Winter Lynx
In circa qualche ora arrivarono a destinazione. Nora non sapeva esattamente il tempo necessario per attraversare gran parte dell'America, ma la sua unica certezza era che il tempo che avevano speso loro era ben poco.
- Come abbiamo fatto ad arrivare qua così velocemente? - domandò, lasciando che Bucky sistemasse il cavalletto della moto.
- Diciamo che non è una comune moto e siamo andati più veloci del normale - rispose lui, sorridendo alla sua moto.
Nora alzò gli occhi al cielo e si sistemò il vestito sulle cosce, aspettando che Bucky le dicesse da che parte andare.
- Seguimi - Le porse il braccetto e lei lo accettò, trattenendo una risata.
- I tuoi centosette anni li dimostri tutti - scherzò, appoggiando la sua mano sul braccio di Bucky.
- Non mi hai mai detto quanti anni hai tu -
- Centocinque - Non era una bugia, Nora aveva davvero centocinque anni, ma nessuno ci credeva mai.
- Mi prendi in giro? -
- Ti sembra che io abbia centocinque anni? -
- Neanche io li dimostro - obiettò Bucky, aggrottando le sopracciglia.
- Tu li dimostri tutti, nonnetto -
Arrivarono in una stradina lunga, stretta e circolabile solo a piedi, con al lato destro un molo dalle numerose barche e pescherecci che costeggiavano tutto il tragitto.
Camminarono in silenzio, ammirando i dettagli che li circondavano e più si avvicinavano alla fine del molo, più il silenzio scompariva e al suo posto risuonavano risate e urla.
- Sam è ok, anche sua sorella Sarah - disse Bucky, salutando con la mano le persone davanti a loro.
Due bambini corsero verso di lui e si appesero (letteralmente) al suo braccio in vibranio.
- Buonasera, teppistelli - Bucky sorrise e Nora non potè che ammirare il suo viso rilassato e pieno di felicità nel vedere i due ragazzini davanti a loro.
- Lei è la tua fidanzata? - domandò uno dei bambini.
- No, non lo è -
- Posso provarci io con lei? - Il bambino più piccolo fece l'occhiolino a Nora.
- Forse è troppo grande per te - Una ragazza comparve davanti a loro, sorridendo a Bucky e abbracciandolo. Gli diede il benvenuto e li invitò a raggiungere gli altri, offrendo loro da bere e da mangiare.
Sarah, la ragazza che li aveva accolti, chiese a Nora di accompagnarla in cucina.
- Conosco Bucky da circa un mese e posso dire che non aveva mai portato una ragazza qua da noi. C'è qualcosa di speciale tra voi due? -
Nora si affogò con il sorso di Aperol Soda che aveva appena fatto, tossì e si battè un pugno sul petto.
- Speciale? No, di speciale non c'è niente. Io sono la segretaria della sua psicologa e lui è il mio ballerino di tango, nient'altro -
Sarah appoggiò i piatti sul tavolo e la guardò in viso.
- È tornato dalla psicologa? -
Nora annuì.
- Povero Bucky -, fece una pausa, - posso assicurarti che per lui hai qualcosa di speciale, sennò non ti avrebbe mai e poi mai portato qua. Questo è il suo posto sicuro, dove può essere sè stesso - mormorò Sarah, indicando con il viso fuori dalla finestra della cucina.
STAI LEGGENDO
The winter lynx
Fanfiction《 Dalla storia: [...] Bucky si avvicinò a lei velocemente, puntandole l'indice contro. Dito che Nora afferrò senza battere ciglio, lo girò e piegò il braccio di Bucky dietro la sua schiena, costringendolo a coricarsi sul pavimento con la guancia sc...