VENTI: IL MIO TIPO

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Winter lynx

Nora si sentì la protagonista di un videogioco: era una scena a rallentatore in cui aveva pochi secondi per decidere che azione compiere.

Si rese conto di avere tre scelte:

A. lasciare che la ragazzina baciasse Bucky;

B. fermarla, con la probabilità di litigarci;

C. ucciderla, farla a pezzi e buttare i suoi resti nell'acqua.

Nora decise di lasciare libero arbitrio all'impulsività e all'alcol.

Afferrò il braccio di Jessica, impedendole di proseguire e di sfiorare anche solo con un dito Bucky.

- Vai a sederti - mormorò, stringendo la presa sul suo braccio.

- Chi ti credi di essere - Jessica urlò e cercò di divincolarsi e liberare il suo braccio.

- Credo di essere la persona che vedi davanti a te e che ti sta chiedendo gentilmente di tornare al tuo posto. Non costringermi a perdere la pazienza -, Nora fece una piccola pausa e sorrise, - e credimi, quando bevo alcol ho davvero una ridotta soglia che mi impedisce di perderla - La sua voce tendeva ad assomigliare al ringhiare di una belva affamata e infuriata.

Jessica la sfidò con lo sguardo e poi sporse il viso verso Bucky, dandogli un bacio sulle labbra.

Nora sentì il sangue ribollirle nelle vene e la ragione abbandonarla. Guidata da un raptus di rabbia, folle gelosia e orgoglio ferito, l'afferrò per le spalle e la spinse all'indietro. Jessica sbattè la schiena nell'asfalto e l'unico suono che interruppe il silenzio che si era creato, fu il rumore della sua pelle a contatto con il pavimento.

- Ora sei morta - disse, sorridendo malvagia.

Si lanciò in avanti e due mani cercarono di fermarla afferrandole le spalle. Spinse la persona dietro di lei a terra e cercò nuovamente di raggiungere Jessica.

- Ora basta -

Delle braccia si chiusero attorno alla sua pancia e la trascinarono via da là.

In pochi secondi si trovò rinchiusa nel bagno con Bucky che bloccava la porta e la guardava dall'alto verso il basso con le braccia incrociate al petto.

- Abbassati il vestito - mormorò.

- Dopo che ti fai baciare da un'altra vorresti vedermi nuda? - ringhiò lei.

Bucky alzò gli occhi al cielo e si avvicinò velocemente a lei, afferrando i lembi del vestito e abbassandolo sino a metà coscia.

- No, non volevo vederti nuda, Nora. Ti ho chiesto di sistemarti questo fottuto vestito perché non mi renderebbe particolarmente felice se tutti ti vedessero il culo -

Nora arrossì e boccheggiò, indietreggiando sino a percepire il freddo delle mattonelle del muro sulla sua schiena.

- Puoi ammettere a te stessa che non sai nemmeno tu cosa vuoi da me? Da noi? -, Bucky alzò il tono di voce e le puntò un indice contro, - prima non vuoi baciarmi e due minuti dopo stai cercando di ammazzare una ragazza che si avvicina a me -

Nora incrociò le braccia al petto.

- Non era il tuo tipo - rispose, alzando le spalle in segno di noncuranza.

- No, Nora. Tu non sai chi potrebbe o non potrebbe essere il mio tipo. L'unica caratteristica certa del mio "tipo" è che non è una persona incoerente e indecisa, che da false speranze per poi buttarti in acqua due secondi dopo, non è una persona che quando le dicono di baciarmi mi guarda quasi schifata e poi aggredisce come se fosse un animale a caccia la ragazza che ci prova con me - La voce di Bucky era racchiusa in un forte, deciso e doloroso urlo di verità e rabbia.

The winter lynxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora