l'acqua ghiacciata -, mormorò, facendo un sorso della bevanda ormai fredda, - in Russia, al Bakjal, ci ho passato tanto tempo - Nora si zittì, cambiando espressione sul volto.

The winter lynxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora