DIECI: chiarimenti

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Winter Lynx

Nora aprì gli occhi per qualche secondo e fu invasa da un terribile mal di testa.

Si ricordava ben poco della sera prima, ma l'unico ricordo indelebile nella sua mente era solo una persona: Sharon.

Dopo essersi tagliata la mano, lei l'aveva trascinata al piano di sopra e l'aveva palesemente minacciata.

- Non sapevo che fra te e Bucky ci fosse qualcosa. In ogni caso, è ora che ti allontani da lui. Questo rapporto potrebbe compromettere le missioni - le aveva detto, facendola rabbrividire.

Nora l'aveva tranquillizzata, giurandole che niente avrebbe potuto distoglierla dal suo compito ma Sharon insistè pesantemente.

- Facciamola più semplice per entrambe: lui si fida di te e tu gli squarci il petto quando sei in missione. Non ti senti in colpa? È meglio che tu chiuda ogni rapporto con lui, oppure gli dirò ogni cosa -

Nora era costretta a obbedire: non avrebbe potuto accettare che Bucky si sentisse tradito dall'unica persona di cui si era fidato.

L'avrebbe allontanato e l'avrebbe fatto soffrire, ma era sempre meglio di scoprire che l'unica persona che aveva portato nel suo angolo sicuro in Louisiana era una super soldatessa con il DNA di lince nel sangue, che la sera prima di esser invitata alla festa gli aveva spensieratamente squarciato il petto.

Si alzò con difficoltà dal letto, rendendosi conto di essere con solo la biancheria intima addosso.

- Oh mio dio, ma cos'è successo ieri? - domandò a sè stessa, notando la roba sparsa qua e là per il soggiorno e le tracce di sangue sul pavimento.

Qualche flashback le tornò in mente: lei che incominciava a fare shottini di vodka con dei ragazzi in un autogrill, lei che si fumava una canna con gli stessi uomini in un motel. Loro che le mettono le mani addosso.

Lei con le mani insanguinate.

- Porca puttana! - Accese la tivù e mise il telegiornale.

- Notizia dell'ultima ora: sei ragazzi trovati morti in un Motel in Virginia. Si sospetta che siano stati aggrediti da un animale, date le grosse ferite nel petto e sul collo. I poliziotti sono sul luogo del delitto a ricostruire il fatto. Vi aggiorneremo al più presto -

Appoggiò la testa tra le mani e si maledì mentalmente.

- Sto perdendo il controllo, di nuovo - mormorò.

Nora andava avanti così: viveva periodi dove era una cittadina modello che andava a fare volontariato e periodi dove era una sanguinaria psicopatica serial killer. Non riusciva a controllare ciò che scorreva nelle sue vene e l'alcol, lo stress e troppo contatto fisico diventavano un drink letale che le facevano disconnettere il cervello e la portavano ad agire usando solo una cosa: l'istinto di sopravvivenza.

Qualcuno bussò alla sua porta e lei sgranò gli occhi.

- Arrivo! - urlò, afferrando lo straccio per lavare in terra e pulendo il più velocemente possibile le gocce di sangue. Si lavò velocemente le mani e il viso e aprì la porta di casa, sorridendo.

Bucky la osservò dalla testa ai piedi.

- Sai che sei mezzo nuda, vero? -

Nora deglutì rumorosamente e lo invitò a entrare.

Bucky guardò con attenzione il pavimento e la sua roba ammucchiata in un angolo della casa.

- Quello nel vestito è sangue? -

The winter lynxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora