VENTITRÉ: DIRSI ADDIO

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Winter Lynx

- Lince, siamo arrivati -

Nora aprì lentamente gli occhi e chiese a Zemo se potesse utilizzare il bagno.

- Certo, è là in fondo - Indicò una piccola porta e ci entrò subito, lavandosi il viso con acqua fredda e successivamente i denti con lo spazzolino su cui c'era scritto il suo nome.

Ce n'erano anche altri tre: uno di Zemo, uno di Sam e uno di Bucky.

Uscì dal bagno e aprì la sua valigia.

- Se ti chiedessi di lasciare l'arco qua? So che è il tuo punto forte, ma preferei prendessi quelli - Indicò i coltelli riposti nel lato sinistro della valigia.

Nora sistemò i coltelli nella cintura e ne nascose alcuni all'interno degli stivali sotto lo sguardo attento di Zemo.

- Sei pronta? - mormorò lui, spostandole dal viso una ciocca di capelli.

- Sto zitta, non esprimo emozioni e faccio solo ciò che tu mi ordini - ricapitolò Nora.

Zemo sorrise e aprì la porta dell'aereo, facendo toccare terra alle scalette. Lei lo seguì in silenzio, salendo sulla macchina che li stava aspettando.

- E lei chi è? - ringhiò l'autista.

- È una cosa per cui tutti andranno pazzi. È migliore del soldato d'inverno, lei è la perfezione -

Nora fissò un punto indefinito davanti a lei, ignorando lo sguardo languido che gli rivolse l'autista.

- Saranno felici di vederla, allora -

Il viaggio in macchina durò relativamente poco, in circa mezz'ora arrivarono all'entrata di un locale dalle scritte neon e fosforescenti.

- Power Broker è da queste parti. Di più non posso dirvi - Zemo scese dalla macchina e le aprì la portiera.

- Sleduy za mnoy, soldat - Seguimi, soldato.

Nora si alzò e rimase alle spalle di Zemo, osservando con attenzione come e quanto velocemente si faceva spazio tra la folla.

Arrivarono davanti al bancone e Zemo attirò l'attenzione del barista.

- Dobbiamo vedere urgentemente Power Broker - sussurrò.

Il barista scoppiò a ridere e fece cenno agli uomini alle sue spalle di avvicinarsi a loro.

- Atakuy bez poshchady, soldat - Attacca senza pietà, soldato.

Nora sorrise e osservò i dieci uomini che stavano avanzando verso di loro.

- Staraytes' ostavat'sya v bezopasnosti - Cerca di stare al sicuro.

- Starò qua a bermi un margarita -

In meno di un secondo Nora lanciò tre coltellini a tre uomini, mirando alla gola.

Quello che riuscì ad avvicinarsi cercò di darle un pugno, che lei schivò abbassandosi e salendogli poi nelle spalle, stringendogli la testa tra le cosce.

Il quinto uomo l'afferrò per i fianchi e in tutta risposta Nora prese il coltellino che aveva nello stivale e puntò al suo occhio sinistro. Con un balzo fece finire l'uomo tra le sue cosce contro una parete in vetro.

Si sistemò i capelli e guardò con sfida gli altri cinque ragazzi, ormai titubanti e poco sicuri di voler provare ad attaccare la ragazza davanti ai loro occhi.

- Che fortuna, ho altri cinque coltelli - mormorò, afferrandoli da dentro lo stivale. Estraendoli si tagliò leggermente il polpaccio, ma in quel momento, presa dall'euforia e dalla devianza, non sentì nessun tipo di dolore.

The winter lynxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora