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Novembre 1943

Non ci sono più diari con cui posso raccontarti il nostro passato, Nora. Ma esisterà sempre la mia memoria, i miei pensieri e l'amore.

Quella notte sei andata da lui, come tutte le successive. Gli hai portato del cioccolato, avete giocato a carte.

Lui ti ha raccontato della sua vita e tu un po' della tua, omettendo sempre chi fosse tuo padre.

Lui ti ha raccontato cosa l'Hydra facesse davvero e tu non gli hai creduto, ma hai incominciato a vedere sempre di più. Sempre più dettagli che non quadravano tra loro.

Nascosti dalle ombre del buio vi siete baciati, avete fatto l'amore (parecchie, parecchie volte), vi siete amati.

Gli dicevi sempre "se l'amore non è questo, io non ci credo più" , quando facevate l'amore e venivate insieme, subito dopo mormoravi un "l'amore è solo questione di colpi di fulmine, di fili rossi che legano le anime ancor prima che lo siano le carni".

L'abbiamo amato da impazzire, sino all'ultimo giorno.

Diventava sempre più debole, non riusciva più a tenere il ritmo dei lavori forzati. Non facevate più l'amore.

Lo vedevamo morire davanti ai nostri occhi, giorno dopo giorno.

Sin quando non ti arrivò la voce che Capitan America stava arrivando.

Per te fu come una boccata d'aria dopo che rimani minuti in apnea.

Corsi da lui, ma non c'era più.

Lo cercammo in ogni stanzino possibile, sin quando non lo vedemmo morente in un letto d'acciaio.

"Ti prego, ti prego resisti. Capitan America sta arrivando e riuscirai a salvarti. Ci rivedremo. Scapperò anch'io da qua, con te. Sei l'unico che ho sempre amato, ancor prima di conoscerti sapevo che il mio cuore era riservato a qualcuno che non avevo ancora conosciuto. Quel qualcuno sei tu, Buck. Andrà tutto bene, andrà tutto bene", le ultime tue parole prima che Zola ti rapisse.

Bucky ti sentiva, ti percepiva, ma a distanza di pochi minuti dimenticò tutte le tue parole. Nel mentre che urlavi il suo nome, Bucky dimenticava qualunque cosa riguardasse te in ottobre e novembre.

Ma come hai detto tu, le anime sono legate da fili rossi invisibili ed è per questo che avete incominciato a sognarvi.

Abbiamo subito i peggiori esperimenti, Nora. Ci hanno innietato questo serio sperimentale, ci hanno immerso nell'acqua ghiacciata per giorni. Ci hanno lasciato in coma farmacologico sino a gennaio. Ci hanno fatto una flebo di solo dio sa cosa per rallentare il nostro invecchiamento, per sempre.

Ma noi sentivamo tutti i dolori, tutti gli aghi e tutti i farmaci che bruciavano le nostre vene e la nostra carne.

A gennaio, Zola ci ha reclutato, per ben due mesi ci ha fatto fare cose orribili: abbiamo ucciso, torturato, smembrato e rubato. Tutto ciò che sai fare l'hai imparato in quei due mesi.

Dopo, per paura che qualcuno ti trovasse e venisse a sapere che eri la figlia del grande Teschio Rosso, ti ha innietato un qualche rallentatore motorio e ti ha buttato nel lago Bakjal, lasciandoti sotto la spessa lastra di ghiaccio. Era convinto che così ti avrebbe ucciso.

Noi siamo forti.

Sei sopravvissuta, sei tornata alla base dell'Hydra ma ci hai trovato solamente macerie. Allora sei scappata.

Prima in Italia, poi in Spagna. Hai visto la Svizzera, la Francia, il Portogallo. Sei stata in Inghilterra e poi in Irlanda, seguendo per la Finlandia, la Norvegia e la Svezia. Hai visitato l'Islanda e infine, sei arrivata in America, a New York.

Un filo rosso invisibile ti ha portato a stabilirti nella città dove vive Bucky.

Le vostre anime saranno sempre legate, qualunque cosa succeda e qualunque scelta tu prenda oggi.

Ricorda, Nora. In Russia, nella tomba di tua madre, c'è qualcosa che ti appartiene, ci appartiene. Un pezzo della tua anima racchiusa in un piccolo quaderno rosa, sotto un bel mucchio di terra.

Ti ho mostrato solamente le cose più importanti, che ti serviranno a prendere la scelta decisiva oggi.

A questo punto, ti chiederai chi ti sta parlando, chi ti ha mostrato le immagini e le pagine della tua vita, chi ti ha raccontato parte del tuo passato.

Sono un semplice pezzo di te dissociato dal tuo Io, ma sono pronta a riunirmi a te. Per una nuova Nora, consapevole del nostro passato e pronte ad affrontare il nostro futuro.

Va' in Russia, recupera il tuo diario. Scegli chi ti accompagnerà nel tuo nuovo viaggio di vita. Scegli la felicità, scegli ciò che hai perduto e che hai ritrovato.

E no, Nora, non parlo di nessun ragazzo. Parlo di te.

Scegliti, sceglici, ora e per sempre.





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